• Mondo
  • Giovedì 16 agosto 2012

Lo sporco mondo dello Scrabble

Durante i campionati statunitensi della versione più nota del nostro Scarabeo c'è stato un grosso scandalo, con un giocatore scoperto a barare

La comunità dei giocatori di Scrabble, un gioco molto simile a Scarabeo, è in subbuglio per uno scandalo successo durante i campionati statunitensi conclusi ieri: un giocatore è stato trovato a imbrogliare. L’episodio, visto il contesto inusuale, è diventato rapidamente molto celebre ed è stato ripreso da diverse testate intorno al mondo, dall’Atlantic al tabloid inglese Sun.

Tutti hanno giocato almeno una partita a Scarabeo, ma è meno noto che il gioco da tavolo è una variante di un altro gioco molto diffuso in tutto il mondo, in particolare nei paesi anglosassoni, con regole leggermente diverse: una scacchiera più piccola (15 caselle per 15, contro le 17×17 dello Scarabeo), un sistema di punteggio differente e meno lettere a disposizione del giocatore (sette invece di otto). Il gioco si chiama Scrabble in quasi tutte le lingue del mondo, dal verbo inglese per “frugare, rovistare”, ed è giocato anche in Italia, dove esiste una Federazione Italiana Gioco Scrabble (FIGS).

Lo Scrabble (un marchio di proprietà della Hasbro, commercializzato fuori dagli Stati Uniti dalla Mattel) ha i suoi tornei nazionali e internazionali, e anche i suoi fuoriclasse: persone che vincono da anni i tornei più importanti e che sono ben conosciute nel settore, tanto che, per quello che vale, hanno anche una pagina di Wikipedia. Tra questi ci sono David Gibson, un professore di matematica sessantenne che vive in South Carolina – oltre 100 mila dollari in premi in una carriera pluridecennale – oppure il neozelandese Nigel Richards, uno dei giocatori più forti del mondo, che lavora in Malesia come analista ma viaggia spesso per i tornei.

Dall’11 al 15 agosto ci sono stati i tornei nazionali statunitensi a Orlando, in Florida, organizzati dalla North American Scrabble Players Association (NASPA). Partecipavano circa 350 persone con un programma piuttosto serrato che aveva comunque anche i suoi momenti di svago, come la proiezione serale del recente film Qwerty: probabilmente l’unico film della storia del cinema centrato intorno ai campionati di Scrabble, che, a quanto scrive il celebre critico cinematografico Roger Ebert, non dev’essere neanche male.

Svago forse necessario, dato che l’atmosfera intorno allo Scrabble può essere anche parecchio competitiva: nei campionati nazionali statunitensi ci sono quattro categorie di giocatori, da “novizio” a “esperto”, e i premi in denaro per la vittoria dei campionati nazionali varia di conseguenza: per la categoria più bassa, la 4, il titolo nazionale vale un premio di 2.000 dollari, che salgono a 10.000 per la categoria maggiore.

I giocatori che partecipano ai tornei, ciascuno dei quali ha un rating assegnato in base ai risultati passati, fanno pratica quotidiana e studiano liste di parole, dato che quelle ammesse nel gioco sono interamente contenute in un apposito “dizionario” di circa 180.000 termini curato dalle organizzazioni che organizzano i tornei. Il dizionario contiene parole lunghe fino a 15 lettere e ha anche una versione per i tornei, la cui caratteristica principale è di essere censurato per eliminare le parole volgari.

Il fattaccio è successo al 24esimo turno eliminatorio, su 28, del torneo di ieri: uno dei giocatori più forti degli Stati Uniti, con una rapida e fulminante carriera, stava iniziando la partita contro Art Moore. I due stavano mettendo le tessere del gioco nel sacchetto da cui vengono pescate quando Moore ha contato che il suo avversario tratteneva tra mignolo, anulare e medio le tessere bianche che funzionano da jolly perché senza lettere sopra, e poi metteva la mano sotto il tavolo.

Moore ha chiamato i giudici, che hanno fatto alzare in piedi il sospetto, che ha lasciato cadere le tessere a terra ed è stato notato da un altro concorrente. Quindi ha confessato e, davanti a queste prove evidenti, è stato espulso dal direttore del torneo. Alla fine, il torneo è stato vinto da Nigel Richards, il suo quarto titolo in totale e il terzo consecutivo.

Quello che aggiunge dell’incredibile all’intera vicenda è che il giocatore preso a imbrogliare ha 13 anni ed è molto conosciuto nell’ambiente, perché sospettato di barare con metodi simili da oltre un anno. Il caso non sembra aver meravigliato i partecipanti del torneo per la giovane età del protagonista, ad ogni modo, ma ha causato soprattutto proteste perché al ragazzino è stato permesso per mesi e mesi di barare anche in casi in cui sarebbe stato lecito sospettare fortemente di lui, come quando riusciva a “pescare” oltre il 90 per cento delle tessere jolly.

La sua è stata la prima espulsione dai campionati statunitensi nei 30 anni della loro storia, ma secondo quanto racconta l’Atlantic non è il primo caso di tornei di Scrabble controversi. Ai mondiali del 2011, che si sono giocati a Varsavia, un giocatore thailandese di 25 anni ha accusato il suo avversario, un inglese, di nascondere una tessera con la lettera “G”. In quell’occasione, l’accusatore richiese invano che il suo avversario venisse perquisito. Il tabloid inglese Sun chiamò la vicenda “il più grande scandalo che ha colpito i campionati del mondo da quando un giocatore fu accusato di aver mangiato una tessera”.

foto: THOMAS COEX/AFP/Getty Images