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  • Lunedì 12 novembre 2012

La seconda donna del caso Petraeus

Si chiama Jill Kelley, è un'amica di famiglia dell'ex capo della CIA e aveva ricevuto minacce via email dalla sua amante, la scrittrice Paula Broadwell

In this Jan. 30, 2010 photo, Natalie Khawam, left, Gen. David Petraeus, Scott and Jill Kelley, and Holly Petraeus watch the Gasparilla parade from the comfort of a tent on the Kelley’s front lawn in Tampa, Fla. Jill Kelley is identified as the woman who received threatening emails from Gen. David Petraeus’ paramour, Paula Broadwell. Jill Kelley serves as the State Department’s liaison to the military’s Joint Special Operations Command. (AP Photo/The Tampa Bay Times, Amu Scherzer) TAMPA OUT; CITRUS COUNTY OUT; PORT CHARLOTTE OUT; BROOKSVILLE HERNANDO TODAY OUT; USA TODAY OUT; TV OUT; NO WEB USE; MAGS OUT

In this Jan. 30, 2010 photo, Natalie Khawam, left, Gen. David Petraeus, Scott and Jill Kelley, and Holly Petraeus watch the Gasparilla parade from the comfort of a tent on the Kelley’s front lawn in Tampa, Fla. Jill Kelley is identified as the woman who received threatening emails from Gen. David Petraeus’ paramour, Paula Broadwell. Jill Kelley serves as the State Department’s liaison to the military’s Joint Special Operations Command. (AP Photo/The Tampa Bay Times, Amu Scherzer) TAMPA OUT; CITRUS COUNTY OUT; PORT CHARLOTTE OUT; BROOKSVILLE HERNANDO TODAY OUT; USA TODAY OUT; TV OUT; NO WEB USE; MAGS OUT

Negli ultimi giorni sono emersi nuovi particolari sulla vicenda che ha portato alle dimissioni del generale David Petraeus da direttore della CIA. Petraeus si è dimesso venerdì scorso confessando di aver avuto una relazione extraconiugale, dicendo di avere dimostrato «davvero poco giudizio» e aver tenuto un «comportamento inaccettabile». La donna con cui ha avuto la relazione è la scrittrice Paula Broadwell, che ha curato una sua biografia dopo aver passato un anno in Afghanistan insieme a lui quando era a capo delle forze statunitensi in Afghanistan.

La storia tra i due è stata scoperta dall’FBI durante un’indagine iniziata alcuni mesi fa. Oggi sappiamo che la l’indagine è iniziata dalla denuncia di Jill Kelley, una donna di 37 anni che vive a Tampa, in Florida, che diceva di aver ricevuto delle minacce via email. Kelley e il marito Scott sono amici di famiglia di Petraeus dal 2008 e domenica hanno diffuso un comunicato in cui confermano il loro legame con Petraeus e chiedono rispetto per la loro privacy.

L’FBI ha scoperto che le minacce erano partite dall’indirizzo email di Broadwell e ha scoperto uno scambio di email con Petraeus che dimostrava l’esistenza di una relazione tra i due. Non ci sono prove invece che Kelley abbia mai avuto una relazione con il generale. Persone vicine a Petraeus hanno detto che la relazione con Broadwell è iniziata circa due mesi dopo l’arrivo del generale alla CIA, nel settembre 2011, ed è terminata circa quattro mesi fa. Da allora Petraeus non l’avrebbe mai ricontattata. Secondo la ricostruzione di ABC l’FBI ha interrogato per la prima volta Broadwell nella settimana del 21 ottobre e Petraeus nella settimana successiva: entrambi hanno confermato la relazione.

La sera del 6 novembre, cioè quella delle elezioni americane, l’FBI ha informato del risultato delle indagini il capo di Petraeus nell’amministrazione, il direttore dell’intelligence James Clapper. CBS racconta che Clapper avrebbe consigliato a Petraeus di dimettersi e avrebbe poi informato il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca dell’accaduto, dicendo che il generale avrebbe rassegnato le dimissioni il giorno dopo. Mercoledì la situazione venne resa nota anche al presidente Obama.

Le dimissioni di Petraeus e la notizia della relazione con Broadwell hanno provocato molti timori per un’eventuale minaccia alla sicurezza nazionale. Il colonnello Steven Boylan, portavoce di Petraeus in Iraq, ha assicurato che Petraeus non ha mai dato a Broadwell informazioni riservate o comunicato con lei dalla sua mail governativa. Nel frattempo sono nate anche grosse polemiche sul perché il Congresso non sia stato informato prima dell’indagine che ha coinvolto Petraeus. La senatrice democratica Dianne Feinstein, a capo della commissione dell’intelligence del Senato, ha detto: «Non abbiamo ricevuto nessuna notizia in anticipo. È stato come un fulmine a ciel sereno». Il repubblicano Peter King, a capo della commissione della Camera per la sicurezza nazionale, ha chiesto perché l’FBI ha avvertito la Casa Bianca soltanto il giorno dell’elezione. L’agenzia ha risposto di aver seguito il protocollo: si trattava di un’indagine su un reato che non aveva niente a che fare con la sicurezza nazionale.

Il Congresso ha comunque chiesto ulteriori dettagli sull’indagine e mercoledì ci sarà un incontro sull’argomento a cui parteciperanno i leader delle commissioni sulla sicurezza nazionale, il vicedirettore dell’FBI Sean Joyce e il vicedirettore della CIA Michael Morell. Petraeus sarebbe dovuto apparire davanti alle commissioni del congresso giovedì per testimoniare sul lavoro della CIA durante gli attacchi al consolato a Bengasi, ma probabilmente al suo posto testimonierà Michael Morell, il vicedirettore dell’agenzia che è stato scelto da Obama per sostituire temporaneamente Petraeus.

Foto: Da sinistra: Natalie Khawam, gemella di Jill Kelley, David Petraeus, Scott e Jill Kelley e la moglie di Petraeus Holly, in una foto del 30 gennaio 2010 (AP Photo/The Tampa Bay Times, Amu Scherzer)