I Google Glass saranno un flop?

Circolano perplessità e recensioni scettiche sugli occhiali che mostrano informazioni e notifiche sulle lenti, ora che in molti li stanno provando

Nell’aprile del 2012 Google ha presentato Glass, un ambizioso progetto per realizzare occhiali che mostrano informazioni rilevanti per chi li indossa, come indicazioni stradali, aggiornamenti dai social network e altre notifiche. A distanza di un anno, i primi prototipi sono diventati una versione quasi definitiva di Glass e secondo diverse indiscrezioni entro la fine del 2013 Google potrebbe metterli in vendita.

Una versione di prova, ancora da perfezionare e molto costosa, è stata distribuita agli sviluppatori di applicazioni, ad alcuni giornalisti che si occupano di tecnologia e ad altre persone attraverso un concorso online. Nelle ultime settimane quindi centinaia di persone in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti, hanno potuto provare Glass e farne recensioni. Sabato 4 maggio la trasmissione Saturday Night Live (SNL) della NBC ha dedicato un proprio sketch agli occhiali di Google, prendendosi gioco del sistema che li fa funzionare e dei potenziali limiti di avere una lente che fa da schermo davanti agli occhi tutto il giorno.

In effetti le battute di SNL hanno toccato un tema dibattuto da giorni sull’effettiva utilità e praticità di Google Glass. Dopo la prima presentazione un anno fa gli occhiali ricevettero commenti entusiasti, ma dopo averli provati nelle ultime settimane diversi siti di tecnologia hanno sollevato dubbi e perplessità sul nuovo dispositivo. Jay Yarrow di Business Insider ha messo insieme alcune delle recensioni più recenti di Google Glass, che hanno evidenziato alcuni problemi ancora non risolti dei nuovo occhiali.

Autonomia
Il problema della durata delle batterie riguarda da sempre la maggior parte degli smartphone e dei tablet, e anche i Google Glass non ne sono esenti. Secondo Engadget gli occhiali hanno un’autonomia massima intorno alle 5 ore, altre recensioni sono ancora più pessimistiche e stimano una durata delle batterie tra le 3 e le 3 ore e mezza. È un tempo molto ridotto, soprattutto se si considera che Google Glass è stato ideato per essere indossato lungo tutta la giornata.

Visibilità
Google Glass mostra gli aggiornamenti e le notifiche tramite una particolare lente a forma di prisma, collocata sull’estremità della stanghetta destra degli occhiali. Per vedere le informazioni bisogna quindi alzare lievemente lo sguardo verso l’angolo destro del proprio campo visivo, ma secondo diverse recensioni non è sempre pratico vedere i contenuti. Il problema maggiore si riscontra in pieno sole, quando la luminosità del piccolo schermo non è sempre sufficiente per vederci le cose dentro.

Impostazioni
Al momento Google Glass non ha opzioni per modificare il volume dell’audio o la luminosità dello schermo. WiFi e Bluetooth non possono essere disabilitati, e probabilmente sono una delle cause della ridotta autonomia. Non si possono ordinare le schede con le notifiche né impostare priorità e non è nemmeno possibile stabilire per quanto tempo lo schermo debba restare acceso, prima di disattivarsi.

Controlli vocali
Per fare delle cose con i Google Glass si possono usare due sistemi. Uno consiste nel fare scorrere un dito sulla stanghetta destra degli occhiali, cosa che consente di muoversi all’interno delle schede e di selezionare altre opzioni. L’altro modo, più intuitivo, è di dare comandi a voce: si pronunciano le parole “OK Glass” per attivare il sistema, seguite dagli ordini. Diverse recensioni dicono che però il sistema di riconoscimento vocale non è molto accurato, e che talvolta si attiva da solo senza che nessuno abbia detto “OK Glass”.

Dettatura
Con Google Glass si possono anche inviare risposte ai messaggi ricevuti, dettandoli agli occhiali. Se si parla lentamente e non ci sono troppi rumori ambientali, il riconoscimento è abbastanza accurato. Se però si sbaglia qualcosa o il sistema capisce male una parola bisogna ricominciare daccapo, perché non ci sono opzioni per l’editing del testo.

Smartphone
I Google Glass non hanno un loro sistema per ricevere e inviare dati su rete cellulare, quindi se ci si trova in giro dipendono totalmente dalla connessione del proprio smartphone. E questo potrebbe influire sul traffico del proprio piano tariffario, e naturalmente sulla durata della batteria del proprio cellulare.

Solidità
A differenza dei classici occhiali, quelli di Google hanno le stanghette fisse, quindi non possono essere piegate per mettersi per esempio gli occhiali in tasca. Il prisma che mostra le immagini è alquanto delicato e bisogna trattarlo con cautela.

Foto
Uno dei più grandi vantaggi di Google Glass è dato dalla possibilità di scattare fotografie avendo le mani libere. Gli occhiali hanno una loro fotocamera integrata in prossimità del prisma che mostra le immagini, e consentono di fare foto facilmente, strizzando il proprio occhio destro. Per ora la fotocamera, che fa anche video, non ha una grande definizione e non realizza foto paragonabili a quelle degli smartphone.

È bene comunque ricordare che l’attuale versione di Google Glass non è quella definitiva e che Google sta ancora lavorando per migliorare il sistema e renderlo più affidabile. La società è inoltre al lavoro con alcuni produttori di occhiali per realizzare modelli diversi, che non avranno quindi probabilmente il problema delle stanghette che non si piegano. Google, del resto, non ha ancora dato informazioni precise sui tempi e le modalità con cui saranno commercializzati i suoi occhiali.

Per quanto riguarda la fotocamera, Google Glass è stato ideato per fare rapidamente foto di ciò che si sta vedendo in un determinato momento, per condividerlo facilmente sui social network. Il vantaggio di poter fare una foto all’istante supera quindi la necessità di ottenere un’immagine ad alta definizione. La stessa logica vale anche per la realizzazione dei video.

Nelle ultime settimane ci sono state molte discussioni sull’effettiva utilità dei Google Glass, e sul fatto se ci sia un pubblico già pronto per utilizzare dispositivi simili. La combinazione del “fa strano averli sul naso” e dei problemi riscontrati fino a ora potrebbe condizionare il successo degli occhiali di Google, almeno nel primo periodo. Un altro ostacolo potrebbe essere costituito dal prezzo: non è chiaro quanto costeranno e ci sono scetticismi perché le attuali versioni, di prova e in tiratura limitata, costano circa 1.500 dollari.