• Mondo
  • Venerdì 7 settembre 2012

Cose attraverso altre cose

Quello che c'è dentro e fuori la cornice, o che decidiamo di vedere

A girl looks out from a frozen bus window on January 25, 2010 in the western Ukrainian city of Lviv, where temperatures reached minus 20 degrees Celcius. AFP PHOTO/ YURIY DYACHYSHYN (Photo credit should read YURIY DYACHYSHYN/AFP/Getty Images)
A girl looks out from a frozen bus window on January 25, 2010 in the western Ukrainian city of Lviv, where temperatures reached minus 20 degrees Celcius. AFP PHOTO/ YURIY DYACHYSHYN (Photo credit should read YURIY DYACHYSHYN/AFP/Getty Images)

E guardo il mondo da un oblò, come diceva quello. O anche la storia del guardare il dito e la luna. Probabilmente la maggior parte di voi, guardando queste foto sarà attratta immediatamente dal soggetto centrale: alcuni nemmeno lo guarderanno, quel che c’è intorno. Ma provate – se non lo avete fatto subito – a rivederle osservando da subito la cornice: sono altre foto, altre storie, altre impressioni. Può darsi che il mondo sia fatto anche di persone che guardano prima la cornice del quadro (e alcune guardano addirittura quello che c’è intorno alla cornice), e forse su quelle persone puntano le campagne pubblicitarie online con le maschere intorno al sito. Contenuti, contenitori, e quel che prevale (al Post, i primi: avete notato che facciamo pochissime rubriche fisse?). E persino, state guardando le fotografie o state leggendo questo testo? E gli altri?