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  • Venerdì 28 settembre 2012

Netanyahu e il cartello sull’atomica

Il primo ministro israeliano ha spiegato con un disegnino all'ONU perché il tempo della diplomazia con l'Iran sta finendo

Benjamin Netanyahu, il primo ministro di Israele, ieri ha tenuto un discorso presso il palazzo delle Nazioni Unite nel corso della 67esima Assemblea generale organizzata a New York. Durante il suo intervento, Netanyahu si è occupato delle minacce che riguardano Israele e in particolare di quelle provenienti dall’Iran, il cui governo è accusato di essere al lavoro per la realizzazione di testate atomiche e minaccia con una certa frequenza di voler distruggere Israele. Per rendere chiara la posizione del suo paese sulla questione, Netanyahu ha mostrato all’aula un cartello su cui era disegnata una bomba, divisa schematicamente in alcuni stadi.

Con un pennarello rosso, Netanyahu ha segnato una linea nell’area dello stadio finale di progettazione della bomba, spiegando che Israele non consentirà all’Iran di andare oltre un certo punto nello sviluppo dei suoi armamenti atomici: «C’è solo un modo per impedire pacificamente all’Iran di avere armi atomiche ed è quello di piazzare una linea rossa chiara sul programma nucleare iraniano». Netanyahu ha poi spiegato all’aula che le linee rosse «non portano alla guerra, ma la prevengono».

Durante il suo discorso, il primo ministro israeliano ha detto che, secondo le fonti di intelligence di Israele, l’Iran è al 70 per cento del processo che sta portando il paese a dotarsi di armi nucleari e che dovrà essere fermato prima che arrivi al 90 per cento. L’Iran ha sempre negato di essere al lavoro per realizzare la bomba, spiegando di aver avviato test e produzioni per dotarsi di centrali atomiche da utilizzare per scopi civili. Lo scorso novembre l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) dell’ONU diffuse un rapporto allarmante dicendo di avere raccolto numerose prove riguardo l’esistenza di un programma nucleare iraniano a scopi militari. Barack Obama aveva ricordato nel suo discorso alle Nazioni Unite che gli Stati Uniti continuano a sostenere la necessità di interrompere i piani nucleari dell’Iran, ricordando comunque che la via per ottenere tale risultato per ora rimane quella diplomatica.