Paesaggi aumentati

Daniel Kukla ha usato degli specchi e una residenza d'artista per descrivere un bel posto negli Stati Uniti

© Daniel Kukla, The Edge Effect

Lo scorso marzo il fotografo Daniel Kukla ha vinto una residenza d’artista (un artista viene invitato da qualche parte per produrre un’opera d’arte o un lavoro sul luogo e sulla sua esperienza) organizzata dall’Ente per i Parchi degli Stati Uniti. Kukla si è trasferito per un periodo nel sud della California, al Joshua Tree National Park.

Colpito dalla diversità dei paesaggi, dovuta soprattutto all’incontro del deserto di Sonora con quello del Mojave, Kukla ha deciso di tentare di documentare queste giustapposizioni di ecosistemi usando uno specchio che riflettesse a turno una volta uno e una volta l’altra. Una volta tornato, Kukla ha raccontato che:

“Tutta la zona ha un’atmosfera davvero surreale: a prima vista il deserto appare del tutto sterile ma una volta che ci si avvicina, che lo si esplora, ci si rende conto che tutto è incredibilmente vario”

Il progetto, che si intitola The Edge Effect, si è poi allargato e il fotografo ha pensato di accostare anche elementi diversi per ottenere, in un’unica immagine, qualcosa di più complesso.

Nel sito di Daniel Kukla ci sono diversi progetti interessanti, spesso sul paesaggio e sul concetto di confine reale o simbolico. Kukla descrive la sua pratica artistica come l’intersezione tra il suo essere un fotografo e la sua formazione nel campo delle scienze biologiche e antropologiche, ricerca che compie attraverso la produzione di fotografie per certi aspetti anche bizzarre e strane, ma che vogliono far riflettere su alcuni argomenti.
Daniel Kukla è su Twitter.