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  • Martedì 4 settembre 2012

Il rimpasto del governo britannico

Per restituire vivacità all'appannata azione del governo, David Cameron ha effettuato molti cambiamenti: eccoli

Aggiornamento delle 17:30
Nelle ultime ore David Cameron ha incontrato buona parte dei membri del suo governo, organizzando il rimpasto e annunciando le nuove nomine fino a qui effettuate. La decisione di mettere mano alla squadra di governo a oltre due anni dall’elezione è stata assunta da Cameron in seguito alle proteste sollevate all’interno della coalizione (Conservatori + Liberal Democratici) da alcuni membri conservatori, delusi dall’azione di governo per contrastare la crisi economica.

I cambiamenti fino a ora effettuati:

Jeremy Hunt
Ministro della Cultura -> Ministro della Salute

Chris Grayling
Ministro dell’Occupazione -> Ministro della Giustizia

Ken Clarke
Ministro della Giustizia -> Ministro senza portafoglio

Lady Warsi
Presidente del partito conservatore -> Ministro per le Confessioni religiose

Maria Miller
Ministro per i Disabili -> Ministro della Cultura

Owen Peterson
Ministro per l’Irlanda del Nord -> Ministro dell’Ambiente

Patric McLoughlin
Chief whip -> Ministro dei Trasporti

Justine Greening
Ministro dei Trasporti -> Ministro per lo Sviluppo estero

Andrew Lansley
Ministro della Salute -> Leader della Camera dei Comuni

Grant Shapps
Ministro per le Amministrazioni locali -> Ministro senza portafoglio

Andrew Mitchell
Ministro per lo Sviluppo estero -> Chief whip

Caroline Spelman
Ministro per l’Ambiente -> Da definire

David Jones
Segretario di Stato per il Galles

Theresa Villiers
Ministro dei Trasporti -> Ministro per l’Irlanda del Nord

Michael Fallon
Ministro per l’Innovazione

David laws
Ministro dell’Istruzione

Cheryl Gillan
Segretario di Stato per il Galles -> Da definire

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Da alcuni giorni David Cameron e i suoi principali alleati sono al lavoro per portare a termine un incisivo rimpasto di governo nel Regno Unito, e il dibattito mediatico-politico è occupato dalle ipotesi. Ieri sera, il primo ministro ha incontrato alcuni ministri che vorrebbe rimuovere dal loro incarico per destinarli ad altre attività. Tra questi c’è anche il ministro della Giustizia, Ken Clarke. Per questa mattina era prevista una riunione dei ministri, che è però stata annullata per consentire a Cameron di portare a termine in tempi rapidi il rimpasto.

Stando alle ultime informazioni, l’attuale ministro per lo Sviluppo internazionale, Andrew Mitchell, perderà il proprio incarico per ricevere quello di chief whip del partito al governo: avrà cioè il compito di mantenere i collegamenti tra il leader del partito e il gruppo parlamentare dello stesso, assicurandosi che le votazioni in Parlamento avvengano secondo le direttive decise dal partito. Il chief whip di Cameron era stato fino a ora Patrick McLoughlin, che si era principalmente occupato di mantenere i rapporti all’interno della coalizione che sostiene il governo (conservatori e liberal-democratici).

Cameron dovrebbe anche richiamare il liberaldemocratico David Laws, che due anni fa si era dimesso dal proprio incarico di ministro del Tesoro dopo appena 17 giorni dal suo insediamento a causa di uno scandalo legato alle sue spese parlamentari. Il rimpasto è il più importante fino a ora realizzato da Cameron da quando esiste il suo governo, che si insediò nel 2010 dopo aver trovato un accordo con i liberal-democratici di Nick Clegg. Da allora la convivenza è andata relativamente bene, ma da tempo diversi esponenti politici chiedevano modifiche alla squadra di governo per dare – come si dice – nuovo slancio alle iniziative di David Cameron. Diversi conservatori avevano accusato il governo di non avere fatto abbastanza negli ultimi mesi, soprattutto per stimolare la crescita economica e contrastare la crisi.

Secondo gli analisti politici, il rimpasto di governo sarà molto esteso e riguarderà diversi ministeri di primo piano. Le modifiche interesseranno tanto i ministri quanto i funzionari e i sottosegretari dei singoli ministeri. Potrebbero esserci modifiche soprattutto nel campo della sanità, dei trasporti e dello stato sociale. Le modifiche non dovrebbero comunque interessare George Osborne, l’importante Cancelliere dello Scacchiere (il ministro delle Finanze) – che ieri è stato contestato dal pubblico a una premiazione delle Paralimpiadi – né i ministri dell’Interno e degli Esteri. Altri ministri potrebbero essere destinati a nuovi incarichi di governo.