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  • Sabato 5 gennaio 2013

Che succede in Venezuela

Si continua a discutere di cosa succederà se Chavez, ricoverato a Cuba, non presterà giuramento il 10 gennaio: il vicepresidente dice che deciderà la Corte suprema (che è piena di suoi alleati)

Il vicepresidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha dichiarato giovedì in un’intervista alla televisione di stato che Hugo Chavez potrà iniziare il suo quarto mandato come presidente anche se la malattia gli dovesse impedire di giurare davanti alla Corte suprema del paese, come prevede la Costituzione. All’opposizione, che ha chiesto nuove elezioni nel caso Chavez non dovesse essere in grado di giurare, Maduro ha risposto: «Non scherzate con il popolo. Rispettate la democrazia» (qui potete vedere il video integrale dell’intervista).

Chavez è stato eletto presidente per la quarta volta lo scorso ottobre, ma da allora le sue condizioni di salute sono molto peggiorate. L’8 dicembre, con un lungo, e in certi momenti commosso, discorso in televisione, Chavez ha annunciato che era stata di nuovo colpito da una forma maligna di tumore e che si sarebbe sottoposto a una nuova operazione chirurgica a Cuba, la quarta. Nel discorso ha indicato Maduro come suo successore nel caso la malattia gli avesse impedito di svolgere regolarmente il suo mandato.

Chavez è stato operato l’11 dicembre, ma in seguito ci sono state alcune complicazioni, tra cui un’infezione alle vie respiratorie. Dal giorno del ricovero Chavez non ha parlato in pubblico e non è stato fotografato. Secondo Maduro, che lo ha visitato a Cuba, Chavez sarebbe cosciente, avrebbe ripreso a camminare e a fare piccoli esercizi fisici.

Il 10 gennaio, Chavez dovrebbe prestare giuramento come presidente. Ci sono differenti interpretazioni su cosa accadrà se non sarà in grado di presenziare alla cerimonia. Se fosse morto oppure dichiarato incapace di governare, la Costituzione venezuelana è chiara: dovrebbero tenersi nuove elezioni. Se invece Chavez fosse vivo, ma incapace di lasciare Cuba per prestare giuramento?

Secondo l’opposizione, il potere dovrebbe passare nelle mani del presidente della Camera e dopo 30 giorni si dovrebbero tenere nuove elezioni. Durante l’intervista di ieri, il vicepresidente Maduro ha negato questa interpretazione, dicendo che Chavez potrà prestare giuramento in un secondo momento e che la Corte suprema penserà a risolvere questa formalità. Secondo diverse ONG, la Corte suprema è controllata da Chavez e dai suoi alleati.