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  • Venerdì 12 ottobre 2012

Il dibattito Biden-Ryan in 9 punti

Stavolta Biden aggressivo e Ryan sulla difensiva: video, foto, racconto e sondaggi

di Francesco Costa – @francescocosta

Republican vice presidential nominee Rep. Paul Ryan, of Wisconsin, right, watches as Vice President Joe Biden, speaks during the vice presidential debate at Centre College, Thursday, Oct. 11, 2012, in Danville, Ky. (AP Photo/David Goldman)

Republican vice presidential nominee Rep. Paul Ryan, of Wisconsin, right, watches as Vice President Joe Biden, speaks during the vice presidential debate at Centre College, Thursday, Oct. 11, 2012, in Danville, Ky. (AP Photo/David Goldman)

Joe Biden e Paul Ryan, rispettivamente vicepresidente degli Stati Uniti e candidato vicepresidente per il partito repubblicano, si sono sfidati ieri sera – stanotte in Italia – in un confronto televisivo, il secondo di questa campagna elettorale, il primo e unico tra candidati alla vicepresidenza. È stato un dibattito molto intenso, specie nella prima ora, e i sondaggi sul gradimento degli elettori sono abbastanza equilibrati, anche se la maggior parte degli osservatori ha dato la vittoria a Biden, ai punti.

1. La prima domanda
La moderatrice, Martha Raddatz, ha aperto il dibattito con una domanda su quanto accaduto l’11 settembre a Bengasi, in Libia, chiedendo ai candidati di commentare l’attacco che ha ucciso l’ambasciatore Stevens e l’efficacia delle procedure di sicurezza e intelligence. Politica estera, quindi terreno di Biden, ma tema delicato per l’amministrazione Obama. Ryan ha attaccato la Casa Bianca per aver dato la colpa al film anti-Maometto quando era chiaro che si fosse in presenza di un attentato terroristico, Biden ha dato dell’opportunista a Mitt Romney per la sua improvvisata conferenza stampa.

Poco dopo Biden ha definito «a bunch of malarkey», «un pugno di sciocchezze», le cose dette da Ryan sulla presunta debolezza dell’amministrazione Obama.

2. Iran e Israele
Con le risposte successive su Iran e Israele, Joe Biden ha segnato il ritmo e il tono del dibattito. Davanti a Ryan che accusava la Casa Bianca di essere debole con l’Iran, il vicepresidente ha difeso le azioni prese fin qui:

«Quelle contro l’Iran sono le più dure sanzioni di sempre, le più dure, punto. Volete andare in guerra? È questo che volete?»

Biden ha poi rassicurato riguardo la vicinanza tra gli Stati Uniti e Israele, tra l’altro chiamando più volte per nome Netanyahu, «Bibi», probabilmente per enfatizzare la sua familiarità con la politica estera e l’inesperienza del suo avversario. In questo passaggio, così come in quello sull’Afghanistan, è emersa una certa debolezza programmatica dei repubblicani, che su questi temi criticano la Casa Bianca senza avere – e senza potersi permettere – posizioni radicalmente diverse da quella della Casa Bianca.

3. Il video sul 47 per cento
Al contrario di quanto aveva fatto Obama, Biden ha citato più volte la contestata frase di Romney sul 47 per cento degli americani che si sentono vittime e non fanno niente per migliorare le loro condizioni. Lo ha fatto alla prima risposta sull’economia, lo ha fatto un’altra volta nella fase centrale del dibattito e lo ha fatto durante il suo accorato closing argument, l’appello finale agli elettori. Ryan gli ha risposto così, a un certo punto, alludendo ai frequenti incidenti verbali di Biden: «Penso che il vicepresidente sappia bene che a volte le parole non vengono fuori nel modo giusto». Biden ha sorriso e ha detto: «Sì, ma io dico sempre quello che penso. E pure Romney».

