Discoteche lituane fotografate

Piccole, isolate, ospitate da ex circoli comunisti sovietici, anche un po' pericolose

© Andrew Miksys

© Andrew Miksys, DISKO

Andrew Miksys è un fotografo americano-lituano. Negli ultimi dieci anni ha fotografato molte piccole discoteche lituane, soprattutto sale di ballo aperte in ex circoli culturali dell’epoca sovietica di piccoli paesi di campagna. Affascinato dall’atmosfera delle rovine dell’impero comunista, Miksys va in giro per i locali e trova, oltre che ragazzi e ragazze della sua generazione che si divertono, anche piccole tracce della storia di regime, come un poster di Lenin o libri di propaganda.

Miksys racconta di essersi sentito spesso escluso: le persone erano soprattutto curiose di sapere cosa stesse fotografando e perché fosse arrivato dagli Stati Uniti per scattare queste immagini. Questa condizione da outsider forse però gli ha permesso di non finire dei guai:

Le discoteche locali sono luoghi dove ti ubriachi, ti baci, balli e qualche volta fai rissa. Ho ignorato diverse volte avvertimenti di amici che mi dicevano di stare alla larga e non andare da solo in quei posti. La mia ansia diventava particolarmente forte quando, salito sulla mia auto e lasciate le luci familiari di Vilnius, cercavo le discoteche in strade completamente buie. Non sapevo mai bene cosa andavo cercando, ma mi ha sempre spinto la prospettiva di scovare una discoteca nel buio con luci colorate dalle finestre e musica.

Miksys spiega che ora le discoteche di paese sono meno affollate: molte persone si sono spostate in città o all’estero. DISKO, che raccoglie tutte le fotografie della serie, verrà pubblicato dalla casa editrice Berlinese Kominek Books a settembre. Nel sito di Miksys si possono vedere altri suoi lavori interessanti, tra cui le belle immagini di una precedente pubblicazione BAXT, che è anche un libro, che racconta la vita e i personaggi della comunità rom in Lituania, e la serie BAXT revisited, per la quale Miksys è tornato a fotografare le sue fotografie appese e incorniciate nelle case dei rom.