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  • Lunedì 20 agosto 2012

Che cosa vi siete persi

Se siete tornati oggi dalle vacanze o eravate distratti, qui c'è un riassunto per punti delle cose successe la settimana scorsa

LONDON, UNITED KINGDOM - JULY 23: A man reads a newspaper in a deckchair next to the Serpentine lake in Hyde Park on July 23, 2012 in London, England. After weeks of wet weather parts of the UK are finally enjoying fine summer weather. (Photo by Oli Scarff/Getty Images)
LONDON, UNITED KINGDOM - JULY 23: A man reads a newspaper in a deckchair next to the Serpentine lake in Hyde Park on July 23, 2012 in London, England. After weeks of wet weather parts of the UK are finally enjoying fine summer weather. (Photo by Oli Scarff/Getty Images)

Archiviata la settimana di Ferragosto, entriamo ufficialmente in quella fase dell’estate in cui quelli tornano sono di più di quelli che partono. Soprattutto per voi che tornate, quindi: siccome ci è nota e familiare la sensazione di smarrimento di quando si torna alla vita normale dopo le vacanze, e sappiamo degli sforzi che si fanno nel tentare di recuperare le puntate precedenti, capire cosa è successo nel mondo e cosa è importante sapere, questo articolo è la risposta del Post. In testa trovate le cose più importanti successe la settimana scorsa, poi vari altri aggiornamenti sintetici e per punti. Se volete approfondire, ci sono i link. Se non eravate in vacanza ma volete un ripasso, fate pure. Se siete via da due settimane, qui trovate il riassunto della settimana scorsa. E bentornati.

Il caso Assange-Ecuador-Regno Unito
Giovedì 16 agosto l’Ecuador ha accettato la richiesta di asilo politico di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, che si era rifugiato nell’ambasciata di Londra due mesi fa (Assange deve essere arrestato dalle autorità britanniche ed estradato in Svezia, dove deve essere interrogato – e probabilmente processato – in relazione a tre denunce presentate nei suoi confronti, per stupro, molestie sessuali e “coercizione illegittima”). Il giorno prima il governo britannico aveva avvertito il governo dell’Ecuador che in caso di accettazione della domanda di asilo sarebbe stata possibile una sospensione dello status diplomatico dell’ambasciata, per permettere ai poliziotti inglesi di entrare e arrestare Assange. La cosa ha fatto infuriare le autorità dell’Ecuador. A oggi Assange si trova ancora dentro l’ambasciata: non può uscire, altrimenti rischia l’arresto. Ieri ha fatto un discorso pubblico affacciandosi da una finestra dell’edificio.

La situazione a Taranto
I ministri Clini e Passera sono stati a Taranto – senza bardarsi come aveva disegnato Makkox – hanno trattato con i dirigenti dell’ILVA e hanno ottenuto l’impegno a investire altri 56 milioni di euro nella bonifica dell’impianto. Il giorno della visita dei ministri in città c’è stata una pacifica manifestazione ambientalista, mentre i lavoratori hanno di nuovo scioperato.

Siria
Il diplomatico algerino Lakhdar Brahimi sarà il nuovo inviato di pace dell’ONU in Siria. Brahimi prenderà il posto di Kofi Annan. Le violenze proseguono, intanto: martedì i ribelli hanno annunciato di avere abbattuto un aereo del governo (mostrandolo in un video), mercoledì è esplosa una bomba dei ribelli a Damasco, ferendo tre persone, giovedì il governo ha ucciso 30 persone ad Azaz con una bomba da mezza tonnellata e colpito due volte un ospedale ad Aleppo. Sempre mercoledì le Nazioni Unite hanno detto che il governo siriano è responsabile del massacro di Hula, l’attacco del 27 maggio sui civili che uccise 108 persone, tra cui 49 bambini.

La condanna delle Pussy Riot
Le tre ragazze delle Pussy Riot, il gruppo punk russo composto da sole donne e protagonista di una serie di proteste contro il governo e Putin, sono state giudicate colpevoli dal tribunale di Mosca per teppismo aggravato dall’odio religioso. Al termine di una lunghissima lettura della sentenza le tre ragazze sono state condannate ognuna a due anni di reclusione. Il giorno della sentenza ci sono state manifestazioni di protesta a Mosca e in molte altre città del mondo.

