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  • Domenica 28 luglio 2013

Giorno di elezioni

Si vota in Cambogia, Mali e Cipro Nord: cose da sapere

Oggi si vota per rinnovare il parlamento ed eleggere un nuovo presidente in Mali, il paese africano in cui pochi mesi fa è intervenuto l’esercito francese per porre fine a una rivolta indipendentista, e per rinnovare i parlamenti di Cambogia e Cipro Nord, la metà settentrionale dell’isola di Cipro riconosciuta soltanto dalla Turchia.

Cambogia
Circa 9,6 milioni di persone hanno votato oggi per rinnovare il parlamento della Cambogia, che a sua volta sceglierà il prossimo primo ministro. I due principali partiti sono il Partito del Popolo della Cambogia (PPC), guidato dal primo ministro Hun Sen, al potere dal 1985, quando la Cambogia era ancora un paese comunista, e il Partito della Salvezza Nazionale (PSN) di Sam Rainsy – che da poco è ritornato in Cambogia dopo un autoesilio in Francia in seguito ad alcune condanne.

Sen è il primo ministro in carica da più tempo di tutta l’Asia: arrivò al potere grazie all’invasione vietnamita che depose il sanguinoso regime dei Khmer Rossi. Il PPC era inizialmente un partito marxista-leninista, ma negli anni ’90 abbandonò l’ideologia comunista. Alle ultime elezioni il partito di Sen ha ottenuto 90 seggi sui 123 in palio. Le operazioni di voto sono già terminate e attivisti dell’opposizione hanno denunciato brogli e irregolarità, mentre diverse ONG internazionali hanno criticato la correttezza delle procedure di voto.

Mali
In Mali si vota per rinnovare i 160 membri dell’Assemblea Nazionale e per il primo turno delle elezioni presidenziali. Se nessun candidato otterrà la maggioranza dei voti si terrà un secondo turno l’11 agosto. Il presidente uscente, Amadou Toumani Touré, non si è ricandidato, perché ha già esaurito i due mandati che può effettuare un presidente. Sedici candidati si sono presentati alle elezioni.

Queste sono le quinte elezioni da quando, nel 1991, un colpo di stato mise fine al regime militare che governava il paese dall’indipendenza. Durante le precedenti elezioni sono stati documentati brogli e numerose irregolarità. Nell’ultimo anno il paese ha attraversato un periodo molto turbolento: l’anno scorso la minoranza tuareg nel nord del paese è insorta contro il governo, c’è stato un colpo di stato militare e poi una seconda insurrezione guidata da diversi gruppi di estremisti islamici. L’intervento dell’esercito francese e di altri paesi africani ha riportato sotto il controllo del governo la gran parte del territorio conquistato dai ribelli.

Cipro Nord
Nella parte settentrionale dell’isola di Cipro si tengono le elezioni parlamentari con un anno di anticipo, perché il governo del primo ministro Irsen Kucuk è caduto nel maggio 2013. Circa 172 mila persone dovranno votare per il rinnovo dei 50 membri del parlamento. Ci sono 5 partiti principali e 250 candidati.

Cipro del Nord è uno stato riconosciuto solamente dalla Turchia, dopo che le tensioni tra la comunità di lingua greca e quella turca sfociarono nell’invasione della parte settentrionale dell’isola da parte dell’esercito turco, nel 1974. La Costituzione della repubblica di Cipro prevedeva una serie di garanzie per la minoranza di lingua turca dell’isola, come ad esempio la garanzia di un certo numero di seggi in parlamento e la carica di vicepresidente. Queste posizioni sono rimaste vacanti fin dagli anni Sessanta.