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  • Sabato 1 dicembre 2012

Le elezioni presidenziali in Slovenia

Si vota al ballottaggio tra il presidente uscente Danilo Türk e l'ex primo ministro Borut Pahor, tra le proteste per le misure del governo contro la crisi

Presidential candidates Borut Pahor (L) and Danilo Turk shake hands prior to the start of the televised debate ahead of the second round of the presidential elections in Ljubljana on November 29, 2012. Slovenia is likely to see pro-austerity former premier Borut Pahor as its next president after his upset first-round election win, but next month’s run-off hangs on who clinches the backing of the centre-right government. Pahor, whose centre-left government collapsed a year ago, faces a run-off with Turk on December 2, in which centre-right voters will be crucial after the exit of third-placed government favourite Milan Zver. AFP PHOTO/JURE MAKOVEC (Photo credit should read Jure Makovec/AFP/Getty Images)

Presidential candidates Borut Pahor (L) and Danilo Turk shake hands prior to the start of the televised debate ahead of the second round of the presidential elections in Ljubljana on November 29, 2012. Slovenia is likely to see pro-austerity former premier Borut Pahor as its next president after his upset first-round election win, but next month’s run-off hangs on who clinches the backing of the centre-right government. Pahor, whose centre-left government collapsed a year ago, faces a run-off with Turk on December 2, in which centre-right voters will be crucial after the exit of third-placed government favourite Milan Zver. AFP PHOTO/JURE MAKOVEC (Photo credit should read Jure Makovec/AFP/Getty Images)

Oggi in Slovenia si vota per eleggere il nuovo presidente della Repubblica: il ballottaggio sarà tra il presidente uscente Danilo Türk e Borut Pahor, ex primo ministro. Al primo turno Pahor ha ottenuto il 40 per cento dei voti, mentre Türk il 36 per cento. L’affluenza è stata la più bassa nella storia delle presidenziali slovene, sotto il 50 per cento.

Il successo di Pahor è un risultato inaspettato, anche perché il candidato, nell’ultimo periodo in cui è stato a capo del governo, aveva perso tutte le sfide elettorali che aveva affrontato con il suo partito e non era riuscito ad approvare nessuna delle riforme presentate. I sondaggi davano per favorito il presidente uscente, parlando anche di una possibile vittoria al primo turno.

Nonostante la sua appartenenza al partito dei Socialdemocratici (SD), Pahor ha appoggiato in campagna elettorale le riforme del governo in carica composto da una maggioranza di centrodestra e guidato da Janez Jansa, ottenendo così il voto anche degli elettori di centrodestra. Danilo Türk ha invece proposto, se sarà rieletto, di avviare trattative politiche per la formazione di un governo tecnico che possa affrontare meglio la crisi economica. La figura del Presidente della Repubblica della Slovenia è soprattutto di rappresentanza, ma in questa situazione difficile per il paese potrà avere, probabilmente, anche un ruolo politico nel determinare alcune scelte. Il mandato presidenziale dura cinque anni.

Le elezioni si stanno svolgendo in un clima di tensione, soprattutto dopo le manifestazioni di venerdì scorso in cui migliaia di persone hanno protestato contro la disoccupazione e contro le misure del governo: ci sono stati scontri con la polizia, una decina di persone sono state arrestate e 15 persone sono state ferite. Altre manifestazioni sono in programma per la prossima settimana.

La situazione economica del paese è grave e queste misure di austerità del governo sono state approvate proprio per evitare la richiesta di un programma di salvataggio all’Unione Europea. L’economia slovena ha dovuto affrontare una delle recessioni più forti tra i paesi dell’Eurozona: il Prodotto Interno Lordo, dal 2009, si è ridotto dell’8 per cento, causando un pesante calo delle esportazioni e un aumento della disoccupazione, che è intorno al 12 per cento.

Foto: i candidati alla presidenza Borut Pahor e Danilo Türk (Jure Makovec/AFP/Getty Images