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  • Martedì 23 luglio 2013

Chi è Gerardo Martino, il nuovo allenatore del Barcellona

Ha 50 anni, non ha mai giocato né allenato in Europa e si ispira a un altro allenatore famoso e discusso

Coach Gerardo Martino of Argentinian Newell's Old Boys' gestures during the Copa Libertadores 2013 football match against Argentinian Velez Sarsfield at Jose Amalfitani stadium in Buenos Aires, Argentina, on May 15, 2013. AFP PHOTO / Juan Mabromata (Photo credit should read JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images)
Coach Gerardo Martino of Argentinian Newell's Old Boys' gestures during the Copa Libertadores 2013 football match against Argentinian Velez Sarsfield at Jose Amalfitani stadium in Buenos Aires, Argentina, on May 15, 2013. AFP PHOTO / Juan Mabromata (Photo credit should read JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images)

La squadra di calcio del Barcellona ha annunciato che il suo nuovo allenatore sarà Gerardo Martino, 50 anni, argentino, che nella scorsa stagione ha allenato la squadra argentina dei Newell’s Old Boys e che ha cominciato ad allenare nel 1998, due anni dopo aver smesso di giocare. Martino ha sostituito Tito Vilanova, che nella scorsa stagione era diventato il primo allenatore dopo essere stato per quattro anni il vice di Josep Guardiola dal 2008 al 2012. Vilanova ha dovuto lasciare l’incarico per via di un cancro alle ghiandole salivari, che già nella scorsa stagione l’aveva costretto a sospendere il proprio lavoro per più di un mese, fra febbraio e marzo del 2013.

Martino non ha mai giocato né allenato in Europa, e per questo la scelta ha sorpreso molti osservatori. Da giocatore fu un centrocampista di buon livello; giocò in varie squadre sudamericane, e per più di dieci stagioni nei Newell’s Old Boys, la squadra della città argentina di Rosario, dov’è nato. Fu convocato in Nazionale una volta sola, nel 1981, e giocò 45 minuti in un’amichevole contro l’Ungheria in cui l’Argentina vinse 2-0. Vinse in tutto tre scudetti con il Newell’s Old Boys, fra il 1987 e il 1992. Divenne poi allenatore e nei primi anni Duemila vinse quattro campionati in Paraguay con due squadre diverse, finché venne chiamato ad allenare la Nazionale paraguaiana; la portò fino alla finale della Coppa America del 2011, che però fu vinta dall’Uruguay. Dopo la sconfitta diede le dimissioni e venne poi assunto dai Newell’s Old Boys, che in questa stagione hanno vinto il campionato argentino.

Dal 1990 al 1992 fu allenato ai Newell’s Old Boys da Marcelo Bielsa (soprannominato El Loco, “il pazzo”), un famoso e discusso allenatore argentino noto per praticare un calcio molto offensivo e spettacolare, che si dice l’abbia ispirato dal punto di vista tattico. Sky Sport scrive che il suo sistema di gioco preferito è il 4-3-3, un modulo molto offensivo che prevede che le tre linee della difesa, del centrocampo e dell’attacco giochino molto vicine in modo, così che la squadra riesca ad attaccare con quanti più giocatori possibile. Inoltre, sempre secondo Sky Sport, Martino chiede ai suoi giocatori di pressare molto gli avversari e tenere la palla, caratteristica che negli ultimi anni ha reso celebre il Barcellona allenato da Guardiola.

Jonathan Wilson, sul Guardian, racconta come è nato il rapporto fra Martino e Bielsa ai tempi in cui quest’ultimo allenava i Newell’s Old Boys. La squadra aveva vinto il torneo di Apertura (uno dei due gironi in cui è suddiviso il campionato argentino, che però valgono come delle competizioni a sé) nella stagione 1990-1991, a cui però avevano fatto seguito due campionati giocati in maniera mediocre; il terzo campionato, la Chiusura del 1991-1992, cominciò ancora peggio, con una sconfitta con il San Lorenzo per 6-0 in Coppa Libertadores. Bielsa racconta che dopo la sconfitta si chiuse in una stanza, chiuse le tende e si mise a piangere. Riflettendo sulla situazione della squadra decise che non avrebbe cambiato il suo sistema di gioco ma che avrebbe invece insistito. I Newell’s Old Boys si ripresero e arrivarono fino alla finale di Coppa Libertadores, che persero contro la squadra brasiliana del San Paolo. Di quella squadra Gerardo Martino era il centrocampista centrale e uno dei giocatori più importanti; Bielsa diceva di lui che era «un giocatore eccezionale, di un altro pianeta, che pensa in maniera differente dagli altri. Ho sempre detto che era il leader del gruppo, calmo e sereno quando ce n’era la necessità. Dopo le sconfitte era quello al quale rivolgevano lo sguardo i giocatori più giovani».

Carles Puyol, il capitano del Barcellona, prima che Martino venisse assunto aveva detto di lui che «è un ottimo allenatore» al quale piace «lo stile di gioco del Barcellona». Nelle ultime stagioni il Barcellona ha segnato più di 200 gol e vinto cinque competizioni, tra cui l’ultimo campionato spagnolo e la Coppa del mondo per Club del 2011.

foto: JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images