Il quadro dei Beatles messo all’asta

È probabilmente l'unico che realizzarono tutti e quattro, è stato dipinto durante il tour in Giappone del 1966

Il 14 settembre la casa d’aste statunitense Philip Weiss metterà all’asta Images of a woman, un dipinto realizzato dai Beatles nell’estate del 1966 durante il loro primo e unico tour in Giappone.

Per motivi di sicurezza – avevano ricevuto minacce di morte – i Beatles passavano gran parte del loro tempo chiusi nell’Hilton Hotel di Tokyo e il loro manager Brian Epstein cercava di aiutarli trovando loro modi di far passare il tempo. Un giorno, come racconta Robert Whitaker (il fotografo che seguì i Beatles in numerosi tour tra cui quello in Giappone), Epstein sistemò su un tavolo una tela di 30×40 centimetri con una lampada al centro, e invitò ciascun membro dei Beatles a disegnarne un angolo. I quattro apprezzarono l’idea tanto che Whitaker disse di non «averli mai visti così tranquilli e contenti».

«Lavoravano su qualcosa che faceva venir fuori le loro personalità. Penso che sia l’unico lavoro che abbiano mai fatto insieme a non aver niente a che vedere con la musica. Erano in armonia e felici, chiamavano le loro mogli e le loro ragazze, e passavano tutto il tempo a dipingere il quadro. Interrompevano il lavoro, andavano a fare un concerto e poi si dicevano “Torniamo a dipingere!”».

L’Atlantic racconta che i Beatles firmarono nello spazio in cui si trovava la lampada, che era rimasto bianco, e poi regalarono il quadro a Tetsusaburo Shimoyama, dirigente di un’industria dello spettacolo giapponese e capo del fan club dei Beatles a Tokyo. Il dipinto è l’unico noto realizzato e firmato da tutti e quattro i musicisti. Dopo la morte di Shimoyama la moglie aprì un negozio specializzato in cimeli dedicati ai Beatles e nel 1989 mise all’asta Images of a Woman. Il dipinto venne acquistato da Takao Nishino, proprietario di un negozio di dischi a Osaka. Nishino era fan dei Beatles dall’adolescenza: quando i musicisti si esibirono a Tokyo aveva 16 anni e non poteva permettersi il biglietto per il loro concerto. Nel 1989 però si aggiudicò il loro dipinto pagando circa 280 mila dollari. Era una grossa somma ma Nishino se la poteva permettere e pensava ne valesse la pena: «Non avevo mai visto niente di simile prima soprattutto per tutti quei colori psichedelici. L’angolo di Ringo è davvero bello, quello di George è strano. Non riesco proprio a capirlo».

Per i tre anni successivi il dipinto rimase appeso al muro del suo salotto. Nishino però continuò ad acquistare opere d’arte – tra cui numerose litografie di Andy Warhol – e c’era sempre meno spazio per il quadro dei Beatles. Inoltre dopo averlo comprato Nishino si era reso conto che non era ben conservato: «Col tempo il caldo e l’umidità dell’estate giapponese l’avrebbero rovinato ancora di più, per questo ho comprato una cornice speciale che tiene sotto controllo l’umidità, per 5 mila dollari». Notando che il cane di casa, Taro, si rifugiava spesso sotto il letto per sfuggire al caldo, Nishino pensò che era un buon posto anche per conservare Images of a woman, dov’è rimasto finora.

Nel 2002 Nishino cercò di vendere il dipinto su eBay ma l’accordo saltò dopo aver scoperto che l’acquirente stava usando una carta d’identità rubata. Alla fine Nishino ha deciso di separarsi dal quadro mettendolo all’asta: «All’inizio pensavo che era meglio conservarlo come patrimonio culturale del Giappone: il dipinto non ha mai lasciato il paese in 46 anni. Ma il fenomeno dei Beatles è sempre stato e rimane globale». Non c’è ancora una stima ufficiale della Philip Weiss sul prezzo a cui potrebbe essere venduto il dipinto, ma secondo gli esperti si arriverà ad almeno 370 mila euro. L’asta – che comprende anche un’opera di Frank Zappa e una giacca indossata dal rapper Biggie Smalls – si terrà a Oceanside, a New York.

foto: Philip Weiss Auction