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  • Venerdì 22 marzo 2013

Nicolas Sarkozy è indagato per circonvenzione di incapace

Avrebbe ricevuto finanziamenti illeciti, l'inchiesta coinvolge una delle donne più ricche di Francia

ARCHIV: Der damalige franzoesische Staatspraesident Nicolas Sarkozy, aufgenommen auf einer gemeinsamen Pressekonferenz mit der Bundeskanzlerin im Bundeskanzleramt in Berlin (Foto vom 17.06.11). Franzoesische Ermittler haben nach Behoerdenangaben das Wohnhaus und das Buero des frueheren Praesidenten Nicolas Sarkozy durchsucht. Hintergrund sind Ermittlungen zum Vorwurf einer illegalen Finanzierung seines Wahlkampfs 2007. (zu dapd-Text)
Foto: Markus Schreiber/AP/dapd
ARCHIV: Der damalige franzoesische Staatspraesident Nicolas Sarkozy, aufgenommen auf einer gemeinsamen Pressekonferenz mit der Bundeskanzlerin im Bundeskanzleramt in Berlin (Foto vom 17.06.11). Franzoesische Ermittler haben nach Behoerdenangaben das Wohnhaus und das Buero des frueheren Praesidenten Nicolas Sarkozy durchsucht. Hintergrund sind Ermittlungen zum Vorwurf einer illegalen Finanzierung seines Wahlkampfs 2007. (zu dapd-Text) Foto: Markus Schreiber/AP/dapd

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato ufficialmente indagato per circonvenzione di incapace da un giudice istruttore di Bordeaux, nell’ambito del cosiddetto caso Bettencourt. Si parla di Liliane Bettencourt, 90 anni, azionista di maggioranza ed ereditiera dell’azienda di cosmetici L’Oreal, considerata una delle donne più ricche di Francia. Sarkozy è accusato di aver ricevuto dalla Bettencourt un grosso finanziamento – illecito – che sarebbe stato usato dal suo partito, l’UMP, per finanziare la sua campagna presidenziale del 2007.

L’accusa è stata formalizzata dopo che Sarkozy si era confrontato a Bordeaux con il maggiordomo della Bettencourt e altro personale di servizio della casa della ricca ereditiera, ma la sua versione non avrebbe convinto il giudice istruttore. Sarkozy, che dalla fine del novembre scorso è stato sentito più volte come testimone informato dei fatti, dovrà ora affrontare l’accusa di circonvenzione d’incapace, giustificata dal fatto che la Bettencourt dal 2006 è stata dichiarata incapace di intendere e di volere.

La vicenda Bettencourt è molto intricata e coinvolge alcuni esponenti dell’UMP da più di due anni. Iniziò nel luglio del 2010, quando da alcune intercettazioni emerse l’esistenza di grandi finanziamenti che la miliardaria avrebbe concesso al partito di Sarkozy. Nel caso vennero coinvolti il ministro del lavoro della presidenza Sarkozy al momento dello scandalo, Eric Woerth, e lo stesso presidente francese. Le intercettazioni erano state fatte per tutt’altro motivo, ovvero in seguito alla denuncia della figlia della Bettencourt contro il fotografo François-Marie Banier, un amico di lunga data della miliardaria, che avrebbe approfittato della salute cagionevole della donna per ottenere per sé circa un miliardo di euro. La denuncia venne ritirata nel dicembre 2010 ma il partito di Sarkozy rimase coinvolto nella rete di rapporti e di finanziamenti poco chiari svelati dall’inchiesta. L’intera inchiesta, che era stata condotta dal procuratore di Nanterre Philippe Courroye, fu spostata a Bordeaux nell’autunno del 2010.

I punti contestati a Sarkozy sono diversi: il maggiordomo e altri membri del personale della casa di Bettencourt hanno sostenuto di aver visto Sarkozy entrare e uscire dalla casa della miliardaria francese, a Neuilly, in diverse occasioni nel 2007, e non una sola volta come sostenuto dallo stesso Sarkozy. Le numerose visite, sospetta il giudice istruttore, potrebbero essere una prova del fatto che il finanziamento all’UMP fu molto grosso, e superiore a quello consentito dalla legge: questo è un punto fondamentale, visto che la legge francese consente ai cittadini di versare ai partiti una cifra annuale non superiore ai 7500 euro per anno, che si abbassa a 4600 euro in periodo elettorale. Inoltre, tutte le donazioni superiori a 150 euro devono essere effettuate tramite assegno, e le donazioni in contanti non possono superare il 20 per cento dell’ammontare di spesa autorizzato.

Il 13 luglio 2010 il quotidiano francese Novel Observateur pubblicò sul suo sito un documento che confermava le donazioni fatte dai coniugi Bettencourt all’UMP, nonché i rapporti della famiglia con Eric Woerth: il documento era stato inviato il 29 settembre 2006 da Patrice de Maitre, l’amministratore della famiglia Bettencourt, ad André Bettencourt, marito di Liliane, morto nel novembre del 2007. L’oggetto del documento era “Finanziamento UMP, NS”, dove NS stava per Nicolas Sarkozy: nel documento de Maitre invitava la coppia a fare due assegni ciascuno – ognuno da 7500 euro – e intestarli a due associazioni diverse: uno al partito e uno alla campagna elettorale di Sarkozy (una decisione, dice lo stesso documento, concordata con lo stesso Woerth).

Secondo le indagini che sono state compiute in questi due anni, i trasferimenti di denaro sarebbero avvenuti con modalità diverse. Lo staff della signora Bettencourt avrebbe consegnato a Sarkozy – o a persone a lui vicine – alcune buste contenenti decine di migliaia di euro. Oltre alle buste contenenti denaro, ci sarebbero stati trasferimenti di altre somme da alcuni conti bancari svizzeri di proprietà dei Bettencourt verso la campagna elettorale di Sarkozy. Le cifre non sono ancora chiare, ma si parla di almeno 150mila euro di finanziamenti totali che l’UMP avrebbe ricevuto dalla ricca Bettecourt, ovvero la stessa cifra per cui è indagato ufficialmente anche Eric Woerth.

Sarkozy, che alcuni giorni fa aveva annunciato di voler tornare a fare politica a livello nazionale, rischia ora tre anni di carcere, una multa fino a 375.000 euro e l’ineleggibilità a qualunque carica politica per 5 anni.

foto: Markus Schreiber/AP/dapd