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  • Venerdì 24 agosto 2012

Guida completa alla Serie A

Oggi si ricomincia con poche certezze, una è quella nella foto: squadra per squadra, le cose da sapere e il pronostico del Post

di Francesco Marinelli e Giovanni Zagni

Oggi alle 18 si giocherà Fiorentina-Udinese, la prima partita del campionato italiano di calcio 2012/2013. Si ricomincia, insomma. Lo scorso campionato si ricorda soprattutto per una cosa: è ricominciata un’era Juventus, forse prima che ce lo aspettassimo. Un anno fa, la vittoria dello scudetto da parte della squadra con un nuovo allenatore (Antonio Conte) e un nuovo stadio (lo Juventus Stadium, inaugurato l’8 settembre 2011) non era data per scontata. Poi sappiamo come è andata: campionato vinto senza nessuna sconfitta, Andrea Pirlo, primo posto ininterrotto per le ultime otto giornate.

Quest’estate, come già da qualche anno, il calciomercato italiano è stato particolarmente povero di grandi nomi in arrivo e invece ricco in partenza: Ibrahimovic, Lavezzi, Thiago Silva, diversi giovani promettenti come Verratti e Borini. La Serie A continua a pagare il fatto che, da una parte, i presidenti noti per essere più generosi come Moratti e Berlusconi abbiano smesso di investire molto, e dall’altra che pochi stranieri si siano interessati a squadre italiane, con l’unica e nota eccezione della Roma.

Difficile che quest’ultima cosa non voglia dire qualcosa sulle caratteristiche del calcio italiano: si sono visti sceicchi in Spagna, Francia e Inghilterra, ma da noi no, comunque uno la pensi sull’autarchia nel calcio. Tutti gli allenatori delle squadre italiane tranne due sono italiani, così come tutti i presidenti tranne uno.

(Il calendario della Serie A 2012-2013)

Tra l’altro, il calciofilo italiano si è nutrito per settimane di illusioni di grandi nomi (Tevez, Kaká, Dzeko, Llorente, Van Persie, per citare solo i più assidui sulle prime pagine dei giornali) mentre i principali movimenti del mercato non in uscita lasciano pensare soprattutto a un rimescolamento delle carte: Lucio dall’Inter alla Juve, lo scambio Pazzini-Cassano, Destro, Montolivo, Isla-Asamoah. E per avere un altro motivo di mesta nostalgia, basti pensare che alla fine dello scorso campionato otto grandi e grandissimi giocatori hanno lasciato la Serie A.

Questo campionato quindi è l’inizio di qualcosa – una fase di transizione verso qualcosa che ancora non si vede – e i segnali dicono che nonostante quanto sopra è ancora qualcosa di appassionante. La stagione di quest’anno ruota attorno a tre cose: la Juventus che torna al ruolo di favorita, dopo molto anni; la grande incertezza intorno a Inter e Milan; le grandi aspettative intorno a Napoli e Roma. Di seguito, squadra per squadra, ci sono un po’ di cose da sapere, qualche giudizio e un pronostico, secco, sulla posizione in classifica a fine stagione.


ATALANTA
L’anno scorso: 12ª
L’allenatore: Stefano Colantuono
La previsione del Post: 11ª

Nella scorsa stagione l’Atalanta ha ottenuto la salvezza con ampio anticipo, nonostante i ben 6 punti di penalizzazione a causa dell’inchiesta sul calcioscommesse. Rispetto ad allora la squadra è cambiata poco e non è cambiato il suo allenatore, Stefano Colantuono. L’Atalanta inizia anche questo campionato  con punti di penalizzazione a causa delle inchieste della giustizia sportiva, in questo caso 2. Le inchieste hanno anche privato la squadra di alcuni giocatori, tra cui il terzino destro Andrea Masiello, squalificato per due anni per episodi che risalgono a quando giocava nel Bari.

Venendo al campo: il reparto migliore dell’Atalanta è probabilmente l’attacco. German Denis e Maxi Moralez formano la classica coppia di attaccanti nel più classico dei moduli, il 4-4-2, che è appunto quello con cui gioca l’Atalanta. Denis, argentino, detto El Tanque, “il carroarmato”, è molto forte fisicamente ed è utilizzato come attaccante più avanzato. Moralez, argentino anche lui, è più piccolo (è alto circa 1 metro e 60), veloce e molto abile tecnicamente: detto El Frasquito, soprannome che spiegò Federico Buffa in un indimenticabile momento di televisione, qualche mese fa. A loro si aggiunge Ezequiel Schelotto, giocatore nel giro della nazionale italiana.

