• Mondo
  • Lunedì 27 agosto 2012

L’uccisione di dieci soldati afghani

L'attacco da parte di alcuni ribelli talebani è avvenuto nel sud del paese, dove la notte scorsa erano state decapitate almeno 17 persone

Soldiers of the 4th brigade combat team 4th infantry division of the U.S. Army clean a mortar range at the Forward Operating Base Joyce, in the Kunar province of Afghanistan on August 20, 2012. NATO has some 130,000 troops in Afghanistan who are due to pull out in 2014 and are spending increasing amounts of time working alongside and training Afghan forces who will take over when they leave. AFP PHOTO/ Jose CABEZAS (Photo credit should read Jose CABEZAS/AFP/GettyImages)
Soldiers of the 4th brigade combat team 4th infantry division of the U.S. Army clean a mortar range at the Forward Operating Base Joyce, in the Kunar province of Afghanistan on August 20, 2012. NATO has some 130,000 troops in Afghanistan who are due to pull out in 2014 and are spending increasing amounts of time working alongside and training Afghan forces who will take over when they leave. AFP PHOTO/ Jose CABEZAS (Photo credit should read Jose CABEZAS/AFP/GettyImages)

Questa mattina, almeno 10 soldati afghani sono stati uccisi durante un attacco di alcuni ribelli talebani a un posto di blocco militare nella zona di Helmand, provincia meridionale dell’Afghanistan. Almeno altri cinque uomini sono stati dati per dispersi: non è stato ancora chiarito se i soldati siano stati rapiti o se abbiano invece disertato seguendo volontariamente gli insorti. Intorno alle 10, è stato lanciato un razzo (che non è esploso) da parte degli insorti afghani contro la base italiana nella zona di Bala Boluk: tre militari sono stati feriti.

Daud Ahmadi, portavoce delle autorità nella provincia di Helmand, ha spiegato che l’attacco di questa mattina è il risultato di un “complotto interno” che coinvolge alcuni soldati afghani che avrebbero aiutato gli insorti. Se l’ipotesi di Daud Ahmadi sarà confermata, si tratterebbe di un nuovo episodio della lunga serie di attacchi che, negli ultimi tempi, sono stati organizzati e condotti nel Paese da poliziotti e soldati afghani o da ribelli che  si sono infiltrati nelle loro unità contro le forze alleate.

Nella stessa provincia di Helmand, la notte scorsa, due donne e 15 uomini sono stati decapitati. Secondo le prime informazioni disponibili, un commando armato avrebbe attaccato durante una festa il villaggio di Roshanabad: «Non sappiamo a questo punto chi si nasconda dietro questi omicidi», ha detto Daud Ahmadi precisando che l’indagine è in corso.

Oggi l’Isaf, la missione Nato in Afghanistan, ha riferito un episodio simile a quello che si sarebbe verificato a Helmand: un soldato che vestiva un’uniforme dell’esercito afghano avrebbe infatti aperto il fuoco con la sua arma di ordinanza e ucciso altri due soldati Nato nella parte orientale della provincia di Laghman. Le truppe Isaf avrebbero risposto al fuoco uccidendo l’attentatore. Quest’anno, gli attacchi contro i militari stranieri nel Paese sono stati almeno 33 con un bilancio di 42 vittime.

– Come vanno le cose in Afghanistan