A che punto è la cessione di La7

Chi sono gli interessati, quali sono le scadenze, cosa deve succedere, Mediaset e Mentana compresi

Aggiornamento delle 17:30
Mediaset ha fatto sapere con un comunicato di non essere interessata, a oggi, all’acquisizione di Telecom Italia Media, smentendo quindi le voci degli ultimi giorni su un suo possibile interessamento.

Al fine di evitare ulteriori strumentalizzazioni e voci interessate prive di qualsiasi fondamento, Mediaset si vede costretta a intervenire sul caso Ti Media comunicando di aver ricevuto il 15 giugno 2012 un formale invito da Mediobanca a manifestare eventuale interesse per ottenere l’information memorandum relativo alla cessione. Interesse che è stato confermato da Mediaset il 22 giugno.

Tuttavia, già a luglio l’esame dei dati in nostro possesso ha ribadito l’orientamento che ha sempre sconsigliato alla nostra società qualsiasi impegno relativo agli asset in vendita del gruppo Telecom. Orientamento che non si è mai modificato e che confermiamo a tutt’oggi.

Chiarita pubblicamente la nostra estraneità all’operazione fin da prima della pausa estiva, auspichiamo che il processo di cessione prosegua con successo – e con nuove brillanti performance borsistiche – senza più utilizzare il nome della nostra società per creare visibilità e interesse intorno alla dismissione di un’attività in cerca di acquirenti che vanta risultati di bilancio da sempre negativi.

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Lo scorso maggio il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha confermato l’intenzione di cedere Telecom Italia Media, la propria divisione che tra le altre cose controlla il canale televisivo La7. Da allora si è discusso molto su chi potrebbe essere interessato a una acquisizione e negli ultimi giorni il tema è tornato di attualità, in seguito alle voci su un possibile interessamento da parte di Mediaset e del magnate australiano Rupert Murdoch, il proprietario di Sky attraverso la sua News Corp. Le offerte non vincolanti dovranno essere presentate entro il prossimo 24 settembre e potrebbero segnare il futuro del cosiddetto terzo polo televisivo, con importanti ripercussioni per chi la tv la fa e la guarda.

Telecom Italia Media
Esiste da nove anni, ha sede a Roma ed è una società commerciale controllata al 77,7 per cento da Telecom Italia. Nacque nel 2003 dalla vecchia Seat Pagine Gialle, quando questa era stata scorporata in divisioni più piccole per essere poi venduta. La nuova Telecom Italia Media fu fondata per gestire le attività televisive, attraverso La7 ed MTV, le attività di accesso internet tramite Tin.it e le operazioni del Gruppo Buffetti. Le attività internet furono successivamente cedute a Telecom Italia, mentre Gruppo Buffetti fu venduto. Telecom Italia Media negli ultimi sette anni si è quindi concentrata nella produzione di programmi televisivi e nello sviluppo di tecnologie legate al digitale terrestre e alla trasmissione via Web.

Struttura
Telecom Italia Media possiede al cento per cento due divisioni: TI Media Broadcasting, che si occupa di reti, e l’emittente televisiva La7. A sua volta, La7 controlla al 51 per cento l’emittente MTV Italia, che a sua volta controlla la concessionaria pubblicitaria MTV Pubblicità, per la raccolta degli spot da trasmettere sui propri canali.

Vendita
Tra il 9 e il 10 maggio 2012, il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha avviato il processo di cessione del suo segmento Media. Il CdA ha anche annunciato l’avvio di una ristrutturazione societaria di Telecom Italia Media in vista della vendita. I prodotti che interessano maggiormente i possibili compratori sono naturalmente le reti televisive e le relative frequenze sul digitale terrestre: La7, La7D, MTV e gli altri canali in versione ad alta definizione o con contenuti a pagamento.