Altre notizie:

– A Marikana, in Sudafrica, una manifestazione di minatori è stata repressa dalla polizia causando la morte di 34 persone, il ferimento di più di settanta e l’arresto di 259 minatori. Pare che il razzismo c’entri poco: sia il presidente che il capo della polizia sudafricana sono neri, così come molti dei poliziotti che hanno aperto il fuoco sui manifestanti. Secondo CNN una delle cause principali che hanno portato alle manifestazioni e quindi alla strage sarebbe la rivalità tra un sindacato giovane e aggressivo e un sindacato della vecchia guardia.

– Venerdì 17 Facebook ha dimezzato il suo valore in borsa rispetto a quello dell’offerta pubblica iniziale.

– Gli aerei WindJet sono ancora a terra, lunedì l’amministratore delegato di Alitalia ha dato la colpa della fallita trattativa ai “comportamenti della compagnia siciliana” che è “ridotta molto male”. Per il momento chi ha un biglietto aereo WindJet riesce a viaggiare su voli di altre compagnie pagando un sovrapprezzo di almeno 80 euro.

– È finito il Ramadan.

– Più di 30 mila immigrati dell’Assam, uno stato nel nord-est dell’India, hanno abbandonato negli ultimi giorni le città di Bangalore e Mumbai (le due più grandi nel sud del paese) a causa di una serie di SMS e video su internet che minacciavano la loro comunità.

– Il presidente egiziano Mohammed Morsi si recherà in visita ufficiale in Iran.

– Il capo della polizia norvegese, Oeystein Maeland, si è dimesso a seguito di un’inchiesta secondo cui la strage di Utøya avrebbe potuto essere evitata.

–  Sono continuati i grandi incendi alle Canarie, che hanno bruciato tra le altre cose 800 ettari di un parco naturale.

– Sono stati premiati i vincitori del 24esimo National Geographic Traveler Photo contest, un concorso di fotografia organizzato dalla rivista Traveler del National Geographic, rivolto a tutti e non solo a fotografi professionisti.

– Lunedì 13 è morta a 90 anni Helen Gurley Brown, la storica direttrice della rivista Cosmopolitan, che ha rivoluzionato i giornali femminili e contribuito al cambiamento culturale riguardo il ruolo delle donne nella società, soprattutto negli Stati Uniti e in Europa.

– Mercoledì il giocatore di baseball Felix Hernandez, dei Seattle Mariners, è riuscito in una delle realizzazioni più difficili e più rare dello sport: la partita perfetta.

– È ricominciata la Premier League.

– Angelo di Carlo, 54 anni, che si era dato fuoco davanti a Montecitorio lo scorso 11 agosto, è morto a causa delle ustioni.

– Francesco Matrone, latitante considerato boss del clan camorrista dei Matrone, è stato arrestato a Montecorvino Rovella.

– Almeno 60 persone sono morte nel crollo di una miniera d’oro nel nord est del Congo.

– Fabrice Muamba, il calciatore che ebbe un arresto cardiaco in campo il 17 marzo, ha annunciato che non giocherà più a calcio.

– Il fondo d’investimento Carlyle ha comprato l’agenzia fotografica Getty Images per 3,3 miliardi di dollari.

– Negli ultimi giorni la campagna elettorale negli Stati Uniti si è fatta molto aggressiva: accuse pesanti, insulti, cani e catene.

– Lunedì notte a Amiens, una città a nord della Francia, ci sono stati degli scontri violenti tra la polizia e un centinaio di ragazzi. Tre edifici pubblici sono stati distrutti, tra cui una scuola materna in parte bruciata e completamente saccheggiata e un centro sportivo interamente distrutto. Amiens è considerata una città “a rischio”: ci furono scontri già nel 1994, nel 1999 e nel 2000, per poi riprendere nel 2006 e nel 2008 sulla scia degli episodi violenti delle banlieu di Parigi. Nel 2009 il quartiere era stato parzialmente riqualificato.

– Un politico antisemita ungherese ha scoperto di essere ebreo: si chiama Csanad Szegedi, è un europarlamentare: ha dovuto restituire la tessera del partito.

– Cina e Giappone stanno nuovamente litigando per le Senkaku, un piccolo gruppo di isole disabitate che si trova nel Mar Cinese Orientale. La vicenda è cominciata mercoledì 15 agosto, quando una piccola imbarcazione partita da Hong Kong ha portato un gruppo di attivisti alle isole. Gli attivisti sono stati arrestati dalla polizia giapponese. Ieri venti barche giapponesi sono arrivate alle Senkaku. Per capire l’origine della disputa, però, che chiama in causa anche la Seconda guerra mondiale e l’antico impero cinese, bisogna risalire parecchio più indietro.

foto: Oli Scarff/Getty Images