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  • Venerdì 17 maggio 2013

Gli ebrei ultra-ortodossi contro la leva

Le gran foto della manifestazione di giovedì a Gerusalemme, contro il governo che vuole renderla obbligatoria anche per loro: ci sono stati scontri e feriti

A religious leader (C) tries to calm the crowd as thousands Ultra Orthodox Jews clash with Israeli police forces in Jerusalem on May 16, 2013 during a protest in front of the main army recruitment office to demonstrate against any plans to make them undergo military service, a police spokesman said. Protesters also prayed and chanted "the Torah above everything!" referring to Jewish religious law, and "the army will not take yeshiva (religious seminary) pupils." AFP PHOTO / MARCO LONGARI (Photo credit should read MARCO LONGARI/AFP/Getty Images)
A religious leader (C) tries to calm the crowd as thousands Ultra Orthodox Jews clash with Israeli police forces in Jerusalem on May 16, 2013 during a protest in front of the main army recruitment office to demonstrate against any plans to make them undergo military service, a police spokesman said. Protesters also prayed and chanted "the Torah above everything!" referring to Jewish religious law, and "the army will not take yeshiva (religious seminary) pupils." AFP PHOTO / MARCO LONGARI (Photo credit should read MARCO LONGARI/AFP/Getty Images)

Circa 30.000 persone, tutti ebrei ortodossi, hanno partecipato giovedì sera a una manifestazione di protesta a Gerusalemme, in Israele. Gli ortodossi hanno manifestato nei pressi di un centro di reclutamento dell’IDF – Israel Defence Force, cioè l’esercito israeliano – situato nel quartiere haredim di Mekor Barukh, per protestare contro il piano del governo di rendere obbligatorio l’arruolamento dei membri della comunità nell’esercito.

La questione si trascina ormai da molti mesi. In Israele il servizio di leva è obbligatorio per tutti ma non per gli ultra-ortodossi, e la Corte Suprema la scorsa estate ha cancellato la cosiddetta “legge Tal”: approvata nel 1999, prevedeva per gli ultra-ortodossi solo il servizio volontario, e loro di fatto non si arruolavano quasi mai (la questione rientra anche in un problema più grande: il diffuso malcontento per i privilegi e le agevolazioni degli ultra-ortodossi). Il governo ha incaricato una commissione di scrivere una nuova legge. Gli ultra-ortodossi sostengono di servire lo Stato con la preghiera.

Durante la protesta di giovedì sera un gran numero di agenti di polizia ha impedito che i manifestanti raggiungessero il centro di reclutamento ma ci sono stati degli scontri: molti hanno tirato pietre, qualcuno ha lanciato un fumogeno. Ci sono almeno tre feriti tra i manifestanti e dieci tra i poliziotti. Alla manifestazione ha partecipato più gente di quanta se ne attendeva: gli organizzatori avevano chiesto un permesso per circa 5.000 persone. C’era anche un movimento anarchico che voleva manifestare in sostegno degli ultra-ortodossi, la polizia ha impedito che entrassero in contatto col resto della folla.

La manifestazione è stata organizzata dalle fazioni ultra-ortodosse considerate più estremiste, guidate dal rabbino Shmuel Auerbach. I rabbini considerati più “moderati” non hanno partecipato. I volantini che annunciavano la manifestazione invitavano le persone a protestare contro “chi sembra determinato a eliminare e abolire la religione e la Torah in Israele, in ogni forma”.