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  • Sabato 16 febbraio 2013

In Russia si contano i danni della meteora

Le autorità locali li hanno stimati in circa 25 milioni di euro

Il giorno dopo l’arrivo della meteora nei cieli della Russia, nella città di Chelyabinsk, la più vicina al luogo dell’evento, sono cominciate le operazioni per riparare i danni. L’onda d’urto generata dall’impatto della meteora con l’atmosfera ha infranto 200 mila chilometri quadrati di vetro, secondo l’agenzia di stampa RIA Novosti, di proprietà dello stato (in un articolo del 17 febbraio la stima, ripresa dai media di mezzo mondo, è diventata “200 mila metri”). La maggior parte dei più di mille feriti sono stati colpiti da frammenti di questi vetri. Per la gran parte dei casi si è trattato di ferite lievi, tranne quattro casi che sono definiti dai medici “seri”.

In tutto le autorità locali hanno stimato i danni in circa un miliardo di rubli, cioè intorno ai 25 milioni di euro. Circa 4.000 fabbricati sono stati danneggiati (in almeno un caso l’onda d’urto ha causato il crollo del tetto di un capannone). Il problema principale, nella zona, è il freddo, da cui la necessità di sostituire rapidamente l’enorme numero di vetri andati in frantumi: ieri a mezzogiorno la temperatura a Chelyabinsk era di -12 gradi. Il governatore della regione ha promesso che tutti i vetri saranno sostituiti entro una settimana.

In tutto circa 24 mila volontari e operai sono stati mobilitati per chiudere le finestre con nuovi vetri, o almeno con teli di plastica, e per distribuire abiti e pasti caldi. Le autorità russe ritengono che un frammento del meteorite possa essere caduto a circa 80 chilometri ad ovest di Chelyabinsk, dove, sulla superficie ghiacciata di un lago, è stato ritrovato un foro di circa sei metri di diametro. La zona è stata chiusa dalla polizia, per evitare che un eccessivo numero di curiosi causi una rottura della superficie ghiacciata. Il governatore della regione ha fatto sapere che al momento i sub inviati sul fondo del lago non hanno trovato alcun frammento del meteorite.

Foto: AP Photo/Boris Kaulin