La squadra di Bergamo è famosa per la sua tifoseria molto affezionata e numerosa. E rumorosa: la società è già stata multata di 1.500 euro per petardi e fumogeni durante la prima partita ufficiale della stagione, contro il Padova in Coppa Italia lo scorso 18 agosto. Lo scorso anno, l’Atalanta ha perso in casa solo 4 partite.

BOLOGNA
L’anno scorso: 9°
L’allenatore: Stefano Pioli
La previsione del Post: 19ª (retrocesso)

Lo scorso campionato il Bologna ha ottenuto un risultato molto al di sopra delle aspettative, viste le difficoltà finanziarie della società che proseguono da un paio di anni. Ripetersi quest’anno sarà molto più difficile. Sono stati venduti ben quattro titolari: Gillet, Raggi, Mudingayi e Di Vaio. Il difensore Daniele Portanova, capitano della squadra, è stato squalificato per sei mesi a causa dell’inchiesta su calcio e scommesse.

Per ora, almeno, non è stato venduto il trequartista uruguaiano Gastón Ramírez, che insieme ad Alessandro Diamanti è tra i giocatori migliori della squadra. In attacco c’è l’italo-polacco Robert Acquafresca, che fu una giovane promessa di qualche anno fa – al Cagliari segnò 14 gol nel 2008-2009 – ma da allora si è un po’ perso.

Una cosa che forse non sapete: il presidente onorario della società è da quasi due anni il famoso cantante e presentatore televisivo Gianni Morandi, che è sempre stato un tifoso della squadra e che fa parte anche del gruppo di investitori che hanno rilevato la società nel dicembre 2010.


CAGLIARI
L’anno scorso: 15°
L’allenatore: Massimo Ficcadenti
La previsione del Post: 16ª

Rispetto allo scorso anno, il Cagliari cambierà il suo schema di gioco: uno dei punti fermi della squadra, Andrea Cossu, che di solito giocava dietro ai due attaccanti, giocherà largo per dare spazio a due attaccanti. Al centro ci sarà il cileno Mauricio Pinilla, comprato dal Palermo, forte ma fragile fisicamente. La squadra ha tenuto i suoi punti di riferimento già da qualche stagione, come il centrale difensivo Davide Astori e il centrocampista belga (di padre indonesiano) Radja Nainggolan.

L’obiettivo della squadra è la permanenza in Serie A, dove si trova dal 2003. L’uomo in più potrebbe essere l’attaccante Marco Sau, che ha fatto gavetta in mezza Italia e adesso arriva in prima squadra a 25 anni dopo un grande campionato con la Juve Stabia lo scorso anno in Serie B: 21 gol e secondo posto nella classifica dei marcatori dietro a Immobile del Pescara.

Invece di giocare nello stadio Sant’Elia di Cagliari – inaugurato nell’anno dell’unico scudetto della storia del Cagliari Calcio (1970) ma dichiarato inagibile a maggio – la squadra giocherà allo stadio Is Arenas (che in sardo vuol dire “le sabbie”) nel comune di Quartu Sant’Elena. Il piccolo stadio, che aveva solo una gradinata in cemento, è stato rinnovato a fondo con la costruzione di una grande struttura prefabbricata, quasi interamente in tubi di acciaio.

Il presidente della società è da vent’anni Massimo Cellino, che ha una grande azienda di lavorazione dei cereali. Dal 2005 risiede a Miami, dove ha anche comprato una squadra giovanile, i “Miami Strike Force”, con l’obiettivo di trovare qualche talento da inviare in Sardegna. Secondo il sito di Cellino, il nome sarebbe stato cambiato in “Cagliari Strike Force” («dovrebbe diventare una succursale del Cagliari»), ma la cosa non sembra purtroppo confermata dal sito della squadra. Una delle tre formazioni under 18, comunque, si chiama G-Cagliari.

