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  • Lunedì 20 agosto 2012

Gu Kailai è stata condannata

La sentenza per la moglie del potente politico cinese Bo Xilai prevede la pena di morte, ma potrebbe essere ridotta

Gu Kailai, la moglie del politico cinese Bo Xilai al centro di un grande scontro di potere nel Partito comunista cinese (PCC), è stata condannata a morte per l’uccisione dell’uomo d’affari britannico Neil Heywood. La pena è accompagnata da una sospensione di due anni, quindi se Gu non commetterà altri crimini mentre si trova in stato di detenzione potrà essere commutata in condanna al carcere a vita. In caso, per esempio, di buona condotta, la pena potrebbe essere ridotta in futuro dalle autorità cinesi. Gu non contestò le accuse che le furono mosse durante l’unico giorno in cui si svolse il processo contro di lei a inizio agosto. Secondo l’accusa, la donna uccise Heywood avvelenandolo.

Il processo si è svolto a porte chiuse, ma stando ai resoconti della televisione di stato cinese, Gu ha ammesso davanti ai giudici di avere avvelenato l’uomo d’affari in una stanza d’albergo a Chongqing, una delle città più grandi della Cina nel sud-ovest del paese. Gu avrebbe detto di averlo fatto, aiutata dal proprio assistente, in un momento di grande confusione e in seguito ad alcune minacce ricevute da parte di Heywood per un affare che rischiava di non andare a buon fine. Secondo la corte, l’uomo in effetti minacciò Gu, ma solo verbalmente e senza dare seguito alle proprie minacce.

L’ambasciata britannica a Pechino ha diffuso un breve comunicato per commentare la condanna di Gu Kailai. Ha espresso il proprio apprezzamento per la decisione delle autorità di indagare la morte di Heywood ma al tempo stesso ha ricordato di aver chiesto alle autorità cinesi un processo equo e trasparente, conforme agli standard internazionali sulla tutela dei diritti umani, cosa che non è avvenuta. L’ambasciata aveva anche chiesto che nei confronti di Gu non venisse applicata la pena di morte.

Evitando di riferirsi in maniera esplicita al caso specifico per non essere censurati, molti utenti sui social network cinesi hanno commentato la sentenza che riguarda Gu Kailai chiedendosi se non sia stata ammorbidita, rispetto a casi analoghi, considerata la sua posizione e quella del marito Bo Xilai, un alto funzionario del PCC. Il caso, del resto, divenne molto conosciuto all’estero quando Bo decise di recarsi presso il consolato degli Stati Uniti, insieme con il capo della polizia Wang Lijun, per fornire alcune informazioni legate al caso. Da allora Bo non è più comparso in pubblico e non è ancora chiaro come il PCC tratterà la vicenda. La televisione di stato ha confermato che anche Bo è sotto indagine per il comportamento tenuto negli ultimi mesi, cosa che potrebbe compromettere la sua carriera politica e la sua ascesa all’interno del partito.

In un processo separato, intanto, quattro ufficiali di polizia di Chongqing hanno ammesso di avere nascosto alcune prove legate a Gu e all’omicidio di Heywood. Stando all’agenzia di stampa AFP, i quattro poliziotti sarebbero stati condannati al carcere con pene tra i cinque e gli undici anni a seconda del loro livello di coinvolgimento nella vicenda.