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  • Lunedì 27 maggio 2013

Il ritorno di “Arrested Development”

Era un sit-com americana chiusa nel 2006 per i bassi ascolti, Netflix l'ha resuscitata dopo anni di successo "sotterraneo" online

<> at Acura at SIR Stage37 on October 1, 2011 in New York City.
<> at Acura at SIR Stage37 on October 1, 2011 in New York City.

Alle 12.01 del 26 maggio 2013 secondo il fuso orario in vigore in estate nella costa ovest degli Stati Uniti, Netflix ha reso disponibili per i suoi abbonati i 15 episodi della nuova serie di Arrested Development, una sit-com americana cancellata nel 2006 a causa degli ascolti molto bassi ma che aveva raccolto poi negli anni un gran numero di fan. La serie è stata trasmessa anche in Italia – dove è più nota col titolo “Ti presento i miei” – in chiaro su Italia1 e su Iris dal 2005 al 2013, mentre a pagamento sul canale satellitare Fox a partire dal 2004.

Netflix è un servizio di noleggio di film e serie tv che nel 2008 ha concentrato gli investimenti su Internet, offrendo la possibilità di accedere in streaming all’intero catalogo dei contenuti della società sottoscrivendo un abbonamento mensile. Le società che offrono un servizio simile sono Amazon e Hulu, che però addebitano all’abbonato il costo singolo di ogni film o episodio che guarda.

È la seconda volta che Netflix diffonde una serie finanziata e prodotta dalla società stessa, cosa che aveva annunciato di voler fare sin dal marzo del 2011: l’1 febbraio 2013 erano stati diffusi tutti in una volta i 13 episodi di House Of Cards, thriller politico con Kevin Spacey come protagonista, che interpreta un cinico deputato del partito democratico che cerca in tutti i modi di screditare il presidente in carica. La dirigenza di Netflix ha affermato che lo show è andato molto bene, ma non ha voluto diffondere numeri riguardo gli spettatori. In questi tre mesi però gli abbonati sono passati da 24 a 30 milioni, cifra vicina ai 33 milioni entro la fine del 2013 che sono considerati necessari per bilanciare gli investimenti fatti.

Arrested Development andò in onda originariamente dal 2003 al 2006 sul canale televisivo americano Fox. Fu prodotta da Ron Howard e lanciò la carriera di alcuni suoi protagonisti, fra cui Jason Bateman e Michael Cera. La storia è incentrata sulle vicende dei Bluth, una facoltosa famiglia che gestisce varie attività commerciali a Newport Beach, in California. La storia inizia con l’arresto per truffa del capofamiglia, George Senior, e il conseguente congelamento del conto bancario della famiglia. Questo evento rompe gli equilibri interni fra i suoi membri, fino a quel momento garantiti dall’agiatezza economica.

L’originalità della serie si deve a una comicità molto ricercata, basata su giochi di parole che si capiscono dopo alcuni secondi, gag surreali e al limite del nonsense, e una serie di inside jokes comprensibili solo agli appassionati. Inoltre le riprese venivano effetttate con una piccola telecamera mobile, al contrario di ciò che avviene normalmente in una sit-com, al fine di simulare quelle di un documentario: questo espediente aumentava la sensazione di imbarazzo e comicità involontaria.

Gli ascolti della serie sono sempre stati molto bassi, e le stesse caratteristiche del programma lo rendevano “di nicchia”, sebbene il Guardian l’abbia definita «la sit-com più bella di sempre». Nel 2006, alla fine della terza stagione, il creatore e produttore Mitchell Hurwitz decise di abbandonare il progetto, ritenendo di aver raccontato la storia che voleva raccontare. Negli anni successivi alla chiusura la serie è stata “riscoperta” da molte persone in seguito all’uscita dei cofanetti DVD, e grazie anche al passaparola degli appassionati di serie tv e ai download online.

Molti fan iniziarono a far circolare inviti e richieste perché si girasse un’ultima stagione della serie, anche perchè l’episodio finale aveva lasciato molte questioni in sospeso. Dopo un periodo di voci mai confermate secondo cui Hurwitz aveva deciso di riprendere in mano il progetto, e aveva cominciato a scrivere la sceneggiatura di alcune puntate della quarta stagione, il 2 ottobre del 2011 Hurwitz e parte del cast annunciarono ufficialmente che Netflix aveva deciso di acquistare i diritti della serie e di produrne una nuova stagione di 15 episodi.

Nel corso di un’intervista a Wired, Hurwitz ha dichiarato di essere stato «molto sorpreso» del successo della serie in seguito alla chiusura. Rispetto alla scelta di Netflix di diffondere subito l’intera stagione, cosa che dà molta più libertà agli sceneggiatori perchè non condizionati dagli ascolti nella scrittura degli episodi successivi ai primi, Hurwitz ha detto che «questa stagione è la naturale prosecuzione dei nostri esperimenti, perchè lo spettatore ha il pieno controllo della fruizione. Quando eravamo in televisione era come se pubblicassimo una storia a puntate su un giornale. Questo tipo di narrazione è più vicino al romanzo, perchè l’autore presuppone che il lettore sia abbastanza interessato da tornare indietro, rileggere un passaggio del testo ed esclamare “Ecco dove voleva arrivare!”».

Quello che segue è il trailer, in inglese. Al momento non è prevista la distribuzione della serie nel mercato italiano.

Da sinistra a destra, gli attori Jason Bateman, Will Arnett e Jeffrey Tambor foto:Neilson Barnard/Getty Images for The New Yorker