• Libri
  • Giovedì 11 ottobre 2012

Il Nobel per la Letteratura a Mo Yan

Il riconoscimento allo scrittore cinese autore di Le sei reincarnazioni di Ximen Nao e Sorgo rosso, per il suo "realismo allucinatorio"

This picture taken on March 25, 2012, shows Chinese writer Mo Yan, the 2012 Nobel Literature Prize winner, attending a novel competition in Haikou, in south China’s Hainan province. The Swedish Academy announced on October 11, 2012 that Chinese author Mo Yan won the Nobel Literature Prize “with hallucinatory realism merges folk tales, history and the contemporary” . CHINA OUT AFP PHOTO (Photo credit should read STR/AFP/GettyImages)

This picture taken on March 25, 2012, shows Chinese writer Mo Yan, the 2012 Nobel Literature Prize winner, attending a novel competition in Haikou, in south China’s Hainan province. The Swedish Academy announced on October 11, 2012 that Chinese author Mo Yan won the Nobel Literature Prize “with hallucinatory realism merges folk tales, history and the contemporary” . CHINA OUT AFP PHOTO (Photo credit should read STR/AFP/GettyImages)

Mo Yan ha vinto il Nobel per la Letteratura 2012, per aver saputo fondere insieme “in un realismo allucinatorio racconti del folklore, la storia e il contemporaneo”. Lo scrittore cinese è autore di diversi libri, tra i più noti Le sei reincarnazioni di Ximen Nao e Sorgo rosso.

L’inizio di “Le sei reincarnazioni di Ximen Nao”

Mo Yan è lo pseudonimo di Guan Moye. È nato nel 1955 ed è cresciuto nella provincia dello Shandong, nella Cina nord-orientale. I suoi genitori erano contadini. All’età di dodici anni, durante il periodo della Rivoluzione culturale, lasciò la scuola per iniziare a lavorare, prima nei campi, successivamente come operaio. Nel 1976 si unì all’Esercito popolare di liberazione e sempre in questo periodo iniziò a studiare la letteratura e a scrivere. Il suo primo racconto breve fu pubblicato su una rivista letteraria nel 1981. Divenne più conosciuto alcuni anni dopo quando pubblicò il racconto Rossa radice cristallina.

Nei suoi scritti, Mo Yan fa spesso riferimento alle sue esperienze da giovane nella provincia in cui è nato, soprattutto nel romanzo Sorgo rosso. Il libro è diviso in cinque storie che si intrecciano tra loro in un periodo di tempo che spazia dagli anni ’30 ai ’70. Gli eventi sono raccontati da una giovane di provincia che ripercorre le vicende della propria famiglia. Ci sono i racconti di lotte, guerre, carestie, rapine, riti magici e gesta eroiche dei vari protagonisti. Nel 1987 il libro fu anche adattato per una produzione cinematografica che ebbe un notevole seguito.

Altri romanzi di Mo Yan, come il satirico Il paese del vino, sono stati considerati sovversivi dal regime di Pechino perché criticano anche molto duramente la società contemporanea cinese. In Grande seno, fianchi larghi, Mo Yan mostra la storia del ventesimo secolo della Cina attraverso il microcosmo di una singola famiglia.

Alternando con efficacia fantasia e realtà, temi sociali ed eventi storici, Mo Yan ha creato un proprio stile molto identificabile e che per certi versi ricorda quelli di altri scrittori come William Faulkner e Gabriel García Márquez. È anche riuscito a emancipare il proprio stile da quello classico della letteratura cinese. Mo Yan ha pubblicato molti racconti brevi e saggi di vario tipo in questi anni. Nonostante le sue critiche alla società cinese è comunque visto nel paese come uno dei migliori esponenti della letteratura contemporanea.