La bufala sui vitalizi dei parlamentari e le elezioni del 2013

Circola da giorni su social network, blog e tramite email, ma è un allarme fasullo riciclato dal 2008

Da giorni circola molto sui social network, soprattutto su Facebook, e su alcuni blog e attraverso la posta elettronica un messaggio con toni molto allarmati sui vitalizi dei parlamentari. Dice che per le prossime elezioni politiche sarebbe stata scelta “la data del 13 aprile per il voto in alternativa a quella del 6 aprile” perché la seconda non avrebbe permesso ai “parlamentari alla prima legislatura non rieletti” di maturare la pensione.

Il messaggio prosegue, sempre con toni tra l’allarmistico e lo scandalizzato, sostenendo che:

Votando invece come stabilito dal Consiglio dei ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno la pensione. E poi parlano di voler fare l’election day per ridurre i costi della politica! Ben altri saranno i costi di queste pensioni, non solo in termini quantitativi, ma anche per il messaggio dato al paese, perchè questo è il tipico esempio di come fatta la legge viene subito trovato l’inganno.
MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 (se avete letto bene: TRECENTOMILIONI, chiaramente di Euro) DI COSTI PER QUESTA GENTACCIA CHE DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA HANNO GIA’ LA PENSIONE CHE E’ DI PLATINO (ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI LAVORO PER MANGIARE RACCATTA LA
VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI).
I TELEGIORNALI CORROTTI E PREZZOLATI NON LO DICONO, I GIORNALI NEMMENO, SOLO INTERNET PERMETTE DI CONOSCERE QUESTA SCHIFEZZA! FATE GIRARE QUESTE INFORMAZIONI, TUTTI DEVONO SAPERE !!!

Ovviamente il messaggio dice il falso, e per capirlo basta osservare le date cui fa riferimento. Il 6 e il 13 aprile del prossimo anno cadono di sabato, giorno in cui non è prassi votare. Per ragioni di praticità votiamo di solito di domenica e nella prima parte della giornata del lunedì. Come ha segnalato il senatore Roberto Mura (Lega Nord) nel corso della seduta del 18 ottobre scorso in Senato, il messaggio allarmistico e scandalizzato è lo stesso che circolò alla fine della precedente legislatura, quando in effetti si andò a votare domenica 13 aprile e lunedì 14 aprile.

La data delle prossime elezioni politiche non è stata ancora stabilita, ma votando comunque in primavera non avrà alcuna influenza sul meccanismo dei vitalizi previsto dai regolamenti parlamentari. I parlamentari percepiscono la loro pensione dopo 4 anni, 6 mesi e un giorno di incarico. Contando che l’attuale legislatura iniziò il 29 aprile 2008, significa che tra meno di una settimana sarà stato raggiunto il limite minimo previsto dai regolamenti per avere il diritto alla pensione. Il giorno delle elezioni del prossimo anno, che non sarà il 13 aprile in ogni caso, non c’entra nulla.

foto: LaPresse

Il Senato abolisce i vitalizi, quasi