• Mondo
  • Sabato 5 gennaio 2013

Il nome della Palestina

Ieri il presidente Mahmoud Abbas ha cambiato il nome ufficiale dell'Autorità Nazionale Palestinese in "Stato della Palestina", mentre ci sono segnali di riavvicinamento con Hamas

Ieri il presidente Mahmoud Abbas ha firmato un decreto che ha cambiato il nome ufficiale dell’Autorità Nazionale Palestinese in “Stato della Palestina”. Da questo momento i documenti ufficiali, le intestazioni e i francobolli della Cisgiordania riporteranno il nuovo nome: la Cisgiordania è solo parte dei territori palestinesi, ma la Striscia di Gaza è di fatto autogovernata. L’atto di Abbas è stata la prima conseguenza concreta dopo il voto alle Nazioni Unite che ha reso la Palestina uno stato osservatore non membro dell’ONU.

Ieri, migliaia di seguaci di Fatah, il movimento di Abbas al potere in Cisgiordania, hanno festeggiato l’anniversario della fondazione del partito per le strade di Gaza. La Striscia di Gaza è controllata da Hamas, il gruppo rivale di Fatah nella leadership della Palestina. È la prima volta dal 2007, quando i due gruppi si scontrarono e Fatah venne espulsa dalla Striscia, che viene concesso il permesso per condurre una simile manifestazione.

Alla manifestazione hanno partecipato molti leader di Fatah. Abbas, rimasto in Cisgiordania, ha parlato alla folla da un megaschermo, dicendo tra l’altro che per i palestinesi «non c’è un sostituto all’unità nazionale». A dicembre scorso Fatah aveva concesso ad Hamas la possibilità di organizzare alcuni comizi in Cisgiordania, dopo la conclusione degli scontri con Israele di novembre. Ieri Hamas ha restituito il favore. Questo scambio dimostra l’intenzione dei leader palestinesi di mostrare un fronte unito.

Finora i tentativi di riconciliazione tra i due movimenti erano falliti, principalmente a causa della diversità di vedute che i due movimenti hanno in particolare nel trattare con Israele. Hamas è tendenzialmente meno incline alla trattativa, mentre Fatah ha praticamente rinunciato al confronto armato.

Le posizioni dei due movimenti si sono avvicinate negli ultimi tempi. La vittoria all’ONU di Fatah, che è riuscita a far riconoscere lo status di osservatore non membro alla Palestina, ha seguito di pochi giorni la conclusione dello scontro tra Israele e Hamas: una vittoria politica per Hamas, secondo molti commentatori.

Da poco tempo Israele ha ricominciato a costruire insediamenti nella Cisgiordania, dopo che, nel 2005, l’allora premier Ariel Sharon decise di cominciarne lo sgombero. Proprio poche settimane fa, il governo ha autorizzato la costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania, il che, probabilmente, ha contribuito al riavvicinamento tra Hamas e Fatah.

La vita di Ariel Sharon

Foto: MOHAMMED ABED/AFP/Getty Images