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  • Martedì 30 aprile 2013

È morta una bambina di 4 anni stuprata in India

Era stata rapita lo scorso 17 aprile, è l'ultima di una lunga e terribile serie di storie che stanno provocando grandi proteste

A placard is seen as demonstrators participate in a protest in Allahabad on April 23, 2013, following the rape of a five-year old girl in New Delhi. A senior Indian government minister said that a new rape outrage showed that "something terrible" was happening to society as he extended an olive branch to demonstrators. Protests have been taking place across New Delhi since last week when it emerged that a five-year-old girl had been repeatedly raped over the course of nearly two days after being abducted from her home in a working class suburb. AFP PHOTO/ SANJAY KANOJIA (Photo credit should read Sanjay Kanojia/AFP/Getty Images)
A placard is seen as demonstrators participate in a protest in Allahabad on April 23, 2013, following the rape of a five-year old girl in New Delhi. A senior Indian government minister said that a new rape outrage showed that "something terrible" was happening to society as he extended an olive branch to demonstrators. Protests have been taking place across New Delhi since last week when it emerged that a five-year-old girl had been repeatedly raped over the course of nearly two days after being abducted from her home in a working class suburb. AFP PHOTO/ SANJAY KANOJIA (Photo credit should read Sanjay Kanojia/AFP/Getty Images)

Lunedì sera è morta nell’ospedale di Nagpur, nello stato indiano di Maharashtra, una bambina di quattro anni che era stata violentata il 17 aprile scorso nella città di Ghansaur, che si trova a Seoni, provincia centrale del Madhya Pradesh. La bambina è morta alle 19:45 ora locale per un attacco cardiaco, il suo corpo verrà sottoposto ad autopsia.

Il canale televisivo indiano NDTV ha raccontato che la bambina è stata rapita da due uomini, che l’hanno convinta a seguirli promettendole una barretta di cioccolato. I due l’avrebbero violentata di notte e poi abbandonata nei campi. Times of India dice che la bambina è stata ritrovata senza sensi la mattina dopo da alcuni abitanti di Ghansour. La famiglia della bambina è piuttosto povera: il padre, un operaio, non si trovava in città al momento del rapimento ed è arrivato solo tre giorni dopo, mentre la madre lavora nei campi. La bambina è stata portata subito in ospedale ma le sue condizioni continuavano a peggiorare ed è stata così trasferita via elicottero in un ospedale più attrezzato, a Nagpur. Secondo i medici la bambina ha subito gravi danni al cervello che, secondo Ravi Manadiar – amministratore dell’ospedale – sono stati causati dal tentativo dei due uomini di farla smettere di piangere picchiandola. Il 20 aprile la bambina è entrata in coma ed è rimasta in vita, fino alla sera di lunedì, solo grazie alle macchine. Le spese ospedaliere sono state pagate dal governo del Madhya Pradesh. Nel frattempo la polizia ha arrestato due uomini, sospettati di essere i responsabili: il 28enne Firoz Khan, amico dello zio della bambina, e Rakesh Chaudhary, di 24 anni.

Negli ultimi tempi in India si è parlato di molti casi di donne e bambine violentate, facendo nascere anche molte proteste di strada e un dibattito sulla sicurezza e la condizione delle donne nel paese. La scorsa settimana a New Delhi ci sono state molte manifestazioni dopo che una bambina di cinque anni era stata violentata, torturata e mutilata nei genitali da due uomini. La bambina era stata rapita e ritrovata quaranta ore dopo chiusa in uno scantinato. I medici hanno raccontato di aver ritrovato una bottiglietta e pezzi di candela nei genitali della piccola, probabilmente un rozzo tentativo degli stupratori di farla smettere di sanguinare. La bambina è ancora ricoverata in ospedale ma non è più in pericolo di vita e, secondo i medici, verrà dimessa nelle prossime due settimane.

Foto: Un disegno a una protesta contro la violenza sulle donne a New Delhi, 23 aprile 2013 (Sanjay Kanojia/AFP/Getty Images)