E le primarie del PdL?

Un breve riassunto delle candidature e delle smentite delle ultime settimane, per cercare di capirci qualcosa il giorno prima che si votino le altre

di Davide Maria De Luca – @DM_Deluca

Da quando per la prima volta, il 24 ottobre, Berlusconi annunciò in un comunicato che non si sarebbe ricandidato a premier e suggerì come data per le primarie il 16 dicembre è passato solo un mese, ma è già accaduto di tutto e di più. Fino a una settimana fa sembrava che i candidati fossero 11, poi qualcuno ha suggerito che fossero raddoppiati. Negli ultimi giorni altri candidati si sono fatti avanti, altri ancora si sono ritirati e qualcuno ha annunciato che appoggerà qualcun altro. Come ha dichiarato uno dei candidati: «Rischiamo che sia un circo Barnum».

Per fare un po’ di chiarezza in quello che è accaduto in questo mese partiamo dai (pochi) dati certi che ci sono. La data della votazione è stata confermata giovedì dopo una riunione tra Berlusconi e i vertici del PdL: le primarie si svolgeranno in un unico turno il 16 dicembre. Le regole sono divise in 55 articoli e sono state ultimate a metà novembre (le potete leggere qui). Inizialmente sembrava che non si dovesse votare in un’unica data, ma dall’ultima riunione sembra invece che il voto sarà in tutte le regioni il 16 dicembre.

L’ultima notizia in ordine di tempo è la dichiarazione del segretario del PdL e candidato Angelino Alfano: se ci saranno indagati tra gli altri candidati, Alfano ritirerà la sua candidatura. Sembra una dichiarazione mirata specificatamente ad alcuni dei vari candidati che si sono affacciati in questi giorni: Gianpiero Samorì, Alessandro Proto e Vittorio Sgarbi. La dichiarazione è stata appoggiata da alcuni candidati, Giorgia Meloni e Guido Crosetto, è criticata da quasi tutti gli altri.

Ma chi sono i candidati e chi rappresentano? Non è facile stilare un elenco tra il fiume di dichiarazioni, a volte contraddittorie, che sono uscite in questi giorni: per avere una risposta definitiva bisognerà aspettare domani, alle 12, quando scadrà il termine ultimo per presentare le 10 mila firme. Mettendo insieme le agenzie di questi giorni, però, si può arrivare a una descrizione approssimativa di chi si candiderà. Probabilmente.

Angelino Alfano
Segretario del PdL ed ex ministro della giustizia, Alfano è sempre stato tra i promotori delle primarie anche prima che da Berlusconi arrivasse l’ennesimo, ma ufficiale, annuncio che non si sarebbe candidato come premier nel 2013. In un’intervista a Repubblica, l’8 luglio 2011 Berlusconi dichiarò che il candidato premier del PdL nel 2013 sarebbe stato Alfano. Il giorno dopo Alfano disse a un comizio che il candidato sarebbe stato scelto con le primarie.

Giorgia Meloni
Spetta probabilmente a lei l’onore di essere stata la prima tra i dirigenti di partito a chiedere le primarie nel PdL, quando nel giugno del 2011 pubblicò sulla sua pagina Facebook un appello per scegliere il futuro candidato premier del PdL. Ex ministro della gioventù ed ex AN, Giorgia Meloni ha annunciato la sua candidatura il 19 novembre.

Guido Crosetto
L’11 novembre ha ufficializzato la sua candidatura anche Guido Crosetto, parlamentare del PdL ed ex-sottosegretario alla difesa. Su Twitter e nei retroscena dei principali quotidiani, in molti parlano di un suo possibile ritiro per appoggiare una sorta di ticket con Giorgia Meloni. Un’ipotesi che Crosetto non ha smentito poco tempo fa durante il programma radiofonico la Zanzara.

