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  • Venerdì 1 marzo 2013

Stanno spostando il Muro di Berlino

Un pezzo della East Side Gallery, la parte più lunga rimasta del muro, sarà rimosso per far spazio a un palazzo (tra molte proteste)

Touristen fahren am Samstag (13.08.11) mit dem Fahrrad an der East Side Gallery in Berlin entlang. Vor 50 Jahren riegelte das DDR-Regime den sowjetisch besetzten Ostteil Berlins mit dem Bau der Mauer ab. Den uneingeschraenkten Einsatz fuer Freiheit und den Kampf gegen Extremismus haben Politiker und Zeitzeugen bei der zentralen Gedenkveranstaltung zum 50. Jahrestag des Mauerbaus in Berlin angemahnt. (zu dapd-Text) Foto: Steffi Loos/dapd
Touristen fahren am Samstag (13.08.11) mit dem Fahrrad an der East Side Gallery in Berlin entlang. Vor 50 Jahren riegelte das DDR-Regime den sowjetisch besetzten Ostteil Berlins mit dem Bau der Mauer ab. Den uneingeschraenkten Einsatz fuer Freiheit und den Kampf gegen Extremismus haben Politiker und Zeitzeugen bei der zentralen Gedenkveranstaltung zum 50. Jahrestag des Mauerbaus in Berlin angemahnt. (zu dapd-Text) Foto: Steffi Loos/dapd

La East Side Gallery è la parte più lunga e integra che esista oggi del Muro di Berlino, famosa e bella da vedere anche grazie ai 105 graffiti che sono stati dipinti sulla sua superficie nel corso degli anni da diversi artisti di tutto il mondo. Si trova accanto al fiume Sprea, di fronte alla stazione Ostbanhof, è lunga 1 chilometro e 300 metri ed è il secondo monumento più visitato della città dopo la Porta di Brandeburgo. Ora però 23 metri della East Side Gallery saranno rimossi per fare spazio al Living Levels, un edificio alto 63 metri che ospiterà appartamenti e uffici.

Nonostante molte proteste, tra cui una petizione online, il consigliere provinciale dei Verdi Franz Schulz ha confermato nei giorni scorsi che quella parte di muro verrà effettivamente rimossa: «L’investitore ha il diritto legale di richiederlo, e noi siamo costretti a farlo». Schulz ha però ricordato che la rimozione di una parte della East Side Gallery sarà anche funzionale alla ricostruzione di un ponte che venne distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, il Brommybrücke, e che permetterà a pedoni e ciclisti di attraversare di nuovo il fiume Sprea.

Solo tre giorni fa Maik Uwe Hinkel, proprietario della società di investimento berlinese Living Bauhaus responsabile del progetto del Living Levels, ha precisato che dal nuovo edificio si potrà godere di “vedute panoramiche da togliere il fiato”. I lavori per la costruzione del Living Levels inizieranno questa primavera e dovrebbero concludersi nel 2015. Tuttavia, secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Tagesspiegel, le prime ruspe sono arrivate all’East Side Gallery nella mattinata di giovedì 28 febbraio. Gli operai hanno smantellato la sezione arrotondata che sovrastava i 23 metri di muro interessati dal progetto. L’orario d’inizio dei lavori non è stato diffuso dalle autorità per evitare che le proteste fermassero i lavori: dopo l’arrivo delle ruspe, tuttavia, circa 400 persone si sono radunate costringendo di fatto la polizia a sospendere la rimozione di quella parte di muro.

Una parte della East Side Gallery lunga 50 metri era in realtà già stata rimossa alcuni anni fa per permettere l’accesso a un pontile di sbarco e per favorire una più ampia veduta del fiume dal centro polifunzionale O2 World, aperto nel 2008 dall’altra parte della strada rispetto al Muro. Sascha Disselkamp, gestore di Sage, locale molto conosciuto a Berlino, ha detto che il nuovo edificio produrrà un “danno irreparabile” all’aspetto della zona. «In questo luogo sono morte delle persone, e l’idea che vengano costruiti degli appartamenti di lusso qui è come pensare di costruire un distributore di benzina in uno dei musei di Berlino».

Le proteste nei confronti del progetto sono arrivate anche da alcuni artisti che negli anni si sono occupati della restaurazione dei graffiti della East Side Gallery. L’iraniano Kani Alevi, che fu a capo del progetto di restaurazione del Muro quattro anni fa (progetto da 2,5 milioni di dollari), ha detto: «Tutti i murales sono diventati simbolo della libertà a Berlino e in tutta Europa. A differenza di altre parti della città, in cui la maggior parte del Muro è stato rimosso, questa è un’opportunità unica per preservare una larga sezione di quella che una volta era una striscia della morte. Se si rimuovono queste parti di Muro, si distrugge l’autenticità di questo luogo».

I graffiti sui due lati del Muro rappresentano un pezzo di storia della Berlino divisa durante gli anni della Guerra Fredda. L’artista moscovita Alexey Taranin, uno dei primi artisti a dipingere i graffiti sul lato est del Muro, ha raccontato: «nel giugno 1990, quando ho dipinto per la prima volta, il Muro era ancora vero – c’era un posto di controllo di confine vicino al ponte Oberbaum e non potevo andare verso Berlino ovest con il mio passaporto sovietico». La parte ovest del Muro, invece, si riempì di graffiti molto prima. Nonostante la sospensione dei lavori, le autorità berlinesi non hanno annunciato ripensamenti. A breve quindi i lavori di rimozione dei 23 metri della East Side Gallery dovrebbero ricominciare.