• Sport
  • Lunedì 3 dicembre 2012

La crisi di Mourinho

Sabato sera ha "sfidato" i tifosi della sua squadra, che sta andando così così, e oggi la stampa sportiva spagnola dice che se ne andrà

Real Madrid’s Portuguese coach Jose Mourinho stands on the pitch before the Spanish league football match Real Madrid CF vs Atletico Madrid at the Santiago Bernabeu stadium in Madrid on December 1, 2012. AFP PHOTO / CESAR MANSO (Photo credit should read CESAR MANSO/AFP/Getty Images)

Real Madrid’s Portuguese coach Jose Mourinho stands on the pitch before the Spanish league football match Real Madrid CF vs Atletico Madrid at the Santiago Bernabeu stadium in Madrid on December 1, 2012. AFP PHOTO / CESAR MANSO (Photo credit should read CESAR MANSO/AFP/Getty Images)

José Mourinho, allenatore portoghese della squadra di calcio del Real Madrid, sta attraversando il momento più complicato della sua carriera in Spagna, dove allena da quando ha lasciato l’Inter nel 2010.

Dopo 14 partite di campionato, il Real Madrid è terzo in classifica. Al primo posto c’è il Barcellona di Tito Vilanova, che ha iniziato in modo incredibile la sua prima stagione da allenatore, vincendo tutte le partite tranne una: nessuna squadra era mai partita così bene nella storia della Liga, il principale campionato di calcio spagnolo. Al secondo posto c’è l’Atletico Madrid, a sei punti, nonostante proprio l’Atletico abbia perso sabato sera contro il Real Madrid, oggi a 11 punti dal Barcellona. In Champions League il Real Madrid è certo della qualificazione agli ottavi di finale ma concluderà il girone al secondo posto dietro al Borussia Dortmund.

Non si può dire che l’avvio di stagione del Real Madrid sia stato drammaticamente negativo ma la partenza del Barcellona ha evidenziato i limiti della squadra e fatto spazientire parte della tifoseria nei confronti di Mourinho, il cui carattere notoriamente divide l’universo tra chi lo adora e chi lo detesta. Per questa ragione, prevedendo contestazioni, sabato sera prima dell’inizio della partita Mourinho è sceso in campo da solo, fermandosi sul prato circondato dai soli fotografi, allo scopo di dare ai tifosi la possibilità di prendersela con lui e non con i calciatori: di fischiare lui ma sostenere la squadra durante la partita. Alla fine sono arrivati più applausi che fischi, ma poche migliaia di spettatori erano già arrivati allo stadio.

A peggiorare le cose è arrivato oggi Marca, il principale giornale sportivo spagnolo, considerato molto vicino al Real Madrid e per questo molto informato sulle cose della società. Oggi il quotidiano titola in prima pagina “Divorzio in vista” e sostiene che José Mourinho non sarà l’allenatore del Real Madrid nella prossima stagione, principalmente a causa del deterioramento dei suoi rapporti col presidente della società, Florentino Perez. Secondo Marca, la presidenza si è stancata del comportamento di Mourinho e pensa che abbia portato all’esasperazione un pezzo importante della società, della squadra e della tifoseria. Marca cita soprattutto due cose che hanno contribuito a compromettere il rapporto della società con Mourinho, oltre ai risultati scadenti di questa stagione: la volta che Sergio Ramos, un difensore della squadra, fu visto indossare sotto la sua maglia un’altra maglietta – polemicamente, si presume – col nome di Mesut Ozil, centrocampista sostituito durante l’intervallo della partita, e le tensioni con Alberto Toril, allenatore della squadra giovanile del Real Madrid, accusato da Mourinho di pensare più ai risultati che a formare giovani calciatori.

Mourinho ha liquidato le domande a questo proposito dei giornalisti, dicendo di non avere intenzione di commentare. «Chiedetelo al giornalista se è vero o no. Organizzate un pranzo con lui. Per me la storia non esiste. Non devo dire a voi quando parlo col presidente, non devo dire a voi di cosa parliamo. La stessa cosa vale per il presidente. Abbiamo un ottimo rapporto. Non ho intenzione di aggiungere altro».

Perché Mourinho non perde mai in casa