Numeri
Nei primi sei mesi del 2012, Telecom Italia Media ha avuto ricavi per 119,4 milioni di euro, 1,2 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. La società continua comunque a essere in perdita con un risultato netto pari a -35 milioni di euro e con un indebitamento finanziario netto pari a 201 milioni di euro. La raccolta pubblicitaria di La7 è comunque aumentata del 13,6 per cento e sono aumentati anche gli ascolti, cosa che dimostra che l’emittente ha in prospettiva buone potenzialità di crescita. La media di ascolto giornaliera di La7 è intorno al 3,5 per cento di share.

Carlo De Benedetti
Nei giorni seguenti all’annuncio dell’avvio della cessione di Telecom Italia Media, e quindi di La7, circolarono molte voci sulla possibilità che l’editore Carlo De Benedetti potesse essere interessato all’acquisto dell’emittente. De Benedetti disse di non essere interessato con un lapidario: “Non la compro”.

Acquirenti
Negli ultimi mesi si sono fatti molti nomi di possibili acquirenti interessati a entrare in possesso delle infrastrutture che Telecom Italia vuole cedere. Per La7 si sa che c’è l’interessamento del gruppo editoriale di Urbano Cairo, che controlla Cairo Pubblicità Spa, gestore degli spazi pubblicitari sui canali ancora in mano a Telecom. Tra le società che hanno manifestato interesse c’è anche Discovery Channel, che potrebbe così espandere la propria presenza sul digitale terrestre, dove ha il canale RealTime, oltre che sulla piattaforma satellitare Sky.

Mediaset
Nel fine settimana si è anche parlato molto di un possibile interessamento di Mediaset per La7. Ieri Giovanni Pons ha spiegato su Repubblica che Mediobanca, scelta per la consulenza nel processo di cessione, ha deciso di non inviare il memo informativo a Mediaset che ne aveva fatto richiesta. La documentazione è una presentazione dell’attività aziendale di Telecom Italia Media, che può servire a chi vorrà formalizzare la proposta d’acquisto per avere dati più precisi sulla controllata di Telecom Italia. Secondo i consulenti di Mediobanca, una acquisizione da parte di Mediaset porterebbe a una eccessiva concentrazione sul mercato della raccolta pubblicitaria, considerato che la società dei Berlusconi controlla già numerosi canali sul digitale terrestre.

Anche se non ha ricevuto il documento informativo, nulla impedisce a Mediaset di formulare ugualmente un’offerta. Enrico Mentana, il direttore delle news di La7, ha spiegato che l’operazione di Mediaset è probabilmente un’azione di disturbo, forse per rallentare o complicare il passaggio di proprietà e l’entrata nel mercato di un nuovo concorrente, magari estero, grande e dalle buone disponibilità economiche. Mentana – che lasciò Mediaset dopo molti anni rompendo con l’editore – ha anche spiegato che se mai dovesse avvenire un passaggio di proprietà a favore di Mediaset lascerebbe La7. Mediaset ha diffuso un comunicato spiegando di non essere – a oggi – interessata all’acquisizione (vedi aggiornamento delle 17:30 in testa all’articolo).

Rupert Murdoch
Nella notte di ieri, il Corriere della Sera ha pubblicato un breve articolo sul proprio sito per dar conto di un interessamento da parte dell’imprenditore australiano Rupert Murdoch che potrebbe fare un’offerta per entrare in possesso di La7 attraverso la propria News Corp., grande multinazionale dei media e della tv. I responsabili avrebbero già ricevuto la documentazione informativa preparata dai consulenti di Mediobanca. News Corp. è già presente in Italia attraverso la rete satellitare Sky e il canale in chiaro Cielo sul digitale terrestre. A inizio estate l’amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Zappia, aveva confermato di essersi informato sulla vicenda La7, ma che non c’erano piani specifici per un’acquisizione.

24 settembre
I soggetti interessati avranno tempo fino al prossimo 24 settembre per presentare le loro offerte non vincolanti. Tra una settimana Telecom Italia saprà quindi ufficialmente quali società sono interessate all’acquisizione di Telecom Italia Media. Mediobanca e i consulenti della società analizzeranno poi le offerte e le caratteristiche dei compratori.