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  • Lunedì 17 giugno 2013

Le foto del G8 in Irlanda del Nord

E di tutte le cose intorno, comprese le visite nelle scuole, Enrico Letta, e i dimostranti più o meno vestiti

ENNISKILLEN, UNITED KINGDOM - JUNE 17: U.S. President Barack Obama, rear right, and British Prime Minister David Cameron, rear left, speak to students working on a school project about the G-8 summit during a visit to the Enniskillen Integrated Primary School on June 17, 2013 in Enniskillen, Northern Ireland. Leaders from the G8 nations have gathered to discuss numerous topics with the situation in Syria expected to dominate the talks. (Photo by Matt Dunham - WPA Pool/Getty Images)
ENNISKILLEN, UNITED KINGDOM - JUNE 17: U.S. President Barack Obama, rear right, and British Prime Minister David Cameron, rear left, speak to students working on a school project about the G-8 summit during a visit to the Enniskillen Integrated Primary School on June 17, 2013 in Enniskillen, Northern Ireland. Leaders from the G8 nations have gathered to discuss numerous topics with the situation in Syria expected to dominate the talks. (Photo by Matt Dunham - WPA Pool/Getty Images)

È iniziata lunedì 17 giugno, a nord della cittadina di Enniskillen, nella contea di Fermanagh, in Irlanda del Nord, la riunione del G8, il gruppo degli otto principali paesi più industrializzati del mondo: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. La riunione, che terminerà domani, è stata anche il primo G8 per il nuovo presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta. Gli incontri di oggi sono stati anticipati da diverse proteste anti capitaliste che da tempo si associano a questo tipo di eventi: a Londra ci sono stati scontri con la polizia e sono state arrestate almeno 32 persone.

I temi su cui si sono concentrate le discussioni del primo giorno del G8 sono due: i negoziati del trattato di libero commercio tra Unione Europea e Stati Uniti e la questione dell’invio delle armi in Siria, di cui si è tornato a parlare dopo le dichiarazioni della Casa Bianca di venerdì 14 giugno sull’uso delle armi chimiche nel paese. A margine degli incontri, il primo ministro britannico David Cameron ha detto che per ora il suo paese non ha ancora preso alcuna decisione rispetto alla possibilità di inviare armi ai ribelli siriani, mentre il portavoce del ministro degli Esteri russo ha detto che la Russia non permetterà l’imposizione di una no-fly zone sullo spazio aereo della Siria.