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  • Lunedì 5 novembre 2012

Meno uno

Le foto dell'ultimo giorno di campagna elettorale delle presidenziali americane (anche se negli Stati Uniti non esiste il silenzio elettorale: perché?)

President Barack Obama and singer Bruce Springsteen embrace during a campaign event near the State Capitol Building in Madison, Wis., Monday, Nov. 5, 2012. (AP Photo/Pablo Martinez Monsivais)

President Barack Obama and singer Bruce Springsteen embrace during a campaign event near the State Capitol Building in Madison, Wis., Monday, Nov. 5, 2012. (AP Photo/Pablo Martinez Monsivais)

Domani, martedì 6 novembre, decine di milioni di americani andranno a votare per scegliere i membri della Camera dei rappresentanti, un terzo dei membri del Senato e, soprattutto, il prossimo presidente degli Stati Uniti. Oggi è quindi l’ultimo giorno per organizzare iniziative di propaganda e fare campagna elettorale, anche se negli Stati Uniti non esiste il nostro “silenzio elettorale”: soltanto l’area dei seggi e intorno ai seggi è inibita alla propaganda, mentre la Corte Suprema ha stabilito nel 1992 che divieti più vasti sarebbero violazioni del principio della libertà d’espressione.

Domani sia il comitato di Obama che quello di Romney dedicheranno tutte le energie nelle operazioni che negli Stati Uniti vengono chiamate con l’acronimo “GOTV”, che sta per “Get Out The Vote”: portare la gente a votare, vigilare su eventuali irregolarità e intimidazioni, dare assistenza legale a chi non trovasse la sua registrazione nelle liste elettorali o fosse privo di documenti. Stasera Obama e Romney chiuderanno ufficialmente la loro campagna elettorale, dopo una giornata passata in giro per gli stati in bilico: il presidente uscente toccherà Ohio, Wisconsin e Iowa, dove stasera suonerà per lui Bruce Springsteen. Il candidato repubblicano Mitt Romney invece toccherà Florida, Virginia, Ohio, New Hampshire (e gira voce che possa fare un’ultima puntata in Ohio, domani).