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  • Martedì 25 dicembre 2012

Un’altra sparatoria negli Stati Uniti

Un uomo di 62 anni, che anni fa aveva già ucciso sua nonna, ha incendiato la sua casa e sparato ai pompieri arrivati in soccorso, uccidendone due

A house burns Monday, Dec. 24, 2012 in Webster, New York. A former convict set a house and car ablaze in his lakeside New York state neighborhood to lure firefighters then opened fire on them, killing two and engaging police in a shootout before killing himself while several homes burned. Authorities used an armored vehicle to evacuate the area. (AP Photo/Democrat & Chronicle, Jamie Germano)

A house burns Monday, Dec. 24, 2012 in Webster, New York. A former convict set a house and car ablaze in his lakeside New York state neighborhood to lure firefighters then opened fire on them, killing two and engaging police in a shootout before killing himself while several homes burned. Authorities used an armored vehicle to evacuate the area. (AP Photo/Democrat & Chronicle, Jamie Germano)

Lunedì 24 dicembre, verso le 6 di mattina ora locale, William Spengler, un uomo di 62 anni, ha appiccato un incendio nella sua casa a Webster, nello stato di New York. Quando i vigili del fuoco sono arrivati per spegnere l’incendio, che si era allargato a sei case vicine, Spengler ha sparato contro di loro, uccidendone due e ferendone altri due. Ha anche ferito un poliziotto non in servizio che stava guidando nella zona. A quel punto Spengler si è ucciso sparandosi alla testa, secondo la ricostruzione della polizia, che ha trovato il corpo in una spiaggia del lago Ontario.

I poliziotti temono che si sia trattato di una trappola e che Spengler abbia ucciso anche la sorella, con cui viveva e che ora non si trova. Roger Vercruysse, che si è presentato come un amico di Spengler, ha detto ad Associated Press che l’uomo odiava la sorella e che era molto legato alla madre: dopo la sua morte, avvenuta a ottobre, era impazzito. Spengler aveva anche trascorso 17 anni in carcere per aver ucciso la nonna nel 1980.

I due pompieri uccisi si chiamavano Tomasz Kaczowka e Mike Chiapperini ed erano volontari. Chiapperini faceva il poliziotto da vent’anni ed era il portavoce del dipartimento di polizia a Webster. Era sposato, aveva tre figli e nel tempo libero lavorava come volontario per i vigili del fuoco. Due settimane fa era stato nominato “pompiere dell’anno” dal suo dipartimento per i suoi meriti dopo il passaggio della tempesta Sandy. Il governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo, ha commentato la vicenda dicendo che «tutti i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie delle persone uccise in questo insensato atto di violenza». Eric Schneiderman, procuratore generale dello stato di New York ha detto che «ci impegneremo con le forze dell’ordine per assicurarci che le armi letali siano fuori dalla portata di persone pericolose, così che i coraggiosi abitanti di New York che ogni giorno rischiano le loro vite per proteggerci non siano esposti a un ulteriore rischio».

La vicenda è avvenuta a dieci giorni dalla sparatoria nella scuola elementare di Sandy Hook, in Connecticut, dove Adam Lanza ha ucciso venti bambini e sei donne, riaprendo anche il dibattito su eventuali modifiche alla legislazione delle armi negli Stati Uniti. Ma non è la prima sparatoria negli Stati Uniti da allora, naturalmente: almeno 160 persone sono morte uccise da armi da fuoco dal giorno della strage di Newtown, ha calcolato Slate.

Webster, New York, 24 dicembre 2012 (AP Photo/Democrat & Chronicle, Jamie Germano)