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  • Mercoledì 25 luglio 2012

I cinque cerchi

Le foto e la storia del simbolo più famoso e rappresentativo delle Olimpiadi: chi li ha inventati, cosa rappresentano e perché sono colorati

VANCOUVER, BC - FEBRUARY 25: Mirai Nagasu of the United States competes in the Ladies Free Skating on day 14 of the 2010 Vancouver Winter Olympics at Pacific Coliseum on February 25, 2010 in Vancouver, Canada. (Photo by Matthew Stockman/Getty Images)
VANCOUVER, BC - FEBRUARY 25: Mirai Nagasu of the United States competes in the Ladies Free Skating on day 14 of the 2010 Vancouver Winter Olympics at Pacific Coliseum on February 25, 2010 in Vancouver, Canada. (Photo by Matthew Stockman/Getty Images)

I cinque cerchi che si trovano sulla bandiera olimpica sono certamente il simbolo più famoso e rappresentativo delle Olimpiadi. Ogni cerchio – in inglese sono chiamati “rings”, anelli – ha un diverso colore (blu, giallo, nero, verde e rosso), ma a differenza di quel che spesso si dice i singoli colori non corrispondono a uno specifico continente. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha infatti dichiarato che tale associazione non è ufficiale: i cerchi rappresentano l’unione tra i continenti nel loro complesso, e i colori hanno una diversa origine.

Fu Pierre De Coubertin a scegliere i cerchi, i loro cinque colori e anche il bianco come sfondo della bandiera. A quel tempo, infatti, almeno uno di quei colori era contenuto nella bandiera di ogni nazione rappresentata ai Giochi delle prime cinque Olimpiadi: Atene 1896, Parigi 1900, Saint Louis 1904, Londra 1908, Stoccolma 1912.

Scriveva Pierre De Coubertin:

I sei colori così combinati riproducono quelli di tutte le nazioni, senza eccezione. Il blu e il giallo della Svezia, il bianco e il blu della Grecia, il tricolore francese, inglese, tedesco, belga, italiano, ungherese, il giallo e il rosso della Spagna accanto al Brasile, l’Australia, il vecchio Giappone e la nuova Cina. Ecco davvero un simbolo internazionale.

Il 16 giugno del 1894 il barone Pierre De Coubertin intervenne a Parigi al congresso delle società sportive francesi. Gli scavi archeologici avevano appena riscoperto in Grecia lo stadio dove, nel 776 a.C. si svolse la prima edizione delle Olimpiadi. Il 23 giugno De Coubertin ottenne il voto favorevole di 39 delegati che scelsero data e sede dei primi Giochi moderni: Atene nel 1896. A Parigi venne fondato il Comitato olimpico internazionale (CIO) e si stabilì che, a partire dal 1896, le Olimpiadi si sarebbero svolte ogni quattro anni.

Il disegno dei cinque cerchi colorati e intrecciati (per rappresentare la fratellanza tra i continenti) apparve nel 1913 per la prima volta su una lettera scritta da De Coubertin, ma fu presentato ufficialmente solo un anno dopo, all’esposizione organizzata al Congresso Olimpico di Parigi per celebrare il ventesimo anniversario della rinascita dei Giochi. Le Olimpiadi del 1916 furono cancellate a causa dell’inizio della Prima guerra mondiale e quindi fu solo ad Anversa nel 1920 che venne utilizzata la bandiera con i cinque cerchi. Il simbolo comparve per la prima volta sulle medaglie delle Olimpiadi nel 1924, a Parigi.