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  • Martedì 12 marzo 2013

La dichiarazione di Manning, registrata

È stato diffuso online l'audio del discorso in cui il soldato americano sotto processo spiega perché ha passato documenti riservati a WikiLeaks

FILE - In this Nov. 28, 2012 file photo, Army Pfc. Bradley Manning, center, steps out of a security vehicle as he is escorted into a courthouse in Fort Meade, Md., for a pretrial hearing. A military judge hears closing arguments on Tuesday, Dec. 12, 2012, on whether a private charged with sending classified material to WikiLeaks suffered illegal pretrial punishment during nine months in a Marine Corps brig. Army Pfc. Bradley Manning’s lawyers claim his treatment was so egregious that all charges should be dismissed. (AP Photo/Patrick Semansky, HO)
FILE - In this Nov. 28, 2012 file photo, Army Pfc. Bradley Manning, center, steps out of a security vehicle as he is escorted into a courthouse in Fort Meade, Md., for a pretrial hearing. A military judge hears closing arguments on Tuesday, Dec. 12, 2012, on whether a private charged with sending classified material to WikiLeaks suffered illegal pretrial punishment during nine months in a Marine Corps brig. Army Pfc. Bradley Manning’s lawyers claim his treatment was so egregious that all charges should be dismissed. (AP Photo/Patrick Semansky, HO)

L’organizzazione “Freedom of the Press Foundation”, che si occupa di difendere la libertà di stampa, ha pubblicato la registrazione della dichiarazione fatta da Bradley Manning – il soldato statunitense accusato di aver passato centinaia di migliaia di documenti e materiali riservati a WikiLeaks – davanti alla corte militare di Fort Meade, nel Maryland, violando di fatto le regole della corte sulla segretezza degli atti del processo. La dichiarazione di Bradley Manning dura un’ora e otto minuti e non è chiaro come la registrazione sia arrivata nelle mani dell’organizzazione. Durante l’udienza preliminare Manning si era dichiarato colpevole di 10 dei 22 capi di imputazione di cui è accusato.

Nella registrazione Manning spiega di essere «una di quelle persone che vuole sempre capire come vanno le cose» e dice di essersi sentito «coinvolto emotivamente» dal video oggi noto come “Collateral murder”, che mostrava due elicotteri Apache dell’esercito statunitense che sparavano contro un gruppo di persone disarmate, uccidendo due reporter di Reuters e ferendo gravemente due bambini. «L’aspetto più allarmante era la sete di sangue che la squadra aerea sembrava avere», ha detto Manning.

Un estratto di cinque minuti della dichiarazione di Manning

Bradley Manning, 25 anni, è stato arrestato in Iraq nel maggio 2010. Nell’udienza preliminare di giovedì 28 febbraio 2013 aveva letto una dichiarazione di 35 pagine, raccontando in modo dettagliato come ha passato le informazioni – ottenute lavorando come analista in una base dei servizi segreti dell’esercito fuori Baghdad – e spiegandone la motivazione: far conoscere al popolo americano «il vero costo della guerra», con lo scopo di far nascere un dibattito nell’opinione pubblica americana su quanto stava succedendo nell’esercito e sulla politica estera del governo.

Il processo marziale contro Manning inizierà il 3 giugno prossimo: la corte militare ha detto che dopo la pubblicazione dell’audio potrebbero essere aggiunti altri capi d’imputazione, che potrebbero portare in tal caso a una condanna all’ergastolo. Manning ha detto di aspettarsi una condanna di almeno 20 anni, oltre che essere congedato dall’esercito con disonore.

Foto: Bradley Manning (AP Photo/Patrick Semansky)