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  • Lunedì 7 gennaio 2013

Le foto di Teheran inquinata

Nella capitale dell'Iran, dice il governo, nell'ultimo anno l'inquinamento ha ucciso 4.460 persone: c'entrano anche le sanzioni

An Iranian man sits on a curb in the Tochal mountainous area overlooking the polluted skyline of the capital Tehran, Iran, Friday, Jan. 4, 2013. Government has ordered Tehran province schools, and government offices to close Saturday, Jan. 5, because of high air pollution in the province, Iran's state news agency IRNA reported Thursday Jan. 3. Such closure came last month because of dangerous air pollution levels. (AP Photo/Vahid Salemi)
An Iranian man sits on a curb in the Tochal mountainous area overlooking the polluted skyline of the capital Tehran, Iran, Friday, Jan. 4, 2013. Government has ordered Tehran province schools, and government offices to close Saturday, Jan. 5, because of high air pollution in the province, Iran's state news agency IRNA reported Thursday Jan. 3. Such closure came last month because of dangerous air pollution levels. (AP Photo/Vahid Salemi)

Domenica Hassan Aqajani, consigliere del ministro della Sanità iraniano, ha detto alla tv di stato che nell’ultimo anno nella capitale Teheran sono morte 4.460 persone a causa dell’inquinamento dell’aria. Aqajani ha aggiunto che il problema sta peggiorando. L’annuncio è stato fatto dopo che le scuole, le università e gli uffici della città sono stati chiusi per cinque giorni nel tentativo di tenere le auto lontane dalle strade e ripulire parzialmente l’aria.

L’eccessivo inquinamento negli ultimi tempi ha provocato molti disagi e problemi alla salute degli abitanti che sono costretti a proteggersi con mascherina e sciarpe per evitare irritazioni agli occhi e alla gola. Come ha detto anche Aqajani, inoltre, «negli ultimi giorni, il numero di pazienti che è andato in ospedale a Teheran per problemi di cuore è aumentato del trenta per cento».

Teheran è una delle città più inquinate al mondo, anche più di Città del Messico, Bangkok o Shanghai. L’alto inquinamento è causato soprattutto dal traffico stradale e dalla posizione geografica di Teheran: la capitale dell’Iran è circondata da alte montagne che intrappolano lo smog rendendo l’aria particolarmente inquinata e sgradevole nei periodi, come questo, in cui il vento è più debole. La situazione è peggiorata anche dalle sanzioni contro l’importazione del petrolio imposte dagli Stati Uniti nel 2010 ed è aggravata dalla crisi politica del paese e l’imposizione di nuove sanzioni da altri paesi europei. Il paese deve accontentarsi della benzina che riesce a produrre: spesso di tratta di carburante di bassa qualità e gli abitanti lo mescolano con altre sostanze che peggiorano ancora di più la qualità dell’aria. Il governo ha cercato di abbassare il livello di sostanze tossiche spruzzando acqua, ma non ha ottenuto risultati. Ha anche rafforzato misure per limitare il traffico, come la circolazione a targhe alterne.

Sempre domenica Youssef Rashidi, direttore dei servizi che monitorano la qualità dell’aria di Teheran, ha detto che la quantità di sostanze cancerogene del petrolio prodotto in Iran è più alta che negli standard internazionali. Secondo gli standard europei la quantità di agenti cancerogeni dovrebbe essere inferiore all’un per cento ma il livello del petrolio prodotto in Iran si aggira tra il due e tre per cento. Rashidi ha detto anche che il livello di zolfo è tre volte più alto dello standard.  Secondo dati del ministro del petrolio l’Iran produce 60 milioni di litri di benzina al giorno, pari circa al suo consumo nazionale. Il governo ha detto che aumenterà la produzione di petrolio che rispetta gli standar europei da nove milioni di litri a circa 25 milioni di litri entro marzo 2013.