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  • Lunedì 18 marzo 2013

Il nuovo governo di Israele

Ha giurato oggi dopo un faticoso accordo di coalizione che tiene fuori gli ultra-ortodossi: la lista di tutti i ministri

Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu heads the weekly cabinet meeting in Jerusalem, Sunday, Feb. 17, 2013. Netanyahu is defending the actions of Israel's security forces following a public uproar over the mysterious death of a man who apparently hanged himself while being held secretly in a maximum-security prison. (AP Photo/Ronen Zvulun, Pool)
Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu heads the weekly cabinet meeting in Jerusalem, Sunday, Feb. 17, 2013. Netanyahu is defending the actions of Israel's security forces following a public uproar over the mysterious death of a man who apparently hanged himself while being held secretly in a maximum-security prison. (AP Photo/Ronen Zvulun, Pool)

A quasi due mesi dalle elezioni politiche israeliane del 22 gennaio, ha prestato giuramento il nuovo governo guidato dall’ex primo ministro e leader del partito Likud, Benjamin Netanyahu. Sabato 16 marzo Netanyahu, a capo della coalizione di centrodestra che aveva ottenuto una maggioranza molto risicata dei seggi nella Knesset (il parlamento unicamerale israeliano), aveva ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo da parte del presidente israeliano Shimon Peres.

La coalizione che governerà il paese è formata dal partito di Netanyahu, il Likud, insieme ai centristi del Yesh Atid, il partito del popolare giornalista televisivo israeliano Yair Lapid; ai conservatori di HaBayit HaYehudi (“la casa ebraica”), del giovane milionario Naftali Bennet; e ai centristi del partito Hatnuah (“il movimento”), guidati dall’ex leader del partito Kadima, Tzipi Livni. In totale la nuova coalizione dovrebbe poter contare su almeno 68 seggi dei 120 presenti nella Knesset. La novità più importante di questa nuova coalizione di governo è l’esclusione dei partiti ultraortodossi.

Secondo il Jerusalem Post, l’accordo è stato raggiunto dopo che Netanyahu ha fatto alcune concessioni al partito Yesh Atid: il Likud si è impegnato a modificare la legge elettorale, alzando la soglia di sbarramento alla Knesset dal 2 al 4 per cento, a ridurre ulteriormente a 18 il numero dei ministri per i prossimi governi e a eliminare alcuni dei vantaggi di cui godono oggi gli ebrei ultraortodossi, tra cui quello dell’esenzione dell’obbligo di leva.

Rispetto al precedente, il nuovo governo prevede un numero molto basso di ministeri: è formato da solo 22 ministri e 8 vice ministri, la più ristretta squadra di governo da decenni. Netanyahu ha accontentato quindi le richieste di Yair Lapid, che da tempo sosteneva che un governo più snello avrebbe potuto dare il “buon esempio” di fronte ai tagli al bilancio che Israele dovrà affrontare nei prossimi mesi per fare fronte a una situazione economica nazionale difficile. La composizione del nuovo governo è stata annunciata ufficialmente oggi da Netanyahu alla Knesset, a Gerusalemme: durante l’annuncio, gli ultraortodossi sono usciti dall’aula in segno di protesta contro la loro esclusione dalla coalizione governativa.

Primo ministro: Benjamin Netanyahu, 63 anni, Likud.

– Ministro delle Finanze: Yair Lapid, 49 anni, Yesh Atid, (“c’è un futuro”).

– Ministro dell’Economia e del Commercio, con delega su servizi religiosi, Gerusalemme e Diaspora: Naftali Bennett, 40 anni, HaBayit HaYehudi (“la casa ebraica”).

Ministro degli Esteri: Benjamin Netanyahu, incarico temporaneo fino al termine del procedimento a carico di Avigdor Liberman.

– Ministro degli Interni: Gideon Sa’ar, 46 anni, Likud.

Ministro della Difesa: Moshe Ya’alon, 62 anni, Likud.

– Ministro dell’Istruzione: Shia Piron, Yesh Atid, (“c’è un futuro”).

– Ministro della Giustizia: Tzipi Livni, 54 anni, Hatnuah (“il movimento”).

Ministro dei Trasporti: Israel Katz, 57 anni, Likud.

Ministero delle Relazioni Internazionali: Yuval Steinitz, 54 anni, Likud.

Ministro per l’Energia e lo Sviluppo del Negev e della Galilea: Silvan Shalom, 54 anni, Likud.

Ministro della Protezione Civile e delle Comunicazioni: Gilad Erdan, 42 anni, Likud.

Ministro della Cultura e dello Sport: Limor Livnat, 62 anni, Likud.

Ministro della Pubblica Sicurezza: Yitzhak Aharonovitch, 62 anni, Israel Beitenu (“Israele, la nostra casa”).

Ministro dell’Agricoltura: Yair Shamir, 67 anni, Israel Beitenu (“Israele, la nostra casa”).

Ministro per l’assorbimento dell’immigrazione: Sofa Landver, 63 anni, Israel Beitenu (“Israele, la nostra casa”).

Ministro del Turismo: Uzi Landau, 69 anni, Israel Beitenu (“Israele, la nostra casa”).

Ministro della Sanità: Yael German, 65 anni, Yesh Atid (“c’è un futuro”).

Ministro del Welfare e dei Servizi Sociali: Meir Cohen, 57 anni, Yesh Atid (“c’è un futuro”).

Ministro della Scienza e della Tecnologia: Yaakov Peri, 69 anni, Yesh Atid (“c’è un futuro”).

Ministro dell’Edilizia e della Casa: Uri Ariel, 60 anni, HaBayit HaYehudi (“la casa ebraica”).

Ministro dei Pensionati: Uri Orbach, 52 anni, HaBayit HaYehudi (“la casa ebraica”).

Ministro per la Protezione dell’Ambiente: Amir Peretz, 61 anni, Hatnuah (“il movimento”).

foto: Benjamin Netanyahu (AP Photo/Ronen Zvulun, Pool)