I sondaggi italiani su un sito svizzero

Il sito Ticinonline, a cui il divieto non si applica, ha pubblicato "i numeri che l'Italia non può sapere"

I sondaggi elettorali sulle imminenti elezioni italiane sono stati al centro di molte polemiche per via della controversa questione del divieto di diffusione dei dati nei 15 giorni che precedono le elezioni – stabilito dalla legge 28 del 2000, cioè la più importante di quelle sulla par condicio – e negli ultimi giorni si è anche parlato molto della diffusione online di sondaggi “clandestini”, mascherati da corse di cavalli o retroscena sul Vaticano.

A ulteriore conferma delle contraddizioni della legge in questione, stamattina un sito svizzero – Ticinonline.ch – ha pubblicato un articolo che fornisce alcuni dati sui sondaggi svolti in questi giorni dagli istituti demoscopici. Dario Ornaghi e Filippo Suessli di Ticinonline nel loro articolo specificano che sono “i numeri che l’Italia non può sapere”. Il testo raccoglie informazioni, dati e opinioni da Nicola Piepoli, presidente dell’istituto Piepoli; Antonio Valente, dell’istituto Lorien; Maurizio Pessato, vicepresidente di SWG.