CATANIA
L’anno scorso: 11°
L’allenatore: Rolando Maran
La previsione del Post: 13ª

La scorsa stagione il Catania era allenato da Vincenzo Montella: giocava in modo molto divertente e sembrava potesse ottenere la qualificazione in Europa League (la squadra non si è mai qualificata per una competizione europea). Poi, anche a causa di diversi infortuni, il Catania ha finito la stagione all’undicesimo posto: abbastanza da ottenere il record di punti in Serie A ma non di più.

Vincenzo Montella, però, è andato alla Fiorentina. Il nuovo allenatore è Rolando Maran, che lo scorso campionato ha allenato il Varese arrivando quasi in Serie A (ha perso la finale dei playoff contro la Sampdoria). La sua nuova squadra è sempre piena di argentini – ben 11 in rosa – non ha un attaccante da venti gol a stagione ma diversi giocatori che segnano e si muovono parecchio, come Pablo Barrientos e Alejandro Gómez. Uno dei giocatori migliori è il centrocampista Francesco Lodi, molto bravo nelle punizioni.

È interessante la storia del ritorno del portiere Mariano Andujar: a gennaio scorso era stato messo fuori rosa ed era tornato nel suo vecchio club vicino a Buenos Aires, l’Estudiantes. Pietro Lo Monaco, amministratore delegato della società, disse che il portiere non avrebbe più giocato per il Catania, facendo intendere che i litigi con la società erano stati seri. Poi, a fine stagione, Lo Monaco ha litigato (per l’ennesima volta) con il presidente Pulvirenti, se ne è andato al Genoa (dove è durato meno di tre mesi) e Andujar è ritornato.

Il proprietario della società è Antonino Pulvirenti, 50enne catanese, che è proprietario anche della compagnia aerea low cost WindJet, in questi giorni vicinissima al fallimento. Pulvirenti ripete spesso che i conti delle diverse società del suo gruppo sono separati e che la squadra di calcio è anzi in ottime condizioni finanziarie.


CHIEVO
L’anno scorso: 10°
L’allenatore: Domenico Di Carlo
La previsione del Post: 17°

Quest’anno l’allenatore è ancora, per il quarto campionato non consecutivo (per quasi tutto il 2010-2011 è stato tecnico della Samp), Mimmo Di Carlo, che a Mantova ancora ricordano per una sua risposta frequente nelle interviste, con il suo accento laziale: «Un buon punto contro una buona squadra». Il che riassume anche la sua filosofia di gioco: solidità, concretezza, poca volontà di stupire. La squadra ogni anno punta alla salvezza e la raggiunge principalmente grazie ai gol di Pellissier e Moscardelli, all’organizzazione e alle capacità difensive.

La squadra di Di Carlo deve gestire però la perdita di alcuni giocatori importanti: lo statunitense Michael Bradley, andato alla Roma, e il difensore centrale Francesco Acerbi, al Milan. Alberto Paloschi, attaccante molto giovane e molto forte in prestito dal Milan, si è fatto male alla caviglia e ne avrà per circa tre mesi, il che costringerà la squadra ad affidarsi ancora una volta alla vecchia guardia.

Il Chievo è l’unica squadra italiana che è arrivata in Serie A dopo aver percorso tutte le serie minori del calcio italiano, come mostra anche un affascinante grafico che si trova su Wikipedia. «Sarete in Serie A quando i mussi [= gli asini] voleranno», dicevano i tifosi dell’Hellas Verona prima che il Chievo ci arrivasse davvero, nel lontano 2001. Da allora, con l’eccezione della stagione 2007-2008, è una presenza fissa, così come lo è almeno una bandiera con un asino con le ali, quando il Chievo gioca allo stadio Bentegodi.

FIORENTINA
L’anno scorso: 13ª
L’allenatore: Vincenzo Montella
La previsione del Post: 7ª

La Fiorentina è stata rivoltata come un calzino, dopo l’arrivo di Vincenzo Montella dal Catania, e che cosa ne verrà fuori sarà una delle cose più interessanti da scoprire in questo campionato. Una certezza è che il Catania di Montella era una squadra divertente da vedere. L’unico punto fisso ereditato dal passato è Jovetic, non dovesse essere ceduto nei prossimi giorni. Se ne sono andati tutti i principali giocatori dello scorso anno: dal portiere Boruc ai difensori Gamberini (alla Fiorentina da 7 campionati) e De Silvestre, a Montolivo, Cerci e Amauri.

