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  • Lunedì 24 dicembre 2012

Il miglior fotografo di news del 2012

Time ha scelto il fotoreporter Marco Longari per le sue immagini dell'Egitto in rivolta e dei recenti bombardamenti a Gaza: le foto

A Palestinian woman holds the portrait of a killed relative belonging to the Ezzedine al-Qassam brigade during a march by Hamas armed wing in Beit Hanun on December 6, 2012. The Hamas government confirmed that the Islamist movement’s exiled politburo chief Khaled Meshaal was due in the Gaza Strip to celebrate its 25th anniversary. AFP PHOTO/MARCO LONGARI (Photo credit should read MARCO LONGARI/AFP/Getty Images)

A Palestinian woman holds the portrait of a killed relative belonging to the Ezzedine al-Qassam brigade during a march by Hamas armed wing in Beit Hanun on December 6, 2012. The Hamas government confirmed that the Islamist movement’s exiled politburo chief Khaled Meshaal was due in the Gaza Strip to celebrate its 25th anniversary. AFP PHOTO/MARCO LONGARI (Photo credit should read MARCO LONGARI/AFP/Getty Images)

Ogni anno la rivista statunitense Time sceglie e premia il miglior fotografo di news (Best Photographer on the Wires) delle agenzie di stampa: il premio non è in denaro, ma è comunque considerato un riconoscimento che contribuisce ad aumentare il prestigio e la notorietà dell’autore. Nel 2010 i responsabili della rivista scelsero il fotografo brasiliano Mauricio Lima dell’agenzia Agence France-Presse, nel 2011 lo statunitense Pete Muller di Associated Press. I criteri di scelta si basano sulla distinguibilità delle immagini e sulla rilevanza delle storie raccontate.

Ogni anno dalle agenzie arrivano moltissime immagini che raccontano gli eventi più importanti e significativi, che diventano spesso memorabili proprio grazie al lavoro dei fotografi. La settimana scorsa, Time ha annunciato che il vincitore per il 2012 è Marco Longari, fotoreporter italiano di 47 anni che negli ultimi anni ha lavorato e fotografato molti eventi importanti. Dalla primavera araba, all’incursione israeliana a Gaza di novembre, era in Egitto durante le elezioni, è stato in Siria e ha raccontato i recenti scontri contro il presidente Morsi. Per Longari «il 2012 è stato un altro anno di rivoluzioni, proteste, atti di violenza e follia pura e sembra che l’umanità abbia perso l’orientamento ancora una volta».

Il fotografo ha studiato fotografia presso l’Istituto Superiore di Fotografia di Roma, lavora per l’agenzia Agence France-Presse (AFP) e alla fine degli anni 90 è stato in Kosovo, successivamente in Africa come corrispondente da Nairobi. Ha fotografato la crisi nel Darfur e poi, nel 2008, si è occupato della guerra Russo-Georgiana.

Il Post ha pubblicato in diverse occasioni le sue fotografie. Longari si dimostra attento ai dettagli, alla composizione delle inquadrature e ai colori. La bellezza delle sue immagini restituisce storie importanti, a volte drammatiche, in maniera diretta ed efficace e soprattutto con un punto di vista molto personale.