L’inno di Mameli a scuola

Anche se non è mai stato ufficializzato come inno nazionale: e per il 17 marzo è stata istituita la giornata dell'unità nazionale

Italian fans wave the national flag as they watch the football game between Italy and Slovakia on a giant screen at Villa Borghese in Rome on June 24, 2010 as part of the 2010 FIFA World Cup held in South Africa. Italy was defeated 3-2. AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Italian fans wave the national flag as they watch the football game between Italy and Slovakia on a giant screen at Villa Borghese in Rome on June 24, 2010 as part of the 2010 FIFA World Cup held in South Africa. Italy was defeated 3-2. AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Due giorni fa il Senato ha approvato un disegno di legge che, tra le altre cose, introduce l’inno di Mameli come argomento obbligatorio tra quelli da insegnare nelle scuole: il provvedimento, che era già stato approvato dalla Camera, è stato votato a favore da 208 senatori, mentre i contrari sono stati 14 e 2 gli astenuti.

La legge prevede, all’articolo 2, «l’insegnamento dell’inno di Mameli e dei suoi fondamenti storici e ideali», oltre all’organizzazione di «percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi» su Risorgimento, unità d’Italia, inno e bandiera. Il provvedimento, che è stato definito dagli esponenti della Lega Nord «retorico» e «antistorico», istituzionalizza anche la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”: sarà il 17 marzo, in continuità con i festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Ma non sarà un giorno di festa, nel senso che le scuole e gli uffici pubblici resteranno comunque aperti.

L’obbligo dell’insegnamento delle materie “patriottiche” riguarderà tutti i gradi della scuola: elementari, medie e superiori, già a partire da quest’anno. La legge è stata presentata dalle senatrici Paola Frassinati del PdL e Maria Coscia del PD. Giorgio Rembado, il presidente dell’associazione nazionale dei presidi, ha commentato la legge come un provvedimento che ha una «visione ottocentesca», spiegando che «il fatto che il Parlamento si occupi dei contenuti dell’insegnamento è anacronistico e sbagliato».

L’inno di Mameli è un canto risorgimentale scritto da Goffredo Mameli nel 1847, mentre la musica è stata composta da Michele Novaro. È di fatto l’inno nazionale italiano, anche se il suo status non è mai stato ufficializzato con una legge (a differenza del tricolore, che è descritto nell’articolo 12 della Costituzione e aveva già una festività dedicata il 7 gennaio). L’ultimo disegno di legge costituzionale per ufficializzarlo, presentato alla presidenza del Senato, è del 2006. Il testo prevede una modifica all’articolo 12 della Costituzione con l’aggiunta del comma: «L’inno della Repubblica è Fratelli d’Italia», uno dei modi in cui viene chiamato l’inno di Mameli, prendendo spunto dal suo incipit.

Foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images