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  • Sabato 20 ottobre 2012

Andrew Mitchell si è dimesso

Il Chief Whip del governo britannico aveva insultato due poliziotti a Downing Street, chiamandoli «fottuti plebei»

LONDON, ENGLAND – OCTOBER 18: Chief Whip Andrew Mitchell arrives at Downing street on October 18, 2012 in London, England. Mr Mitchell is facing renewed criticism and pressure to resign over an alleged altercation with Police offers on duty in Downing Street, during which he accused of describing them as “plebs”, after he denied he also swore at them. (Photo by Bethany Clarke/Getty Images)

LONDON, ENGLAND – OCTOBER 18: Chief Whip Andrew Mitchell arrives at Downing street on October 18, 2012 in London, England. Mr Mitchell is facing renewed criticism and pressure to resign over an alleged altercation with Police offers on duty in Downing Street, during which he accused of describing them as “plebs”, after he denied he also swore at them. (Photo by Bethany Clarke/Getty Images)

Dopo un mese di forti pressioni politiche, Andrew Mitchell, Chief Whip del governo e capogruppo del partito conservatore alla Camera dei Comuni del parlamento britannico, ha rassegnato le dimissioni, inviando una lettera al primo ministro David Cameron. E proprio per le pressioni che si erano venute a creare anche all’interno del proprio partito, Mitchell ha detto di non essere più in grado di «soddisfare le sue funzioni».

L’episodio che ha portato alle sue dimissioni risale a circa un mese fa. Andrew Mitchell aveva insultato due agenti di polizia che stavano di guardia davanti ai cancelli di Downing Street, la sede in cui vive e lavora il primo ministro, definendoli «fottuti plebei», come aveva rivelato il Sun il 21 settembre scorso.

Dopo il rimpasto di governo fatto da David Cameron poche settimane fa, Mitchell aveva assunto l’incarico di Chief Whip, che ha l’incarico di mantenere i rapporti tra i leader del partito conservatore e il gruppo parlamentare. Aveva quindi iniziato a lavorare nella sua nuova sede, al numero 9 della stessa via in cui risiede e lavora il primo ministro. Uscendo dall’ufficio, il 21 settembre scorso, Mitchell si era infuriato con i due agenti di guardia perché non lo avevano fatto passare attraverso l’ingresso principale della via, mentre tornava a casa in bicicletta: la polizia non gli aveva permesso di varcare i cancelli di sicurezza perché, in base al regolamento, per entrare e uscire da Downing Street bisogna passare a piedi da un ingresso laterale e sottoporsi ai controlli del metal detector.

Mitchell avrebbe detto ai poliziotti: «Fottuti plebei, imparate a stare al vostro fottutissimo posto». Durante una conferenza stampa aveva poi ammesso di essersi arrabbiato e di aver ecceduto nel linguaggio, ma ha sempre negato di aver usato quell’espressione, “plebei”, ripetendolo anche nella lettera di dimissioni. Ha riconosciuto che la sua condotta «è stata poco professionale rispetto al ruolo», ma la frase incriminata sarebbe stata diversa: «il vostro fottutissimo compito dovrebbe essere quello di aiutarci». Dopo le dimissioni di oggi il governo britannico ha nominato George Young, un altro membro del partito conservatore, come nuovo Chief Whip.

Le dimissioni di Mitchell sono state sollecitate soprattutto dal suo stesso partito: mercoledì sera, durante una riunione dei conservatori, la maggior parte dei parlamentari della Camera dei Comuni gli avevano chiesto di farsi da parte, perché questa storia stava pesando molto sull’immagine del partito. Il sindacato dei poliziotti di Londra, dopo che gli agenti in servizio quel giorno avevano presentato il rapporto sull’episodio in cui confermavano di essere stati chiamati “plebei”, aveva chiesto al primo ministro di mandare via Mitchell. Inoltre, il Partito Laburista, guidato da Ed Miliband, aveva promosso una mozione contro Mitchell da votare la prossima settimana alla Camera dei Comuni. Dopo aver ricevuto la lettera di dimissioni, David Cameron ha risposto ad Andrew Mitchell scrivendo: «Mi dispiace che siano diventate necessarie».

Foto: Andrew Mitchell (Bethany Clarke/Getty Images)