Fare i soldi con i LEGO

Molti set di costruzioni sono messi in vendita e distribuiti per un periodo limitato: USA Today racconta di chi li compra per rivenderli nei siti di commercio online a prezzi più alti

A child plays with LEGO building blocks while visiting the National Building Museum’s exhibit “Lego Architecture: Towering Ambition” in Washington, DC, August 10, 2010. AFP PHOTO/Jim WATSON (Photo credit should read JIM WATSON/AFP/Getty Images)

A child plays with LEGO building blocks while visiting the National Building Museum’s exhibit “Lego Architecture: Towering Ambition” in Washington, DC, August 10, 2010. AFP PHOTO/Jim WATSON (Photo credit should read JIM WATSON/AFP/Getty Images)

David Schooley ha iniziato qualche anno fa a fare affari con i LEGO, proprio come gli investitori in borsa, che comprano e vendono azioni sperando di accrescerne il valore e rivenderle a un prezzo più alto: lui commercia i famosi mattoncini assemblabili. David Schooley, che ha 49 anni, sei figli e abita a Memphis, fa parte di una stretta cerchia di persone che accumulano mattoncini LEGO, trasformandoli in un investimento che “matura” con il passare degli anni, prima di rivendere ai collezionisti interi set già assemblati o singoli pezzi. La sua storia è raccontata oggi da USA Today.

L’investimento di Schooley, formato oggi da più di tremila set di pezzi differenti, gli ha portato un profitto medio annuo del 10-15 per cento. Gli investitori più esperti di LEGO comprano i mattoncini nei negozi, li tengono con sé per un determinato periodo di tempo e poi li rivendono sulle piattaforme di commercio online. Il ritorno economico dell’investimento in LEGO, scrive USA Today, è vantaggioso anche se paragonato al rendimento medio delle azioni negli ultimi anni.

Gli investimenti nei mattoncini della LEGO sono anche supportati dai dati del mercato dei giocattoli di costruzioni: negli Stati Uniti sono stati spesi nel 2011, per i giocattoli, 1,6 miliardi di dollari. Si tratta di una crescita del 23 per cento rispetto al 2010, secondo i dati pubblicati dalla società americana di ricerche di mercato NPD Group: il 10 per cento di queste vendite appartiene proprio ai giocattoli di costruzioni e la LEGO rappresenta ancora il prodotto più venduto del suo genere. Oltre alle costruzioni classiche di edifici e oggetti, le nuove linee della LEGO sono legate ad alcuni film e spettacoli televisivi popolari, come Star Wars, Harry Potter o il Signore degli Anelli, che hanno incentivato le vendite, con produzioni aggiornate nel giro di poco tempo.

Gli investimenti nei mattoncini LEGO sono redditizi anche per un altro motivo, legato alle pratiche dell’azienda stessa: la produzione di un singolo set dura infatti in media un paio d’anni. Poi la LEGO smette di produrlo e di distribuirlo, facendo in modo che in poco tempo sia difficile trovarlo sul mercato.

(Il Montaggio del Millenium Falco di LEGO, in tre minuti, animato)

I collezionisti e gli appassionati vanno allora alla ricerca di un determinato set ormai fuori mercato sui siti di commercio online, a prezzi più alti: per esempio, il set messo in commercio dalla LEGO nel 2007 di una navicella spaziale di Star Wars, l’Ultimate Collector’s Millennium Falcon, composto da 5.195 mattoncini, era in vendita a 500 dollari nell’anno di uscita e ora si trova soltanto nei siti di commercio online a circa 2.165 dollari, secondo i dati raccolti dal sito BrickPicker.com, dedicato ai collezionisti e agli investitori di LEGO. Si tratta di un guadagno, a distanza di cinque anni, del 340 per cento.

Foto: JIM WATSON/AFP/Getty Images

Tag: borsa-lego