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  • Domenica 28 ottobre 2012

Oggi si vota in Ucraina

Per eleggere il nuovo Parlamento: si sfidano il partito del presidente Yanukovych e quello dell'ex primo ministro Julija Timošenko, oggi in carcere

Ukrainian deputies sit next to a giant poster of jailed opposition leader Yulia Tymoshenko on September 4, 2012 during the opening of the last parliament session before the October 28 general elections in Kiev. In an interview published on September 3, Tymoshenko urged European powers to help free her country from its “dictator” President Viktor Yanukovych. AFP PHOTO / SERGEI SUPINSKY (Photo credit should read SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages)

Ukrainian deputies sit next to a giant poster of jailed opposition leader Yulia Tymoshenko on September 4, 2012 during the opening of the last parliament session before the October 28 general elections in Kiev. In an interview published on September 3, Tymoshenko urged European powers to help free her country from its “dictator” President Viktor Yanukovych. AFP PHOTO / SERGEI SUPINSKY (Photo credit should read SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages)

Oggi in Ucraina si vota per eleggere i membri del Parlamento (la Verchovna Rada), che è formato da una sola camera con 450 seggi. I due partiti principali sono il Partito delle Regioni, il partito del presidente Viktor Yanukovych e il partito dell’Unione di Tutti gli Ucraini “Patria” dell’ex primo ministro Julija Timošenko, oggi in carcere. E proprio la sua incarcerazione, per aver stipulato un contratto di fornitura di gas russo all’Ucraina senza aver avuto il preventivo consenso del governo, rappresenta uno dei temi più criticati dai paesi occidentali nei confronti del presidente Yanukovych. Inoltre, queste sono le prime elezioni che si svolgono a livello nazionale da quando Yanukovych è diventato presidente nel 2010.

Oltre ai due maggiori partiti che partecipano alle elezioni, ce ne sono altri che hanno probabilità di ottenere seggi: il partito liberale UDAR guidato dal pugile – tuttora in attività, campione del mondo dei pesi massimi WBC – Vitali Klitschko, il partito di estrema destra Svoboda e il Partito Comunista d’Ucraina, alleato con il partito del presidente Yanukovych. I seggi saranno aperti per 12 ore, e il risultato è previsto per domani. In tutto i partiti che partecipano alle elezioni sono ottanta e i candidati per i 450 seggi sono circa 5 mila: la metà saranno eletti in base a liste di candidati con un sistema proporzionale, l’altra metà con un sistema uninominale maggioritario, cioè nei vari collegi previsti vincerà il candidato che prende più voti.

Julija Timošenko ha accusato il presidente Yanukovych di aver trasformato il paese in una semi-dittatura e molti critici hanno sostenuto che la sua incarcerazione per sette anni sia stata soltanto un modo per non farla partecipare alle elezioni. Tutti i rappresentanti dei partiti d’opposizione hanno accusato Yanukovych di aver abusato dei soldi pubblici per sostenere la campagna elettorale dei candidati vicini al governo e di aver minacciato gli attivisti dell’opposizione.

Inoltre, l’Ucraina sta attraversando una fase di crisi economica dovuta anche ai tagli alle pensioni e all’aumentato le tasse decisi dal governo, anche se in vista delle elezioni Yanukovych ha aumentato gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni: queste misure sono costate 2 miliardi di dollari e hanno creato molti problemi nel bilancio statale, mettendo a rischio la possibilità di ottenere nuovi prestiti dal Fondo Monetario Internazionale.

Queste elezioni saranno controllate da 3.500 osservatori stranieri, tra cui 600 membri dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per controllare che non ci siano brogli: mercoledì scorso Hillary Clinton, il segretario di stato degli Stati Uniti, e Catherine Ashton, Alto rappresentante per la politica estera e di difesa dell’Unione europea, hanno pubblicato un articolo sul New York Times in cui hanno descritto le «tendenze preoccupanti» rilevate dall’OSCE. Inoltre, dopo l’arresto di Julija Timošenko nel 2011, l’Unione Europea ha bloccato il processo d’ingresso dell’Ucraina nei paesi membri e l’accordo per il libero scambio.

Foto: SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages