Una faccia da Edward G. Robinson

Le foto e i video dell'attore morto quarant'anni fa, inconfondibile interprete di decine di film

Edward G. Robinson shown in 1932. The famous stage actor has been selected by first national to create the sensational title role in the screen version of “Little Caesar”. (AP Photo)
Edward G. Robinson shown in 1932. The famous stage actor has been selected by first national to create the sensational title role in the screen version of “Little Caesar”. (AP Photo)

Il 26 gennaio 1973 morì a Los Angeles Edward G. Robinson, nome d’arte di Emmanuel Goldenberg, celebre attore rumeno naturalizzato statunitense dagli inconfondibili tratti fisici (era una figura bassa e tarchiata, dal viso schiacciato) che lo resero il gangster per antonomasia in decine di gangster-movie dell’epoca del proibizionismo. Nato a Bucarest da una famiglia ebrea, all’età di 9 anni Robinson emigrò con i genitori a New York e nel 1915 debuttò a Broadway. Alla fine degli anni Venti iniziò a lavorare nel cinema, interpretando nel 1930 il ruolo che lo rese celebre, quello del bandito Rico in Piccolo Cesare di Mervyn LeRoy.

Dopo l’incredibile successo del film Robinson lottò molto per riuscire a liberarsi del cliché del gangster che la Warner Bros. gli aveva affibbiato, riuscendoci in parte negli anni Quaranta, quando interpretò ruoli diversi in numerosi film di successo tra cui La fiamma del peccato di Billy Wilder, La donna del ritratto di Fritz Lang, Lo straniero di Orson Welles e L’isola di corallo di John Huston, con Humphrey Bogart e Lauren Bacall. Negli anni Cinquanta la carriera di Robinson subì un arresto, dopo le accuse di comunismo che lo costrinsero, insieme a molti altri suoi colleghi, a difendersi davanti al Comitato per le attività antiamericane. Nel 1956 però ritornò al successo, grazie all’interpretazione di Dathan, il malvagio ebreo che tradisce il suo popolo, nel kolossal di Cecil B. De Mille I dieci comandamenti. Poche settimane dopo la sua morte l’Academy of Motion Picture Arts and Science gli conferì un Oscar speciale alla memoria, premio per cui non era mai stato neanche nominato.

Piccolo Cesare, 1931

L’isola di corallo, 1948

I dieci comandamenti, 1956