Tra gli arrivi degni di nota c’è quello del 32enne David Pizarro, ben conosciuto in Italia perché ha giocato nella Roma dal 2006 al 2012. Poi il promettente centrocampista Cuadrado dal Lecce e Alberto Aquilani, di ritorno da un’esperienza poco felice al Liverpool e da due anni alla Juve e al Milan che non hanno convinto fino in fondo. Un arrivo che potrebbe fare la differenza è quello dell’attaccante olandese-marocchino Mounir El Hamdaoui, 28 anni: negli ultimi anni, all’AZ Alkmaar e all’Ajax, ha segnato moltissimi gol.

In porta è arrivato Emiliano Viviano, o meglio bisognerebbe dire che è tornato: è nato vicino a Firenze, ha fatto le giovanili nella Fiorentina, era abbonato alla curva Fiesole, quella dei tifosi di casa, quando faceva il portiere in Serie B (giocava il sabato e la domenica poteva essere a Firenze). E ha chiamato sua figlia, nata nel 2009, Viola.


GENOA
L’anno scorso: 17°
L’allenatore: Luigi De Canio
La previsione del Post: 18° (retrocesso)

Il giocatore più forte del Genoa nello scorso campionato poco esaltante, l’argentino Palacio, è stato venduto all’Inter. Al suo posto è arrivato Ciro Immobile, uno dei giocatori migliori del Pescara di Zeman dello scorso anno e capocannoniere della Serie B con 28 gol. Insieme a lui, in attacco, c’è Alberto Gilardino. La difesa è stata cambiata quasi completamente, dopo che lo scorso anno era stata la peggiore del campionato con ben 69 gol subiti.

Per il resto, il Genoa non ha comprato praticamente nessuno. Il presidente Preziosi non nasconde di voler vendere la società: lo scorso anno ci furono grosse contestazioni dei tifosi e l’episodio incredibile degli ultras che costrinsero i giocatori a consegnare le maglie durante una partita. È molto probabile che quest’anno il Genoa lotti fino all’ultimo per non retrocedere e non è detto che ce la faccia.

Quest’anno, tra l’altro, ritorna in Serie A la Sampdoria, altra squadra di Genova: il derby cittadino è molto sentito ed è chiamato nel gergo calcistico italiano “derby della Lanterna”, dall’antichissimo faro portuale di Genova che è uno dei simboli della città.

INTER
L’anno scorso: 6ª
L’allenatore: Andrea Stramaccioni
La previsione del Post: 2ª (Champions League)

L’Inter è un punto interrogativo, ma promette bene. Ha fatto un ottimo acquisto, l’attaccante argentino Rodrigo Palacio dal Genoa, che si muove molto, segna ed è veloce. A centrocampo ha ancora la storica coppia Cambiasso e Zanetti, ma l’arrivo dell’uruguaiano Walter Gargano, in prestito dal Napoli, comincia a far intravedere qualche alternativa di buon livello. Il giovane allenatore Stramaccioni (ha solo 36 anni, meno del capitano Zanetti) conta anche sul ritorno di Philippe Coutinho, che è stato sei mesi all’Espanyol.

Un altro dei principali movimenti del calciomercato italiano è stato lo scambio Pazzini-Cassano, mossa che è sembrata un affare soprattutto per il Milan: Stramaccioni sembra credere molto in lui. L’allenatore dell’Inter è molto apprezzato da calciatori e addetti ai lavori ma, escluse le ultime partite della scorsa stagione, giocate praticamente senza obiettivi né pressioni, è di fatto un completo esordiente.

Il capitano dell’Inter sarà anche quest’anno Javier Zanetti, 39 anni ad agosto. Il record del più anziano a giocare in Serie A è molto lontano (è di Marco Ballotta, con 44 anni) ma con 570 presenze gliene mancano solo 22 per raggiungere il secondo della storia del campionato italiano, Gianluca Pagliuca, dietro al solo Paolo Maldini. Curiosità nella curiosità, Zanetti non segna dal campionato 2007-2008.


JUVENTUS
L’anno scorso: 1ª
L’allenatore: Antonio Conte (Massimo Carrera)
La previsione del Post: 1ª (scudetto)

Dopo gli acquisti dell’estate – Isla e Asamoah che venivano da parecchie stagioni all’Udinese, il giovane Pogba, Sebastian Giovinco – la Juventus è decisamente la favorita. I punti deboli sono l’incognita di quanto peserà l’assenza di Conte in panchina, durante le partite di campionato, e la mancanza di un attaccante esperto in grado di assicurare parecchi gol, almeno sulla carta. Conte è stato squalificato per 10 mesi dalla giustizia sportiva in conseguenza dell’inchiesta su calcio e scommesse.

