Bersani risponde sul caso MPS

Il candidato premier del centrosinistra ha spiegato che è stato proprio il PD a cercare di cambiare l'assetto della Fondazione MPS: «PDL e Lega non parlino o li sbraniamo»

Pier Luigi Bersani, the front-runner for next month's parliamentary elections opens his electoral campaign in Rome, Italy on January 17,2013. Italian elections are scheduled for february 24. Pier Luigi Bersani is favourite to be Italy's next Prime Minister. Photo by Eric Vandeville/Abaca/LaPresseOnly Italy
Pier Luigi Bersani, the front-runner for next month's parliamentary elections opens his electoral campaign in Rome, Italy on January 17,2013. Italian elections are scheduled for february 24. Pier Luigi Bersani is favourite to be Italy's next Prime Minister. Photo by Eric Vandeville/Abaca/LaPresseOnly Italy

Da quando Giuseppe Mussari si è dimesso da presidente dell’ABI, a seguito della notizia sui guai finanziari del Monte dei Paschi di Siena e del buco nei bilanci creato dai vecchi amministratori (tra cui appunto Giuseppe Mussari) anche il dibattito politico della campagna elettorale si è concentrato sui problemi della banca e sul suo legame con le istituzioni locali, governate da molti anni dal centrosinistra. Il Popolo della Libertà e la Lega Nord, ma anche il presidente del Consiglio dimissionario Mario Monti, hanno più volte parlato della responsabilità del PD in questa situazione. Ieri, Pier Luigi Bersani, durante un comizio elettorale a Genova, ha risposto alle accuse, sostenendo che «è stato il PD a cercare di cambiare l’assetto della Fondazione MPS» e poi, rivolgendosi al centrodestra: «PDL e Lega non parlino o li sbraniamo»: la frase è finita su molte prime pagine di oggi.

Foto: Pier Luigi Bersani (Vandeville/Abaca/LaPresse)