Facebook ha dimezzato il suo valore in Borsa

Da ieri i primi sottoscrittori hanno iniziato a liberarsi delle azioni, mentre i dipendenti fino alla fine dell'anno possono solo stare a guardare

Ieri il valore delle azioni di Facebook è sceso del 6,27 per cento ed è arrivato a 19,87 dollari, poco più della metà del suo valore iniziale. Quando il 18 maggio scorso il social network si è quotato in Borsa con un’offerta pubblica iniziale (IPO) annunciata come una delle più grandi della storia finanziaria degli Stati Uniti, le azioni sono state collocate a un prezzo iniziale di 38 dollari. Dopo un rialzo che le ha subito portate a 42 dollari, il loro valore ha iniziato a scendere.

Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, per molto tempo ha spronato i suoi dipendenti a non preoccuparsi dell’andamento delle azioni, ma a concentrarsi su nuove idee utili per sviluppare il social network. Ma il valore sempre più basso delle azioni l’ha costretto ad affrontare la questione con i suoi dipendenti. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, in una riunione aziendale ha ammesso che è “doloroso” vedere che i sottoscrittori continuano a disinvestire i loro capitali e sembra che siano rimasti in pochi a credere nelle azioni di Facebook.

I suoi dipendenti sono sempre più preoccupati, e fanno bene, perché corrono il rischio di perdere un sacco di soldi. Il ribasso si deve al fatto che da ieri i primi sottoscrittori – le banche di investimento che hanno aiutato la società a presentare i documenti per la IPO alle autorità e hanno contattato fondi e istituzioni per calibrare il prezzo delle azioni – da ieri hanno iniziato a liberarsi dei titoli, mentre i dipendenti e i dirigenti che hanno investito a questo punto possono solo stare a guardare e sperare in un’inversione di tendenza.

Per i piccoli investitori il blocco della vendita di azioni finirà nei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Solo a quel punto i dipendenti di Zuckerberg potranno vendere le loro azioni. A quel punto potrebbe non essere più molto conveniente, però. Nel quartier generale di Facebook a Menlo Park, in California, alcuni dipendenti hanno detto di non essere preoccupati delle perdite, perché credono nel progetto della società. Ma qualcun altro ha ammesso che non è “fantastico” sapere che i dipendenti che hanno acquistato le azioni – o le hanno ricevute come incentivi o bonus – quando il prezzo era molto più alto ora rischiano di svenderle a pochissimo.

foto: Mario Tama/Getty Images