La squadra ha il suo punto di forza nel centrocampo, con Marchisio, Vidal e Pirlo. Questi c’erano anche lo scorso anno: i nuovi arrivati sono stati pochi ma di gran peso e hanno rinforzato la squadra in tutti i reparti (anche se sul difensore brasiliano Lucio, che viene dall’Inter e giocherà la prima giornata al posto di Chiellini, circola qualche dubbio).

A parte il campo, un altro fatto che sarà importante nel prossimo campionato è che la Juventus da qualche tempo litiga con tutti. Meglio non entrare nel merito delle responsabilità, che sono tante e distribuite, ma negli ultimi giorni ci sono state polemiche fortissime con il Napoli (per la Supercoppa), con la Roma (per le dichiarazioni di Zeman), oltre ai periodici scontri societari tra Inter e Milan a causa di Calciopoli. Fuori dal campo, quindi, aspettiamoci un anno di accuse furiose, insinuazioni, urla e minacce. Ne faremmo volentieri a meno e non è solo colpa della Juventus.

Durante le partite di campionato l’allenatore della Juventus sarà quasi certamente Massimo Carrera, uno dei responsabili delle giovanili (anche il vice di Conte, Angelo Alessio, è stato squalificato). Durante la settimana, però, la squadra è allenata da Conte, cosa permessa dai regolamenti ma che ha già causato qualche polemica. Ci sono alcuni precedenti per questa situazione inusuale: uno è quello di Fabrizio Castori, che allenò il Cesena in Serie B per due campionati, tra il 2004 e il 2006, anche se squalificato.

LAZIO
L’anno scorso: 4ª
L’allenatore: Vladimir Petković
La previsione del Post: 8ª

L’unico altro allenatore straniero del nostro campionato, oltre a Zeman, è il bosniaco Petković, 49 anni, che non ha mai allenato in Italia. Ha invece una lunga esperienza di allenatore in Svizzera, paese di cui ha anche la cittadinanza. Petković ama il calcio offensivo e dice di avere tra i suoi modelli Luciano Spalletti.

La Lazio non ha comprato né venduto quasi nessuno ed è stata probabilmente la società meno attiva del calciomercato di quest’estate: il presidente Claudio Lotito, di cui abbiamo ancora negli occhi l’intervista al Fatto Quotidiano di pochi giorni fa, ha spiegato che ha lavorato soprattutto per non cedere i pezzi migliori della squadra, come il centrocampista brasiliano Hernanes. È tornato alla Lazio anche Zarate, giocatore dalla gran tecnica ma con il difetto di non passare la palla mai, in nessun caso, dopo un anno all’Inter in cui non ha convinto. Molti imputano lo scarso mercato della squadra all’impossibilità di cedere proprio il costoso Zarate.

Secondo quanto ha scritto Il Messaggero al momento del suo arrivo alla Lazio, Petković è soprannominato “il dottore” «per via dell’amore per la cultura, divora libri e ama l’Impressionismo».


MILAN
L’anno scorso: 2°
L’allenatore: Massimiliano Allegri
La previsione del Post: 6° (Europa League)

Il Milan, quest’anno, si presenta parecchio più debole rispetto all’anno passato. La lista di chi se ne è andato è impressionante: Seedorf, Nesta, Gattuso, Van Bommel, Zambrotta, Inzaghi, oltre ai noti Ibrahimovic e Thiago Silva. Qualche buon acquisto è stato fatto, in particolare il difensore del Chievo Acerbi e l’attaccante Pazzini, arrivato al posto di Cassano, ma nel complesso la squadra è stata smantellata e non ricostruita.

Il metodo di gioco sarà più o meno lo stesso dello scorso anno ma con giocatori meno forti. La gioia e il dolore del tifoso è che le sorti dell’attacco sembrino essere affidate, oltre che a Robinho, a Pato: un giocatore che ha mostrato di essere in grado di fare grandi cose ma che da parecchi mesi è praticamente scomparso, anche a causa di una serie infinita di infortuni. Si poteva sperare che quest’anno fosse diverso, ma il 22 agosto è arrivata la notizia che il giocatore ha di nuovo avuto problemi muscolari.