4. «Ah, e tu saresti Jack Kennedy?»
A un certo punto Biden ha fatto esplicito riferimento, con una battuta, a uno dei momenti più celebri nella storia dei dibattiti tra i candidati alla vicepresidenza. Era il 1988 e Dan Quayle, candidato repubblicano, si difese dalle accuse di inesperienza sostenendo di essere come John Fitzgerald Kennedy quando diventò presidente. Il suo avversario, il democratico Bentsen, gli disse con fermezza di darsi una calmata coi paragoni: «Senatore, lei non è Jack Kennedy». Ieri sera, quando Ryan sosteneva che fosse possibile tagliare le tasse del 20 per cento, Biden lo ha interrotto dicendo: «Matematicamente impossibile». Ryan ha proseguito dicendo che è stato fatto un paio di volte in passato, e ha citato Kennedy e Reagan. Biden ha replicato: «Ah, e tu saresti Jack Kennedy?»

5. Recessione e stimulus
Biden ha infilato un paio di buone battute anche sul tema più facile per i repubblicani, cioè la crisi economica. Parlando della recessione, Biden ha detto agitando le braccia al cielo:

«Loro si comportano come se la grande recessione fosse piovuta dall’alto, così, un giorno. Invece sapete perché è arrivata? Perché lui ha votato per mettere due guerre sulla nostra carta di credito, per esempio!».

Un’altra battuta efficace è arrivata sul cosiddetto pacchetto di stimolo all’economia, gli oltre 700 miliardi di dollari stanziati dall’amministrazione Obama poco dopo l’insediamento per fermare la crisi. Ryan ha molto criticato la misura, dicendo che ha aumentato il debito pubblico senza dare benefici, ma Biden ha raccontato di avere ricevuto due lettere da Ryan che chiedeva fondi di quel pacchetto per il suo collegio, dicendo che avrebbero creato posti di lavoro e sviluppo. E Ryan ha confermato.

6. La risata di Biden
Per due terzi del dibattito Biden è stato estremamente aggressivo, assumendo un atteggiamento opposto a quello tenuto da Barack Obama contro Mitt Romney, interrompendo di frequente il suo avversario per fare una specie di fact-checking live – «facts matter!», ha affermato a un certo punto – e ridendo durante le sue risposte. Sarà interessante vedere che effetto avrà questo atteggiamento sugli elettori: potrebbe averli convinti della maggiore esperienza di Biden o potrebbe averli indotti a schierarsi col “maltrattato”, cioè Ryan. In ogni caso, nell’ultima mezz’ora di dibattito Biden ha rallentato e raffreddato i toni. La moderatrice del dibattito, che in generale se l’è cavata molto bene, ha ricevuto qualche critica dai repubblicani per non aver redarguito Biden.

7. Chi ha vinto
La gran parte dei giornalisti e degli osservatori ha detto che il dibattito è stato vinto da Biden, per quanto meno nettamente di quanto Romney avesse fatto con Obama. Il dato è confermato anche dall’atteggiamento delle due campagne elettorali: stavolta i democratici erano sinceramente soddisfatti ed euforici, mentre diversi repubblicani hanno criticato la moderatrice, se la sono presa con l’aggressività di Biden o hanno detto cose come «non c’è nessun vincitore», che non è esattamente quello che dici quando il tuo candidato ha vinto. I sondaggi di opinione sono più equilibrati. Secondo il sondaggio di CBS News, per il 50 per cento degli elettori Biden ha vinto il dibattito, mentre per il 31 per cento ha vinto Ryan. Secondo il sondaggio di CNN, per il 48 per cento ha vinto Ryan, per il 44 per cento ha vinto Biden. La gran parte degli osservatori comunque dubita che questo dibattito possa avere conseguenze dirette sul voto degli americani, per quanto potrebbe dare l’opportunità ai democratici di invertire la rotta degli ultimi dieci giorni e fermare il buon momento dei repubblicani.

8. Le foto migliori

9. Il video integrale del dibattito