Apple vende meno iPhone del previsto?

Il Wall Street Journal dice che l'azienda ha ridotto di quasi la metà gli ordini per i componenti e patisce la concorrenza con Samsung

A causa della domanda inferiore rispetto al previsto, Apple ha ridotto di quasi la metà gli ordini per alcuni componenti che servono per assemblare gli iPhone 5. La notizia non proviene da una fonte ufficiale – l’azienda non dà mai questo tipo di informazioni – ma da alcune fonti vicine ai fornitori della società consultate negli ultimi giorni dal Wall Street Journal, di solito molto affidabile quando si parla di Apple. Le vendite di iPhone 5 sono state inferiori al previsto e di conseguenza la produzione sarebbe stata rallentata. Il Wall Street Journal riferisce che gli ordini per il trimestre gennaio-marzo degli schermi sono diminuiti di quasi la metà rispetto a quanto previsto inizialmente. I tagli agli ordini sarebbero stati comunicati da Apple durante il mese di dicembre ai propri fornitori.

Gli iPhone continuano a essere una delle principali fonti di guadagno per la società, ma la concorrenza sempre più forte degli altri produttori sta riducendo gli spazi per lo smartphone presentato la prima volta circa sei anni fa. Grazie ai numerosi modelli realizzati nel corso dell’ultimo anno, a partire dalla serie Galaxy, Samsung ha superato Apple diventando il primo produttore al mondo di smartphone. La società utilizza Android, il sistema operativo di Google, per i propri dispositivi mobili e sta contribuendo alla sua rapida diffusione. Inoltre, produttori asiatici nel 2012 hanno iniziato a conquistare importanti quote di mercato grazie ai loro smartphone a basso costo.

Gli analisti erano consapevoli da tempo che la rapida crescita di Apple nel settore avrebbe subito un progressivo rallentamento, proprio a causa della crescente concorrenza e dei notevoli miglioramenti raggiunti con le ultime versioni di Android e con l’offerta di contenuti – come libri, musica e film – attraverso il sistema Google Play. Le azioni Apple avevano raggiunto a settembre il massimo storico di 705,7 dollari, ma nelle settimane seguenti hanno visto un progressivo declino, che le ha portate ai 520,30 dollari di venerdì 11 gennaio.

Nel terzo trimestre del 2012, spiegano sempre sul Wall Street Journal, la società controllava circa il 14,6 per cento del mercato degli smartphone, mentre la percentuale era al 23 per cento a fine 2011. La quota di mercato di Samsung è invece passata dall’8,8 per cento nel terzo trimestre del 2010 al 31,3 per cento nel terzo trimestre del 2012. E, grazie alle alte vendite dei dispositivi Galaxy, la società confida di raggiungere un utile operativo (fatturato meno il totale delle spese di produzione delle cose vendute) tra gli 8,1 e gli 8,5 miliardi di dollari per il trimestre che si è concluso a dicembre 2012.

Dopo la presentazione di iPhone 5 alla fine dell’estate 2012, Apple aveva effettuato ordinativi particolarmente alti per i componenti, probabilmente nel timore che ci potessero essere contrattempi o problemi nella loro produzione, soprattutto per quanto riguardava gli schermi. C’è quindi la possibilità che, a causa dell’alta produzione di iPhone 5 tra ottobre e dicembre, la società sia rimasta con una maggiore quantità di dispositivi in magazzino. Apple segue comunque un modello di produzione per ridurre al minimo il magazzino, una soluzione che fu adottata e ottimizzata da Tim Cook prima che diventasse l’amministratore delegato della società. Secondo gli analisti il calo sarebbe comunque dovuto a una domanda “buona” e non “eccezionale”.

Il nuovo iPhone 5 è stato presentato a settembre del 2012 e costituisce un’evoluzione del modello precedente, ma non ha portato molte grandi innovazioni a parte uno schermo più grande e l’utilizzo di alcuni materiali diversi. Il problema dello smartphone non è comunque legato molto a come è fatto fisicamente, ma al suo sistema operativo iOS che secondo diversi osservatori inizia a essere poco innovativo rispetto alla concorrenza. Il suo principale responsabile, Scott Forstall, a fine ottobre ha lasciato Apple, che è ora alla ricerca di nuove soluzioni per rilanciare il suo sistema operativo e arginare la relativa riduzione delle vendite.