Dopo le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva al Paris Saint-Germain, che erano sui cartelloni pubblicitari della campagna abbonamenti di quest’estate, la società comunicò l’inedita decisione di rimborsare gli abbonati che si sono dichiarati insoddisfatti per la campagna acquisti della squadra. Mossa molto pubblicizzata, ma la società ha fatto sapere che solo 72 persone su circa 19 mila hanno voluto indietro i soldi.

NAPOLI
L’anno scorso: 5°
L’allenatore: Walter Mazzarri
La previsione del Post: 4° (Europa League)

Il Napoli ha venduto Ezequiel Lavezzi, tanto per cambiare al Paris Saint-Germain, e negli ultimi giorni anche Gargano. Ma ha comprato Behrami e ha ripreso Lorenzo Insigne che era in prestito al Pescara: per il resto è più o meno la stessa squadra dello scorso anno, quindi molto forte e che punta ai primissimi posti. E non gioca la Champions League, che l’anno scorso le aveva sottratto parecchie energie.

Quello che sembra ancora mancare è la capacità di gestire la tensione, da parte dei giocatori come da parte dell’allenatore Walter Mazzarri, già espulso durante la finale di Supercoppa dopo che, lo scorso campionato, era stato mandato fuori dal campo diverse volte. Non aiuta l’abitudine del presidente, il produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis, di rilasciare dichiarazioni battagliere e cospirazioniste.

Un altro problema è il fatto che, oltre ai titolari, il Napoli non ha moltissime alternative di uguale livello. Dalla vendita di Lavezzi, che ha scontentato abbastanza la tifoseria, la società ha incassato circa 30 milioni di euro, che potrebbero essere ancora utilizzati negli ultimi giorni di mercato. Quest’anno comunque la squadra dovrebbe cambiare modulo di gioco, promuovendo titolare l’attaccante macedone Goran Pandev e schierando Marek Hamsik un po’ più arretrato.


PALERMO
L’anno scorso: 16°
L’allenatore: Giuseppe Sannino
La previsione del Post: 10°

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, famoso per il suo carattere, diciamo così, impetuoso, e per i continui cambi di allenatore, questa volta ha rinnovato i quadri dirigenti della squadra: dal nuovo direttore generale Patricio Teubal a Giorgio Perinetti come dirigente dell’area sportiva e Giuseppe Sannino come allenatore. Questi ultimi vengono da una buona stagione al Siena.

La squadra ha fatto molte cessioni importanti – Viviano, Balzaretti, Silvestre – ma resta sostanzialmente buona e ha un allenatore che l’anno scorso ha dimostrato di puntare molto sul gioco e sullo spirito di squadra.  Il giocatore su cui puntare rimane Fabrizio Miccoli e si spera che l’attaccante uruguaiano Hernandez riesca a segnare molto (come ci si aspetta da anni) senza infortunarsi troppo. La situazione non può che migliorare: per ora, la tifoseria è delusa e c’è stato un forte calo degli abbonati.

PARMA
L’anno scorso: 8°
L’allenatore: Roberto Donadoni
La previsione del Post: 9°

Con una notevole serie di vittorie consecutive nella parte finale del campionato, il Parma ha finito la stagione appena dietro la Roma. Parte quindi da una base solida: confermato l’allenatore, Roberto Donadoni, e diversi giocatori che hanno raggiunto la salvezza l’anno scorso, oltre al ritorno di Amauri e Biabiany. Però quest’anno non ci sarà Sebastian Giovinco, l’unico giocatore in grado di vincere le partite da solo come ha fatto l’anno scorso nel momento più importante della stagione. La novità è l’attaccante colombiano Pabon al primo anno in Italia.

Il centrocampo è stato rinnovato: dal Cesena è arrivato Marco Parolo, dal Palermo Acquah. Dalla Roma è arrivato il terzino destro Aleandro Rosi. Il modulo girerà intorno a Valdes e Palladino, i giocatori con più qualità che dovranno mettere in condizione Amauri di rifarsi della scorsa stagione.


