La bolla di Tomás Saraceno

Le foto della bella e grande installazione camminabile che apre oggi all'Hangar Bicocca di Milano

Oggi allo spazio Hangar Bicocca di Milano sarà inaugurata un’installazione che si intitola On Space Time Foam, fa parte di un più ampio progetto che si chiama Cloud-Cities ed è opera dell’artista argentino Tomás Saraceno. Il titolo fa riferimento a un’espressione che in fisica serve a indicare delle particelle subatomiche in rapido movimento. Saraceno racconta di aver pensato a cosa fare solo una volta arrivato sul posto: le sue opere sono spesso site-specific, cioè pensate per un luogo specifico.

L’opera è composta da tre strati trasparenti di plastica sui quali i visitatori possono camminare a più livelli. L’installazione è gigantesca – la superficie complessiva è di 1200 m², sollevata a 20 metri d’altezza – ma quello che colpisce di più è la relazione che si crea tra un piano e l’altro, e quello che succede ai visitatori una volta che interagiscono con essa.

La struttura, che è morbida e composta per il 99 per cento da aria, è in grado di mettere in relazione le persone: qualcuno cammina sopra di te, qualcuno sotto, i movimenti di ognuno modificano la forma dell’installazione. Il comportamento di ognuno interagisce inevitabilmente con quello degli altri e le azioni hanno conseguenze su tutti quelli che partecipano. Quello che succede all’interno di On Space Time Foam è, secondo Saraceno, che «ogni passo, ogni respiro influenza lo spazio membrana, metafora visibile della nostra interdipendenza e interrelazione sul pianeta in cui viviamo».

Se più visitatori si sistemano in uno stesso punto, per esempio, succede che si crea una sorta di voragine che non permette agli altri di muoversi. Succedono cose diverse se ci si divide in piccoli gruppi o se si sta da soli, per questo la scultura-installazione ha bisogno dei suoi visitatori per acquisire senso.

Tomás Saraceno porta avanti la sua ricerca artistica occupandosi soprattutto di costruire e progettare piattaforme sospese e vivibili dall’uomo. Saraceno è un artista ma per le sue costruzioni si serve dell’aiuto di scienziati – in questo caso la ditta che ha prodotto le membrane di plastica fornisce materiali anche all’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea – e in futuro avvierà una collaborazione con il MIT per progettare un nuovo modello abitativo fondato su quest’idea di piattaforma.

La mostra è gratuita ed è stata organizzata anche una rassegna di film scelti dall’artista e che in qualche modo hanno a che fare con la fantascienza, il rapporto uomo-ambiente e la caduta delle certezze. La bolla resterà allestita fino al 3 febbraio 2013, e nello spazio è ancora possibile vedere e sentire l’installazione di un altro bravo artista, Carsten Nicolai. Maggiori informazioni sul sito dello spazio Hangar.