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  • Domenica 4 novembre 2012

Il nuovo papa dei cristiani copti

È stato scelto oggi, con una lunga procedura che si conclude con un'estrazione

Acting Coptic Pope Pachomios, center, displays the name of 60-year-old Bishop Tawadros, soon to be Pope Tawadros II, while another clergyman displays the names of the remaining two candidates, Bishop Raphael and Father Raphael Ava Mina, during the papal election ceremony at the Coptic Cathedral in Cairo, Egypt, Sunday, Nov. 4, 2012. Egypt’s ancient Coptic Christian church chose a new pope in an elaborate Sunday ceremony meant to invoke the will of God, in which a blindfolded boy drew the name of the next patriarch from a crystal chalice. (AP Photo/Nasser Nasser)

Acting Coptic Pope Pachomios, center, displays the name of 60-year-old Bishop Tawadros, soon to be Pope Tawadros II, while another clergyman displays the names of the remaining two candidates, Bishop Raphael and Father Raphael Ava Mina, during the papal election ceremony at the Coptic Cathedral in Cairo, Egypt, Sunday, Nov. 4, 2012. Egypt’s ancient Coptic Christian church chose a new pope in an elaborate Sunday ceremony meant to invoke the will of God, in which a blindfolded boy drew the name of the next patriarch from a crystal chalice. (AP Photo/Nasser Nasser)

La Chiesa cristiana copta, una chiesa cristiana ortodossa orientale diffusa soprattutto in Egitto, ha eletto oggi il suo nuovo capo spirituale: il vescovo Tawadros, della diocesi di El-Beheira, sarà papa Tawadros II e prenderà il posto di papa Shenuda III, morto all’inizio di quest’anno dopo quarant’anni di patriarcato. La cerimonia è stata celebrata da papa Pachomios che ha svolto le funzioni di patriarca nel periodo tra la morte di Shenuda III fino all’elezione di oggi.

La cerimonia per l’elezione del nuovo patriarca è stata celebrata nella cattedrale copta del Cairo, in Egitto, secondo la procedura classica, che è molto particolare: dal 1959 le norme prevedono che il patriarca deve avere almeno quarant’anni e deve essere stato in servizio monastico per almeno quindici. Non importa quale sia il suo rango ecclesiastico: può essere monaco, abate, vescovo. Ognuno dei candidati che possiede questi requisiti deve però avere l’appoggio di almeno sei vescovi tra i 24 membri che compongono il Consiglio Generale Laico della Chiesa. C’è poi un Comitato per le Nomine, formato da nove vescovi nominati dal Santo Sinodo e da nove membri laici, che ha il compito di restringere il gruppo di tutti i candidati a un massimo di sette persone.

Un Collegio Elettorale composto da dodici membri per ogni diocesi, dai membri del Santo Sinodo della Chiesa Copta Ortodossa, il Consiglio Generale della Comunità, più leader politici e giornalisti, ha il compito di votare uno dei cinque o sette candidati: i tre che avranno preso più voti passano alla fase finale di questa procedura, che si conclude con una estrazione a sorte. I tre nomi dei candidati vengono scritti su un foglio che viene messo dentro un contenitore posizionato sull’altare della cattedrale di San Marco del Cairo. Un bambino di cinque anni, selezionato da una congregazione, estrae dal contenitore il biglietto con il nome del nuovo patriarca.

Hanno partecipato al voto per eleggere i migliori tre candidati, il 2 novembre scorso, 2400 persone, cioè il 90 per cento circa di chi ne aveva il diritto. Gli altri due candidati a questa elezione, oltre al vescovo Tawadros, erano il vescovo Raffaele e il monaco Raffaele Ava Mina. Il nuovo patriarca, nato nel 1952, è a capo della diocesi di Beheira ed è membro del Sinodo: è considerato uno dei più aperti al dialogo all’interno della Chiesa copta, per risolvere i gravi problemi con i musulmani che hanno portato negli scorsi mesi a scontri e violenze. I copti cristiani sono circa il 10 per cento degli 83 milioni di abitanti dell’Egitto.

Foto: Papa Pachomios, il vescovo che ha celebrato la cerimonia per l’elezione del nuovo patriarca (AP Photo/Nasser Nasser)