PESCARA
L’anno scorso: in B
L’allenatore: Giovanni Stroppa
La previsione del Post: 12°

Il neopromosso Pescara – nome ufficiale della società, Delfino Pescara 1936 – dovrà dimenticare subito l’anno passato con Zeman e la vittoria del campionato di Serie B. E soprattutto i nuovi acquisti non dovranno far rimpiangere Immobile, Insigne e Verratti, trasferitisi in altre squadre. Giovanni Stroppa è il nuovo allenatore, un altro debuttante in Serie A, e come con Zeman l’obiettivo principale è quello di correre più degli altri per coprire le differenze tecniche.

Sono arrivati giocatori stranieri e giovani: sarà la squadra con l’età media più giovane della Serie A (poco più di 24 anni). I giocatori di esperienza, invece, sono Terlizzi, Blasi e Colucci, mentre l’uomo da seguire è lo slovacco Weiss del Manchester City, che con Celik formerà la coppia di esterni d’attacco. Si attende però l’arrivo di un attaccante centrale prima che si chiuda la sessione di mercato da affiancare all’ex Brescia Jonathas: dovrebbe essere il croato Vukusic. Dovesse cominciare bene, il Pescara potrebbe fare il classico campionato tranquillo delle neo-promosse sicure dei propri mezzi e abituate a vincere in Serie B.

ROMA
L’anno scorso: 7ª
L’allenatore: Zdenek Zeman
La previsione del Post: 3ª (Champions League)

La Roma è sicuramente una delle squadre più attese di questo campionato. Il suo allenatore è Zdenek Zeman, famoso per il suo carattere particolare, i suoi duelli verbali con altre società – in primo luogo la Juventus, e il gioco è iniziato anche quest’anno – e per il suo calcio spettacolare ultraoffensivo e fatto di gran corsa. Lo scorso anno, al Pescara, giocava in questo modo scellerato e divertentissimo. Praticamente tutti gli juventini lo odiano e praticamente tutti gli altri sotto sotto tifano perché la sua storia finisca bene. Storia di cui fanno parte molti altri elementi: quella che lui stesso ha definito la sua ultima opportunità, il suo ritorno dopo tanti anni, a fine carriera, nella squadra dove ritrova Totti che lui stesso ha lanciato e che a sua volta è a fine carriera, e così via.

Il calciomercato è stato notevole, seguendo molto le indicazioni di Zeman. Sono stati venduti o hanno rescisso il contratto parecchi giocatori, tra cui Kjaer, Juan, Heinze e Simplicio. Il giovane e promettente Borini è andato al Liverpool ma la società è riuscita a comprare Mattia Destro, un attaccante che lo scorso campionato aveva giocato molto bene nel Siena. A Destro erano interessate praticamente tutte le maggiori società di Serie A. Un altro acquisto notevole è stato il terzino Balzaretti, dal Palermo. Sono arrivati poi una serie di giovani che promettono bene, da Tachtsidis a Marquinhos, e si parla molto bene dell’attaccante uruguaiano Nico Lopez, promosso dalla squadra primavera.

Nel caso non lo facciate già, seguite invece la pagina Facebook di Kansas City 1927, che per tutto lo scorso anno ha fatto una scheda umoristica per ogni partita della Roma e quest’anno promette di fare lo stesso. È in romanesco, ma si capisce. A volte si ride anche senza capire.


SAMPDORIA
L’anno scorso: in B
L’allenatore: Ciro Ferrara
La previsione del Post: 14ª

La Sampdoria torna in Serie A dopo il campionato di Serie B dell’anno scorso. La novità più importante è l’allenatore: Ciro Ferrara, ex tecnico della Juventus, che prima di arrivare alla Sampdoria allenava la Nazionale Under 21. Sono tornati Angelo Palombo, capitano negli ultimi anni, e Andrea Poli, che erano stati dati in prestito all’Inter. Palombo però è in attesa di una nuova squadra perché la società ha detto che «non fa parte del progetto tecnico». Con l’arrivo, probabile, di Enzo Maresca, la Sampdoria avrà comunque un buon centrocampo, e con il cambio di modulo annunciato dallo stesso Ferrara (giocheranno con il 4-3-3) si vedrà probabilmente una squadra molto offensiva. Che deve stare attenta però a non fare come la Juventus di Ferrara, che attaccava molto ma aveva una media di reti subite da zona retrocessione.

Tra i nuovi acquisti c’è l’ex attaccante del Catania Maxi Lopez che a gennaio era passato al Milan. L’obiettivo sarà «mantenere la categoria», ha detto Ferrara durante la conferenza stampa di presentazione. «Possibilmente senza soffrire troppo», ha aggiunto.