Giancarlo Galan
La candidatura di Giancarlo Galan risale ai primi tempi in cui si parlava di primarie nel PdL, ma è stata ufficializzata il 25 ottobre con una dichiarazione in cui diceva di voler rappresentare l’area liberale del PdL. Negli ultimi giorni Galan ha espresso molti dubbi sulle primarie e anche per lui si vocifera di un appoggio a Meloni o Crosetto, che rappresentano la stessa area liberale.

Gianpiero Samorì
Domenica scorsa ha confermato la sua candidatura alle primarie un personaggio fino a poco tempo fa sconosciuto: Gianpiero Samorì, bancario modenese, di cui si parla come di una persona molto vicina a Berlusconi. La sua campagna elettorale è cominciata subito con un piccolo incidente. Alcuni giornalisti hanno scoperto che alla convention durante la quale Samorì ha raccolto le firme e presentato la sua candidatura erano presenti anche alcuni pullman di anziani portati all’evento a loro insaputa. La campagna elettorale di Samorì ha annunciato che denuncerà il responsabile.

Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi ha presentato la sua candidatura alle primarie il 7 novembre, annunciando una candidatura insieme a Samorì. Secondo quanto scrive Sgarbi, il progetto era quello di far confluire i suoi sostenitori su Samorì nel caso che le regole non avessero previsto la partecipazione dei non iscritti al PdL. In serata, però, la dichiarazione di Sgarbi venne smentita da Samorì.

Sgarbi ha annunciato il 20 novembre che si candiderà da solo, come unico esponente non del PdL alle primarie, dichiarando di Samorì: «Io l’ho creato, lui mi ha tradito». Ieri Sgarbi ha annunciato il ritiro della sua candidatura, in polemica con il segretario Alfano che aveva dichiarato che non si sarebbe candidato se ci fossero stati indagati candidati alle primarie.

Alessandra Mussolini
Il giorno prima di Sgarbi, il 19 si è candidata anche Alessandra Mussolini, che però ha abbandonato la corsa praticamente subito: il 20 novembre.

Alessandro Proto
La Mussolini lascia, ma subentra lo stesso giorno Alessandro Proto, il finanziere piuttosto misterioso protagonista di alcune operazioni dentro RCS e secondo Reuters indagato per aggiotaggio.

Alfonso Luigi Marra
Il 15 novembre si è candidato anche Alfonso Luigi Marra, l’avvocato famoso per gli improbabili spot dei suoi libri di cui erano protagoniste Ruby, Sara Tommasi e Manuela Arcuri. Ma la sua candidatura sembra già essere destinata a decadere, visto che ha scritto una lettera ad Alfano in cui spiegava che un impendimento tecnico nel regolamento gli ha impedito di recuperare le firme necessarie a candidarsi.

Daniela Santanché
Daniela Santanché è stata tra i primi leader del PdL ad aver annunciato la sua candidatura alle primarie, addirittura nel giugno di quest’anno. La sua candidatura però è in forse: se Berlusconi dovesse candidarsi o formare una sua lista civica (in questi giorni si parla di una rifondazione di Forza Italia), Santanché ha dichiarato più volte che ritirerebbe la sua candidatura.

Michaela Biancofiore
Ha fatto lo stesso discorso Michaela Biancofiore, coordinatrice del PdL nell’Alto Adige, che si è candidata ufficialmente il 16 novembre, dichiarando però di essere contraria alle primarie: alle quali Berlusconi sarebbe stato «obbligato dalla nomenclatura di partito». Dopo le dichiarazioni di Alfano di ieri sugli indagati, la Biancofiore ha dichiarato che forse è il caso di fare tutti il classico “passo indietro”, rinunciando alle primarie.

Alessandro Cattaneo
Il primo in assoluto a consegnare le firme e quindi ad essere ufficialmente candidato alle primarie non è stato uno dei big del partito, ma Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia. Cattaneo è definito dai giornali il leader dei “formattatori”, un gruppo di giovani del PdL che ha chiesto un rinnovamento del gruppo dirigenti del PdL.