Cosa ha detto Bonino sul caso kazako

Il ministro degli Esteri ha fatto il suo primo intervento pubblico sull'espulsione di Alma Shalabayeva e sui suoi «tormenti»

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse
24-07-2013 Roma
Senato - commissioni esteri diritti umani
Nella foto: Luigi Manconi , presidente diritti umani, Emma Bonino, ministro esteri, Pierferdinando Casini, presidente commissione esteri
Photo Mauro Scrobogna /LaPresse
24-07-2013 Rome
Politics
Senate - human rights and foreing affairs committee
In the picture: Luigi Manconi, president human rights committee, Emma Bonino Minister of foreign affairs, Perferdinando Casini president forign affairs committee
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 24-07-2013 Roma Senato - commissioni esteri diritti umani Nella foto: Luigi Manconi , presidente diritti umani, Emma Bonino, ministro esteri, Pierferdinando Casini, presidente commissione esteri Photo Mauro Scrobogna /LaPresse 24-07-2013 Rome Politics Senate - human rights and foreing affairs committee In the picture: Luigi Manconi, president human rights committee, Emma Bonino Minister of foreign affairs, Perferdinando Casini president forign affairs committee

Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha riferito alle commissioni riunite Esteri e Diritti umani sull’espulsione dall’Italia di Alma Shalabayeva e della figlia Alua, 6 anni, rispettivamente moglie e figlia dell’oppositore politico kazako Mukhtar Ablyazov. Nel suo intervento, il primo pubblico sul caso Shalabayeva, Bonino ha detto di condividere del tutto quanto riferito al Senato dal presidente del consiglio Enrico Letta il 19 luglio scorso. Bonino ha sintetizzato rapidamente tutte le mosse che i funzionari del suo ministero hanno fatto a partire dalla sera del 31 maggio, cioè quando lei stessa è stata informata dell’espulsione di Shalabayeva, e che sono state anticipate dal Post attraverso una ricostruzione riservata degli Esteri e da altre fonti.

Bonino ha anche chiarito di non sapere nulla di più dei fatti e ricostruzioni contenute nella relazione Pansa e negli allegati depositati al Senato; l’unico punto da dover aggiungere, ha detto Bonino, riguarda l’indagine che la magistratura austriaca ha aperto sul volo che ha riportato Shalabayeva e la figlia ad Astana, effettuato proprio su un aereo privato austriaco.

Bonino ha anche commentato gli attacchi degli ultimi giorni di alcuni giornali italiani nei confronti del ministero degli Esteri e delle responsabilità che quest’ultimo avrebbe avuto nell’espulsione di Shalabayeva dall’Italia: ha specificato che il suo ministero per legge non è competente in materia di espulsioni, come non lo è riguardo a operazioni di polizia effettuate sulla base di mandati di cattura emessi dall’Interpol. «Ho vissuto con grandissima amarezza gli attacchi di molti organi di stampa, ma oggi credo di avere altre priorità», ha detto Bonino, aggiungendo: «che ne abbia sofferto è vero, ma non ho mai pensato di dimettermi. Leggevo ieri tra le fantasiose ricostruzioni, autorevoli organi sui “tormenti di Emma”, ma chi non sarebbe tormentato da una vicenda di questo genere? Li ho avuti e continuerò ad averne molti».

foto: Luigi Manconi, Emma Bonino e Pierferdinando Casini (Mauro Scrobogna /LaPresse)