Il primo obiettivo “di prestigio” della stagione, per quello che vale, è stato raggiunto: la Sampdoria ha vinto il trofeo Gamper battendo per 1 a 0 il Barcellona il 20 agosto scorso. Il trofeo Gamper si tiene dal 1966 per commemorare il fondatore del club spagnolo, Hans Gamper. La Samp è stata invitata quest’anno per commemorare i 20 anni trascorsi dalla finale di Champions League a Wembley, in cui giocarono le due squadre (vinse il Barcellona 0-1).

SIENA
L’anno scorso: 14°
L’allenatore: Serse Cosmi
La previsione del Post: 20°

Il Siena è stato colpito duramente nel processo sul calcioscommesse: ha patteggiato 6 punti di penalizzazione in questo campionato, che promettono di farsi sentire, e 100mila euro di multa. Dalle dichiarazioni del presidente Massimo Mezzaroma sembra di leggere una certa rassegnazione.

Tutto è nelle mani di Serse Cosmi, che ha accettato la sfida e la panchina senese ancor prima dei verdetti della Commissione disciplinare della FIGC. Il Siena viene da una bella stagione e una salvezza raggiunta con qualche giornata d’anticipo dalla fine del campionato.

La squadra giocherà con il 3-5-2, il modulo con cui Cosmi ha sempre fatto giocare le sue squadre. Sarà fondamentale la conferma di D’Agostino a centrocampo nel ruolo di playmaker, con in attacco il veterano Calaiò. Il mercato è stato di basso profilo e in più è stato necessario acquistare giocatori che sostituissero i quattro squalificati per l’inchiesta su calcio e scommesse: Vitiello, Terzi, Belmonte, Larrondo. Sarà davvero dura: se il Siena si salverà sarà la vera impresa della prossima stagione.


TORINO
L’anno scorso: in B
L’allenatore: Giampiero Ventura
La previsione del Post: 15°

Il Torino torna in Serie A allenato da Giampiero Ventura, che ha portato la squadra alla promozione e qualche anno fa, allenando il Bari in Serie A, aveva disputato un’ottima stagione e battuto la Juventus. Quel Bari giocava con un divertente 4-2-4, modulo che Ventura riproporrà a Torino: gli esterni d’attacco saranno Alessio Cerci e Mario Santana.

Il mercato comunque non ha soddisfatto molto l’allenatore del Torino e arriveranno probabilmente ancora un centrocampista e un attaccante. Ci sono però in squadra due buone speranze per il futuro, nella categoria “giovani promettenti”: il centrocampista offensivo esterno Stevanovic e il fantasista Sansone. Ci si aspetta molto dagli attaccanti Rolando Bianchi e Riccardo Meggiorini e dal difensore Angelo Ogbonna, i migliori giocatori della squadra. L’obiettivo è la salvezza. E vincere il derby, almeno uno.

UDINESE
L’anno scorso: 3ª
L’allenatore: Francesco Guidolin
La previsione del Post: 5ª (Europa League)

L’Udinese continua la strategia di mercato che porta avanti da anni: vendere i giocatori che ha fatto crescere nel corso dell’anno e acquistare all’estero illustri sconosciuti. Quest’anno gli arrivi si chiamano Hertaux e Maicosuel, che allo spettatore medio di calcio nulla dicono.

Dall’Udinese ci si aspetta sempre buone cose, vista anche l’esperienza dell’allenatore Guidolin, e la squadra ha già iniziato bene la stagione, pareggiando per 1 a 1 contro i portoghesi dello Sporting Braga nei preliminari di Champions Leauge. Ora nella partita di ritorno, in casa, si giocherà la qualificazione al più importante torneo a livello europeo. Sperando che non sia un limite nel corso della stagione, dato che dopo aver anticipato la preparazione si rischia un calo fisico durante l’anno.

Sono andati via Isla e Asamoah, la certezza è Antonio Di Natale, si spera in Muriel – che l’anno scorso ha fatto molto bene a Lecce – e Faraoni e Fabbrini. L’incognita sarà il portiere: Handanovic è passato all’Inter ed è stato spesso determinante nelle passate stagioni. Lo sostituirà Brkic. Probabile che quest’anno si giochi fino all’ultima giornata un posto per l’Europa League.